Il regista di Tron: Legacy Joseph Kosinski dirige Fire Squad – Incubo di Fuoco, al cinema dal 22 agosto. Il lungometraggio è basato sulla vera storia dei Granite Mountain Hotshots, un’eroica squadra di pompieri municipali che salvò centinaia di vite nel terribile incendio di Yarnell Hill Fire, scoppiato nel 2013 in Arizona. Protagonisti del film sono Josh Brolin e Miles Teller, maestro e allievo che, in un crescendo di esperienze umane, modellano una storia che si snoda su un duplice piano, quello prettamente personale e quello lavorativo, in cui ogni giorno la natura lancia una sfida che mette a dura prova l’equilibrio della squadra.
Fire Squad – Incubo di Fuoco è scritto da Ken Nolan, autore dell’adattamento di Black Hawk Down (riuscitissimo film bellico di Ridley Scott), e da Eric Warren Singer, candidato all’Oscar per la sceneggiatura di American Hustle – L’Apparenza Inganna. L’impronta autoriale si percepisce in tutto il plot, che si discosta dalle classiche pellicole sui pompieri a stelle e strisce, tutti muscoli e idranti, per concentrarsi sulle dinamiche di gruppo e l’aspetto introspettivo dei personaggi, eroi ma anche uomini comuni che devono affrontare le proprie paure ogni giorno per combattere i devastanti incendi che rischiano di decimare intere città.
Il film celebra gli eroici pompieri della squadra dei Granite Mountain Hotshots
Eric Marsh (Josh Brolin) è il comandante di una squadra municipale di pompieri che aspira a diventare “Hotshots”, il massimo livello per i vigili del fuoco, un’élite specializzata nello spegnimento di incendi nelle aree verdi. Insieme ai più fidati allievi Jesse Steed (James Badge Dale) e Christopher MacKenzie (Taylor Kitsch) il comandante Marsh lavora incessantemente alla salvaguardia dell’ambiente e delle abitazioni e contemporaneamente addestra la squadra che diventerà quella dei Granite Mountain Hotshots, incoraggiato dal suo amico e mentore Duane Steinbrink (Jeff Bridges).
Per quanto dedito al lavoro il comandante Marsh non riesce a gestire la sua vita coniugale con la moglie Amanda (Jennifer Connelly); un incubo ricorrente gli ricorda che ogni giorno può essere l’ultimo e il pensiero costante della morte influisce psicologicamente sulle sue relazioni. Al contrario, il giovanissimo e scapestrato Brendan McDonough (Miles Teller), per lasciarsi alle spalle un passato difficile di alcolismo e tossicodipendenza, trova nell’arruolamento negli Hotshots un modo per sfuggire alla dura realtà affrontando sfide e pericoli più grandi. Mettere a rischio la propria vita è il prezzo da pagare per il suo riscatto e la chiave di volta che lo porterà a diventare una persona migliore, un uomo coraggioso e un onesto padre di famiglia.
Le vite personali si intrecciano con il pericolo costante del fuoco assassino
Oltre alle storie personali Kosinski enfatizza l’importantissima funzione del team, la fratellanza e l’aspetto più goliardico della squadra di pompieri, sottolineando anche l’eroismo e il patriottismo dei Granite Mountain Hotshots. Fire Squad – Incubo di Fuoco è una pellicola ben costruita grazie agli ottimi tempi scenici, all’eccellente cast e ad una coppia di protagonisti che funziona.
Il lungometraggio è strutturato come un film bellico, dove il nemico da combattere non è umano ma un elemento naturale come il fuoco, un vero e proprio mostro che assume persino sembianze animali e che anima gli incubi più terrificanti dei membri della squadra. Questi eroi, così umani, oltre al fuoco ogni giorno combattono contro loro stessi, affrontando le paure più ancestrali dell’uomo, dalla paternità alla tossicodipendenza, senza mai essere visti come superuomini. È evidente la ricerca di un’autenticità che si ritrova nelle vite e nei discorsi dei membri del team, nonché una costruzione molto accurata per quanto riguarda i vari livelli della sceneggiatura, che si mantiene molto equilibrata tra la vita in borghese e quella in divisa dei protagonisti.
Joseph Kosinski dirige un buon film dalla sceneggiatura equilibrata e con un ottimo cast
Molto buona la scelta del cast, dai comprimari Jeff Bridges e Jennifer Connelly (sempre convincenti nei loro ruoli) ai protagonisti Miles Teller e Josh Brolin, che dimostrano un’ottima sinergia. Menzione a parte merita Taylor Kitsch che stupisce per la sua evoluzione costante nel corso degli anni; da True Detective a Le Belve di Oliver Stone fino alla miniserie Waco, l’attore canadese dimostra di non avere soltanto la bellezza a suo favore ma anche un’ottima versatilità che potrà offrirgli in futuro ruoli più complessi.
L’unico neo che si può riscontrare in questa buona pellicola è il minutaggio, decisamente troppo lungo per un film d’azione, sperando che il periodo estivo scelto per la distribuzione italiana non implichi la solita morìa di pubblico in sala.