Dopo le anteprime mondiali al Lido particolarmente attese dagli amanti delle serie televisive negli ultimi anni (due nomi su tutti, The Young Pope e Suburra – La Serie), anche la 75. Mostra del Cinema di Venezia ha presentato fuori concorso uno show che ha generato hype fin dal suo annuncio: stiamo parlando de L’Amica Geniale, co-produzione Rai/HBO/TIMVISION ispirata ai popolarissimi libri di Elena Ferrante e curata da Saverio Costanzo, il regista di Hungry Hearts che ha già lavorato in TV nell’adattamento italiano di In Treatment.
UNA DONNA ANZIANA SCRIVE UN RACCONTO SULLA SUA AMICA SCOMPARSA NEL NULLA
Elena Greco, non avendo più notizie della sua migliore amica (di cui si sono perse le tracce), comincia a scrivere la storia del suo rapporto di amicizia con Lila, un legame nato negli anni Cinquanta sui banchi di scuola. Il racconto di Elena, che copre un lungo arco temporale, è ambientato in una Napoli affascinante e pericolosa, facendo luce sulla figura misteriosa di un’amica dal carattere difficile ma straordinariamente brillante.
L’AMICA GENIALE NON È LA SOLITA FICTION RAI
Quando parliamo di Rai, viene naturale associare il servizio pubblico alle sue mediocri fiction; tuttavia, come ha già dimostrato in alcune occasioni (L’Ispettore Coliandro ne è un perfetto esempio), la rete televisiva di Viale Mazzini è anche in grado di tirare fuori dal cilindro prodotti di qualità inaspettata. Le prime due puntate, dirette da Saverio Costanzo, ci mostrano la nascita del rapporto tra Elena e Lila in una Napoli che sembra non beneficiare minimamente del boom economico italiano degli anni Cinquanta/Sessanta. La storia delle due ragazzine è legata in maniera indissolubile al contesto in cui sono cresciute: la povertà diffusa e una società ancorata a tradizioni arcaiche, in cui le donne si trovano in una condizione di sudditanza nei confronti degli uomini, non è l’ambiente ideale dove vivere ma l’intelligenza delle bambine e la voglia di andare oltre ad un sistema fortemente maschilista prevale su tutto.
La rappresentazione da parte di Costanzo del capoluogo campano è realistica (per una volta, una serie Rai non si preoccupa troppo del politically correct) e la sceneggiatura delinea ottimamente sia i personaggi principali che quelli secondari; durante la visione lo spettatore non può non affezionarsi a Lila e Lenù, due personalità diverse che però riescono ad essere complementari. Oltre alla splendida messa in scena, che può essere equiparata allo standard di molti importanti show americani (non per caso in questo progetto c’è lo zampino della HBO), a colpire è la performance delle piccole attrici che impersonano Elena e Lila: Elisa Del Genio e Ludovica Nasti insieme sono straordinarie, il loro talento e la loro naturalezza riescono a riprodurre sullo schermo un’intesa che evidenzia il particolarissimo rapporto tra le due protagoniste concepite dalla mente di Elena Ferrante.
Ovviamente non possiamo giudicare una serie solo dalle prime due puntate ma L’Amica Geniale, se riesce a mantenere l’alto livello mostrato a Venezia, potrebbe diventare una delle sorprese più piacevoli di questo prolifico 2018 televisivo.
Le prime due puntate de L’Amica Geniale verranno proiettate in sala grazie a Nexo Digital solo l’1, il 2 e il 3 ottobre mentre lo show andrà in onda su Rai1 dal 27 novembre.