Uscito in Corea lo scorso luglio e rilasciato successivamente su Netflix nel resto del mondo, Illang: Uomini E Lupi è il remake in live-action diretto da Kim Jee-woon (I Saw The Devil, Bittersweet Life, Il Buono, Il Matto E Il Cattivo) del film d’animazione Jin-Roh – Uomini E Lupi del 1999.
DAGLI ANNI ’60 A UN FUTURO DISTOPICO
Il film è ambientato non negli anni ’60 come l’originale ma in un futuro distopico in cui le due Coree, schiacciate dalle tensioni in corso tra Cina e Giappone, decidono di riunificarsi nel tentativo di sopravvivere a quella che potrebbe essere per i due paesi una guerra devastante. La riunificazione però suscita le antipatie di Russia e Stati Uniti, che fanno di tutto per destabilizzare la nuova Corea unita facendola sprofondare in una pesante crisi economica. La situazione instabile scatena una lunga serie di rivolte per le strade e dal caos nasce un’organizzazione terroristica che si fa chiamare La Setta, contraria all’unificazione. Per rispondere alla crescente violenza dei tumulti e ai continui attentati della Setta, il governo istituisce un corpo speciale di polizia dotato di armamenti pesanti e di corazze impenetrabili che però, dopo solo un anno dalla sua fondazione, finisce nel mirino dell’opinione pubblica in seguito all’uccisione di quindici giovani studentesse disarmate. Joong-Kyun, membro di questa divisione speciale, si ritrova faccia a faccia con una giovane legata alla Setta che si fa saltare in aria davanti a lui dopo l’ennesima azione terroristica del gruppo. Profondamente segnato dall’accaduto, il protagonista si mette in contatto con Yoon-Hee, la sorella maggiore della giovane kamikaze, per riconsegnarle il diario della piccola.
UN REMAKE DELUDENTE CHE NON RENDE GIUSTIZIA ALLA KERBEROS SAGA
A quasi vent’anni dalla sua uscita, Jin-Roh – Uomini E Lupi è tuttora un capolavoro (troppo spesso sottovalutato) del cinema d’animazione recente. Per questo motivo l’annuncio di un suo remake in live-action diretto da uno dei registi più apprezzati della Corea del Sud è riuscito ad ottenere l’attenzione di moltissimi appassionati, soprattutto in seguito all’acquisizione dei suoi diritti di distribuzione da parte di Netflix. Il risultato finale, tuttavia, è piuttosto deludente sotto tanti aspetti nonostante Kim tenti in tutti i modi di rimanere il più fedele possibile all’originale, arrivando a citare le scene più emblematiche e famose presenti in Jin-Roh.
I costumi e l’ambientazione futuristica sono gli elementi più riusciti del lungometraggio, sono credibili ed è interessantissimo notare come riescano a dialogare tra loro: le corazze dell’unità speciale sono identiche a quelle dei Kerberos della saga originale, ricreate con una cura quasi maniacale per i dettagli anche se contestualizzate in un’epoca totalmente differente. Si passa dagli anni ’60 alla Corea Unita del 2029 ma quelle corazze, simbolo dell’intera saga creata da Oshii, sono perfettamente inserite in questa nuova location.
A mancare però è tutto il resto. La trama è sostanzialmente la stessa ma il suo svolgimento viene modificato finendo per stravolgere l’idea di fondo. I colpi di scena, identici a quelli di Jin-Roh, vengono anticipati modificando drasticamente l’atmosfera dell’opera; i personaggi vengono appiattiti all’inverosimile fino a far smarrire la loro emotività e i loro drammi interiori, solo per poter ritagliare del tempo in più con scene corali e d’azione sicuramente ben fatte ma che poco aggiungono alla pellicola.
Illang: Uomini E Lupi tenta continuamente di aprirsi al grande pubblico ma eliminando ciò che rende grande l’opera che vuole adattare: la sua anima. Joong-Kyun e Yoon-Hee non hanno la profondità di Fuse e Kei; il primo è sì un personaggio silenzioso ma in lui non rimane traccia della tristezza perenne che accompagnava Fuse, così come Yoon-Hee è trattata da semplice comprimaria. Il finale inoltre si trascina stancamente pur di giustificare una conclusione pacchiana e totalmente fuori luogo.
Aveva senso tentare un adattamento simile al giorno d’oggi? Si, lo aveva eccome ed il cambio del background storico poteva funzionare alla grande per un film sicuramente più ispirato e personale. Quello che ne è venuto fuori però è un banale e, a tratti scontato, action movie che si dimentica in fretta. Ed è davvero un peccato.