Tre fratelli Angèle (Ariane Ascaride), Joseph (Jeanne-Pierre Daroussin) ed Armand (Gérard Meylan) si ritrovano insieme nella villa di famiglia per assistere l’anziano padre colpito da una malattia irreversibile. Molto uniti da giovani, i fratelli hanno intrapreso percorsi completamente diversi nella loro vita adulta, che li ha portati, nel tempo, ad allontanarsi.
Angèle è una famosa attrice teatrale, Joseph un dirigente aziendale innamorato di Bérangère (Anaïs Domoustier) una donna molto più giovane di lui, Armand è il fratello maggiore che si occupa dell’attività di famiglia, un piccolo ristorante affacciato sul mare. I tre, insieme, si trovano ad affrontare la sofferenza per la malattia del padre, un dolore più grande di quel che credevano.
La sceneggiatura (di Robert Guédiguian e Serge Valletti) si focalizza sul dialogo (e a volte sullo scontro) tra i tre, ognuno con il suo stile di vita ma cresciuti con gli stessi ideali e scuole di pensiero.
Guédiguian in La Casa sul Mare (titolo originale La Villa) filma la tipica borghesia francese, la Gauche caviar che gli stessi protagonisti criticano più volte durante il film. Il regista non pone al centro dell’attenzione un dibattito sulla politica o sulla società ma l’amore fraterno e la gioia, seppur contornata dalla tristezza per la malattia del padre, di ritrovarsi.
Il ritorno alle origini è solo il pretesto che conferma l’affinità che lega Angèle, Joseph ed Armand e che verrà ulteriormente sugellato dopo un episodio che riporterà i tre fratelli a rivivere quel sentimento così forte che li lega, sia tra di loro che alla loro terra d’origine, La Villa che dà il titolo al film.
La storia dei fratelli si ricongiunge all’attualità, quando un barcone di clandestini affonda al largo di Marsiglia. Tra i superstiti tre fratelli, che i protagonisti cercheranno di aiutare immedesimandosi nella loro situazione. Fratelli di sangue, dunque, ma anche fratelli nel senso più ampio del termine, come esseri umani.
Robert Guédiguian scrive e dirige un film corale, dove tutti e tre i protagonisti hanno il loro spazio, le loro idee, i loro amori. Non si comportano come fossero un unicum ma sono ben distinti caratterialmente, salvo poi decidere insieme di intraprendere la strada più giusta per salvare i bambini in cui si rivedono. I dialoghi serrati e pungenti sono interpretati con grande professionalità da Ariane Ascaride, Jeanne-Pierre Darroussin, Gérard Meylan ottimi attori che lavorano spesso con Guèdiguian.
La pellicola, in concorso alla 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e ora disponibile in home video Mustang/Parthenos/Lucky Red/CG Entertainment, si divide tra il racconto di uno specifico contesto sociale e quello che dovrebbe essere il tema principale di La Casa sul Mare: un’occasione per far incontrare nuovamente tre fratelli che hanno condiviso gran parte della loro vita insieme. Il parallelismo con i fratellini profughi (presumibilmente siriani) non convince pienamente, anche se è sicuramente da apprezzare nelle intenzioni.
La Casa sul Mare è un film riuscito, molto teatrale e che trasuda la capacità dei cineasti francesi di saper coniugare il dramma con elementi di humor che spezzano e alleggeriscono, anche quando si trattano argomenti di particolare impatto emotivo.
La Casa sul Mare: Guédiguian racconta la famiglia borghese [recensione DVD]
Arriva in DVD il film con cui il regista Robert Guédiguian racconta un dramma famigliare sullo sfondo della costa marsigliese.