A ventitré anni dalla sua uscita e in contemporanea con la nuova release blu-ray per Lucky Red/Mustang/CG Entertainment, torna sul grande schermo il 19 e il 20 novembre L’Amore Molesto di Mario Martone in versione restaurata. Tratto dall’omonimo romanzo d’esordio di Elena Ferrante (l’autrice de L’Amica Geniale e I Giorni Dell’Abbandono), il film fu presentato per la prima volta nel 1995 alla 48ª edizione del Festival di Cannes, ottenendo un grande successo di critica e pubblico.
Il lungometraggio è stato restaurato nel 2018 in 2K partendo dal negativo originale. Il restauro è stato curato da Lucky Red in collaborazione con 64Biz e Augustus Color, con la supervisione di Luca Bigazzi. Per volontà del regista le parti ambientate nel passato sono state riportate al bianco e nero, come da sceneggiatura originale.
Il film ha vinto tre David di Donatello (Miglior regia, Miglior attrice protagonista e Miglior attrice non protagonista) e un Nastro d’argento (Anna Bonaiuto come Migliore attrice protagonista).
TRAMA
Amalia (Angela Luce), una sessantenne separata dal marito, viene trovata morta con indosso solo un reggiseno troppo ricercato per lei. La figlia Delia (Anna Bonaiuto), che vive a Bologna, torna a Napoli per indagare sulla morte della madre. Nel tentativo di ricostruire gli ultimi giorni di Amalia, a partire dall’ultima telefonata ricevuta, Delia si trova a ripercorrere la sua vita. Ricorda una madre bellissima, contesa dagli uomini, ma soprattutto vede tornare alla luce un doloroso passato rimosso.
NOTE DEL REGISTA
Nella scrittura della sceneggiatura de L’Amore Molesto avevo immaginato l’alternanza tra i diversi momenti temporali del racconto attraverso l’uso del colore per il presente e del bianco e nero per le parti del passato. Successivamente, in fase di ripresa, insieme al direttore della fotografia Luca Bigazzi optammo per una decolorazione delle parti del passato che consentisse un passaggio visivo più fluido. A distanza di tanti anni, e in occasione del restauro complessivo della pellicola, assieme a Bigazzi ci è sembrato interessante provare a tornare all’idea iniziale del bianco e nero, introducendo una rilettura del racconto probabilmente più dura e radicale da un punto di vista estetico, ma più vicina allo spirito originale della sceneggiatura e dello stesso romanzo di Elena Ferrante. Colore e bianco e nero si oppongono quasi con violenza, quella che sottilmente attraversa i personaggi, le vicende e la stessa città di Napoli che nel romanzo, lungi dall’essere una semplice ambientazione, è totalmente protagonista.
L’ELENCO DELLE SALE IN CUI IL FILM VERRÀ PROIETTATO
BOLOGNA: Lumiere
FIRENZE: Flora
GENOVA: Sivori
MILANO: Anteo
NAPOLI: Filangieri
PALERMO: Rouge et Noir
ROMA: Quattro Fontane
TORINO: Massimo