Cosa sareste disposti a fare per una donna di cui amate il corpo ma del cui carattere non vi piace nulla? Per il momento mettete da parte questa domanda, che però ci porta direttamente a The Wicked Gift, il primo lungometraggio di Roberto D’Antona, un lavoro indipendente che arriva ora in edizione DVD e Blu-Ray su distribuzione CG Entertainment.
Ethan (Roberto D’Antona) è un grafico pubblicitario che lavora in un’agenzia insieme al suo socio e unico amico Andrea (Francesco Emulo), di cui si fida ciecamente. Andrea infatti è l’unica persona a ricevere le sue confidenze, anche quelle più intime ed inquietanti – come le sue notti insonni per via dei sogni ricorrenti in cui Ethan vive la sua morte al termine di azioni spaventose che lo vedono protagonista. Veri e propri incubi da cui si sveglia di soprassalto e che gli tolgono il sonno, tanto da rivolgersi ad uno psicoterapeuta che però lo tranquillizza: secondo lo psichiatra, infatti, i suoi sogni sono la manifestazione inconscia della sua solitudine, e lo stimola ad approfondire il rapporto con Alice (Kateryna Korchynka), la barista di cui è innamorato. Dopo un episodio verificatosi durante un impegno professionale insieme al suo socio Andrea, però, i due giungono alla conclusione che i sogni di Ethan potrebbero essere premonitori. Andrea gli consiglia quindi di andare da Ada (Annamaria Lorusso, con la quale D’Antona ha scritto la sceneggiatura), una medium molto brava di cui gli ha parlato una sua amica. Cosa che in effetti avviene e da cui partirà un percorso di consapevolezza, ma non senza nuovi sviluppi sanguinosi e sconvolgenti.
The Wicked Gift non segue i canoni dell’horror più convenzionale – a patto di scontentare gli entusiasti del genere, che però sono probabilmente i principali destinatari della pellicola – e anzi spazia anche nei territori del thriller, del sovrannaturale e nello psicologico. Chi ha amato questo filone in particolare negli ultimi anni Ottanta, avrà la piacevole possibilità di fare un tuffo nel passato, ma da questo punto di vista va detto che per la nuova via italiana all’horror c’è ancora da aspettare. Per il resto la fotografia (Stefano Pollastro) e la colonna sonora (Aurora Rochez) si fanno apprezzare e la mano registica di Roberto D’Antona è tutt’altro che disprezzabile, contrariamente alla sua performance attoriale, in buona compagnia un po’ con tutto il cast. Infatti la recitazione in primis, ma anche la scenografia e la costruzione e gestione dei personaggi (comparse comprese), purtroppo, vanifica spesso le buone idee registiche. D’Antona però ha soltanto ventisei anni e con The Wicked Gift avrà l’occasione di presentare una sua idea di cinema sicuramente da promuovere, e soprattutto un biglietto da visita in grado di aprirgli la strada per lavori a budget più elevato e quindi la possibilità sfruttare meglio il suo talento. Magari restando solo dietro la macchina da presa.
Come la maggior parte delle opere prime The Wicked Gift richiede una certa clemenza di fronte a debolezze tipiche di chi ha il coraggio di mettersi in gioco con un debutto al lungometraggio, e proprio per la sua natura va invece appoggiato anche con l’eventuale acquisto dell’edizione home video: il giovane cinema italiano che osa con il genere merita il nostro appoggio quasi incondizionato, fosse anche solo come atto di fiducia verso un potenziale che speriamo possa trovare piena espressione in futuro.
Ed ora torniamo all’inizio: cosa sareste disposti a fare per una donna di cui amate il corpo ma del cui carattere non vi piace nulla? Se avete strane idee non guardate il film per non farvene venire di peggiori. Oppure guardatelo per sapere cosa non dovete fare; ed è questo che noi consigliamo.