Non è la prima volta che Netflix produce internamente un film e opta per una distribuzione limitata in sala nel paese d’origine, ma è la prima volta che succede in Italia, e questo primato lo detiene Sulla Mia Pelle, straordinario adattamento cinematografico della terribile vicenda di cronaca inerente la morte di Stefano Cucchi in seguito al suo arresto per detenzione di stupefacenti.
La pellicola, che ha aperto la sezione Orizzonti (dedicata alle opere prime e seconde) della 75. Mostra del Cinema di Venezia, sarà infatti distribuita nelle nostre sale da Lucky Red dal 12 settembre – stesso giorno in cui debutterà su Netflix per tutti gli abbonati. Un esperimento non senza precedenti (la release cinematografica dei primi episodi della seconda stagione di Gomorra – La Serie, di Sky, è stata un clamoroso successo), per un film che vi assicuriamo vale tanto la prima visione sul grande schermo quanto una seconda visione dalla comodità del proprio divano.
IL TERRIBILE CALVARIO DI STEFANO CUCCHI
La storia è quella resa tristemente nota dall’informazione nostrana: la morte per cause ancora da definire (percosse ad opera di alcuni Carabinieri, è la tesi dei legali della famiglia Cucchi) avvenuta nel 2009 durante la custodia cautelare in seguito a un’accusa di detenzione di sostanze stupefacenti e spaccio. La pellicola, firmata da Alessio Cremonini (che sigla anche la sceneggiatura a quattro mani con Lisa Nur Sultan), è proprio la cronaca amarissima degli ultimi 7 giorni di vita di Stefano Cucchi; il resoconto asciutto ma non per questo meno doloroso del terribile calvario che dopo quella “caduta dalle scale” ha visto il trentunenne trascinarsi sempre più debilitato e agonizzante tra celle e ospedali.
La regia di Cremonini è asciutta e impeccabile, la fotografia incombente di Matteo Cocco è magnificamente funzionale nell’accentuare la trasformazione dell’attore protagonista e le musiche dei Mokadelic sono un perfetto completamento della narrazione visiva senza risultare mai invasive. È però l’incredibile performance di Alessandro Borghi a togliere il respiro per l’immane lavoro di costruzione che traspare: l’interprete di Non Essere Cattivo e Suburra riesce infatti a stravolgere il proprio aspetto fisico, le proprie movenze e la propria voce portando in vita un ritratto impressionante eppure mai gigionesco (e il rischio era decisamente alto). In particolare per quanto riguarda la prestazione vocale e prossemica, Borghi fa un lavoro quasi inedito per il cinema italiano, che ricorda molto più – per fare un paragone importante ma non fuori luogo – le proverbiali trasformazioni di Christian Bale.
SULLA MIA PELLE È UNO DEI MIGLIORI FILM ITALIANI DEL 2018
Sono forse alcuni passaggi dei dialoghi (soprattutto quelli tra i componenti della famiglia Cucchi, ottimamente portati in scena da Jasmine Trinca, Max Tortora e Milvia Marigliano) a risultare non troppo naturali in termini di scrittura, ma nulla che infici il risultato d’insieme. Sulla Mia Pelle è infatti un film di una potenza rara, che farà star male lo spettatore stesso con il suo crescendo di paura, impotenza, umiliazione e dolore. Se con il riuscitissimo Rimetti a Noi i Nostri Debiti di Antonio Morabito Netflix aveva dimostrato di poter avere un ruolo produttivo importante nel panorama italiano, con questo film sul calvario di Stefano Cucchi ci regala di gran lunga uno dei migliori film italiani del 2018.