Il Colpevole – The Guilty (Den Skyldige) di Gustav Moller è stato presentato nel concorso principale del Torino Film Festival 36, dove ha vinto ben tre premi (miglior attore, migliore sceneggiatura, film del pubblico) e sarà nelle nostre sale dal 7 marzo su distribuzione BiM e Movies Inspired . L’opera prima del promettente regista di Goteborg ha riscosso grande successo al Sundance Film Festival ed è sicuramente una delle pellicole rivelazione di questa stagione cinematografica.
Asger Holm (Jakob Cedergren) è un ufficiale di polizia declassato al lavoro di ufficio, che si prepara per un sonnolento turno alle chiamate d’emergenza alla vigilia del processo che deciderà le sorti della sua carriera. Tutto cambia quando riceve la telefonata di Iben, una donna sequestrata in preda al panico: la chiamata si interrompe bruscamente e Asger inizia a indagare dalla sua postazione. Un terribile omicidio e il coinvolgimento del marito Michael spingeranno il poliziotto a condurre le ricerche affidandosi agli occhi delle altre persone, con il tempo che scorre e i demoni del suo passato che congiurano contro di lui…
IL COLPEVOLE – THE GUILTY : UNA PERFORMANCE INCREDIBILE PER UN ALLESTIMENTO ESSENZIALE
Il Colpevole – The Guilty è il trionfo della tensione nonostante l’azione si svolga in tempo reale in un’unica stanza. La sceneggiatura, stesa insieme a Emil Nygaard Albertsen, sorprende e riesce a coinvolgere il pubblico nonostante la scelta minimalista: l’unico attore in scena è Asger, mentre gli altri interpreti li conosciamo unicamente via voce. E la forza del film è proprio questa, permettere agli spettatori di creare immagini con la propria inventiva: la sofferenza di Iben, l’angoscia della figlia Mathilde o ancora gli appostamenti e le indagini del poliziotto Rashid. Straordinaria l’interpretazione di Jakob Cedergren, nei panni di un agente con un passato burrascoso quanto misterioso e confinato a una scrivania, lontano dal suo pane quotidiano e costretto a sottostare agli ordini di burocrati a lui non congeniali.
LE IMMAGINI CHE LASCIANO IL SEGNO SONO QUELLE CHE NON SI VEDONO
Un thriller mozzafiato a basso budget ispirato da una storia vera: Moller e i suoi collaboratori sono rimasti particolarmente colpiti da una telefonata di una donna al 911 ascoltata da Youtube, con la vittima che ha parlato per 20 minuti in codice con le forze dell’ordine per non farsi scoprire dal suo aguzzino. Lo script, come dicevamo, ammalia ma anche la regia è degna di nota, con la macchina da presa che segue ogni singolo movimento di Asger, cogliendo tensioni e ansie di un caso che sembra sfuggirgli di mano e che lui prova in ogni modo a risolvere sfruttando le proprie abilità da stratega nonché oratore. Degna di nota la fotografia di Jasper J. Spanning, con il sound design firmato da Oskar Skriver che dà la giusta enfasi al susseguirsi degli eventi.
Una pellicola che centra l’obiettivo di offrire a ogni singolo spettatore un’esperienza del tutto unica. Le immagini che lasciano il segno sono quelle che non si vedono: de Il Colpevole – The Guilty ne sentiremo parlare ancora tra diversi anni.