Dopo essere diventato famoso grazie alla serie Netflix House Of Cards, lo showrunner Beau Willimon è il creatore di un nuovo ambizioso progetto con protagonista il due volte Premio Oscar Sean Penn (Mystic River, Milk): stiamo parlando di The First, show in otto episodi prodotto dal network inglese Channel 4 e dalla piattaforma di streaming statunitense Hulu che farà il suo debutto in Italia prima al cinema, grazie a Nexo Digital (il 18 dicembre verranno proiettati in anteprima gratuita i primi due episodi in 30 sale), e poi sulla piattaforma TimVision (dove verranno rilasciati tutti gli episodi il 19 dicembre).
LA PRIMA MISSIONE DELL’UOMO SU MARTE
The First mette in scena la storia del capitano Tom Hagerty (Sean Penn), un astronauta a capo di un team che vuole intraprendere il primo viaggio su Marte. Ambientata nel 2033, la serie non racconta solo le fasi salienti della pianificazione e preparazione della missione ma anche le vicende personali del capitano, di sua figlia Denise (Anna Jacoby-Heron) e della responsabile della società aerospaziale Laz Ingram (Natascha McElhone), le cui esistenze sono strettamente legate alla pionieristica impresa.
UN INIZIO INTERESSANTE CHE PERÒ VA SUL SICURO
Costato oltre 50 milioni di dollari, il nuovo show di Beau Willimon parla di un futuro prossimo in cui la Terra si trova a dover risolvere problematiche epocali come l’esaurimento delle risorse naturali: uno dei motivi che spinge Hagerty e la sua squadra a tentare un viaggio estremamente difficile infatti è quello di voler lasciare ai propri figli un futuro migliore, provando addirittura a colonizzare il Pianeta Rosso.
I primi due episodi, scritti dallo stesso Willimon e diretti da Agnieszka Holland, introducono i vari personaggi, accomunati da uno spiccato senso del sacrificio in funzione di un bene superiore. The First è un prodotto formalmente ineccepibile ma, se consideriamo la struttura narrativa, è una serie molto poco originale. Lo spettatore si trova sin da subito ad intuire le mosse dell’astronauta interpretato da Sean Penn il quale, nonostante il carisma del divo americano, è il classico eroe stereotipato dal passato tormentato che si rimette in gioco per un obiettivo all’apparenza impossibile; anche gli altri protagonisti che affiancano Hagerty hanno una caratterizzazione lontana dall’essere innovativa, ognuno con i propri problemi da risolvere.
Da uno sceneggiatore straordinario come l’ex showrunner di House Of Cards ci si aspetta ovviamente una grande opera, capace di mettere in risalto, attraverso una storia fantascientifica, temi di scottante attualità ma le prime due puntate hanno uno sviluppo piuttosto prevedibile incentrato più sulle dinamiche interpersonali che sull’analisi di un mondo molto più vicino a noi di quanto possiamo immaginare.
Sulla carta The First aveva tutte le carte in regola per essere uno show formidabile; tuttavia la mancanza di coraggio nell’andare oltre ad un canovaccio già visto sembrerebbe togliere alla creatura di Willimon quella personalità necessaria in grado di far breccia nel cuore del pubblico. Vedremo su TimVision il resto degli episodi per capire in che direzione andrà la serie.