A pochi mesi dall’uscita in sala arriva in blu-ray e DVD Universal Pictures Skyscraper, action di Rawson Marshall Thurber con The Rock che, nella sua versione home video, viene accompagnato da un’ampia sezione di extra (scene tagliate ed estese con il commento del regista e le featurette Dwayne Johnson: l’incarnazione di un eroe, Ispirazione, Forze Opposte, Non Siamo Più Amici e Bambini in Azione).
Scorrendo la filmografia di Thurber, regista che fino ad ora si era cimentato (anche con un discreto successo) soltanto in pellicole che declinavano la commedia in tutte le sue sfaccettature, si deve essere alzato più di qualche dubbioso sopracciglio sull’effettiva riuscita di un progetto come Skyscraper, un film marcatamente action che gioca con i classici del genere (il riferimento più immediato non può che essere Trappola di Cristallo, primo film della saga di Die Hard), lasciando spazio solo alla dose di humor necessaria per spezzare la tensione.
La fortuna (e il denaro) ha voluto invece che, oltre a quello dei dubbiosi, l’altro sopracciglio che si alzasse, questa volta per interesse, fosse quello di Dwayne Johnson, quasi a imitare il suo classico taunt che lo aveva trasformato in un beniamino durante la sua scorsa vita, quando riempiva palazzetti ed era conosciuto con il nome di The Rock. Ora, il nome è cambiato, gli anni sono passati, e l’ex star del wrestling si dedica quasi in esclusiva da ormai una decina d’anni al mondo del Cinema, sgomitando per imporsi come la star assoluta del cinema Action di questi anni ’10, e rimettendosi al servizio di Thurber dopo la loro collaborazione in Una Spia e Mezzo, l’unica pellicola del regista che conteneva elementi propri della deriva action di Sckyscraper, con Neve Campbell e Pablo Schreiber a completare il cast.
Johnson si trova a prestare il volto e il proprio corpo a Will Sawyer, consulente per la sicurezza di grandi opere con un passato nelle forze speciali statunitensi e nell’FBI, congedato a causa di una ferita in servizio che gli ha comportato l’amputazione della gamba. Chiamato a Hong Kong per verificare la sicurezza di The Pearl, il mastodontico grattacielo figlio della volontà del signor Zhao (Ng Chin Han), si ritrova a dover cercare la propria famiglia nel bel mezzo di un attacco terroristico sferrato al grattacielo dal mercenario Kares Botha (Roland Møller), in una corsa contro il tempo senza respiro.
Nonostante l’ambientazione e la sinossi di fondo sembri richiamare il già citato Trappola di Cristallo (qui il nostro approfondimento) il film di Thurber evita di cadere nel semplice scimmiottamento del capolavoro John McTernian, imboccando una propria strada autonoma e rendendo Skyscraper un discreto film di genere, a metà fra l’action puro e il disaster movie, trasformando l’intero ambiente in una minaccia costante per il protagonista. Inoltre, a differenza di quel John McClane sgangherato, sporco e spesso molto fortunato nella risoluzione delle problematiche che via via gli si presentavano davanti, l’eroe portato in scena da Dwayne Johnson è molto più vicino a quello che può essere considerato l’archetipo dell’eroe action, con un importante passato alle spalle e una fisicità nettamente diversa da quella di Bruce Willis, se non fosse per il particolare della disabilità, che però viene poco sfruttato come meccanismo narrativo per mettere in difficoltà Johnson, trasformandosi invece più volte nel corso della pellicola in un vero e proprio punto di forza, palesando una carenza narrativa di cui soffre tutta l’opera di Thurber.
Molte scene richiedono un grosso sforzo da parte dello spettatore per sospendere l’incredulità, mostrando una serie di incongruenze fastidiose che nel computo totale inficiano l’effettiva riuscita della pellicola, ma che fortunatamente il più delle volte vengono sopperite dalle sequenze spettacolari portate in scena da Thurber (che dimostra di sapersi cimentare anche in generi diversi dalla commedia) e dalle buone prove recitative di Dwayne Johnson e di Roland Møller. L’attore danese, già visto in Atomica Bionda, si conferma come uno dei migliori caratteristi su piazza, accettando le regole di genere e muovendosi benissimo all’interno.