Il DC Extended Universe, che ormai si sta sgretolando mentre fioriscono nuovi promettenti progetti scollegati tra loro, sembra già lontanissimo in Shazam!, lungometraggio firmato David F. Sandberg (regista di Annabelle 2), che si lascia alle spalle il supereroismo serioso di matrice snyderiana per avvicinare la figura dell’eroe a quella di un bulletto di quartiere imperfetto, pasticcione e divertente. Interpretato da Zachary Levi, Shazam! non è però solo una gradita parentesi comica nel panorama sempre più epico dei cinecomic, ma ha anche il pregio di ancorarsi ad una storia reale, dove il disagio adolescenziale e la mancanza dei genitori induce un fragile ragazzino di periferia a scegliere tra il bene e il male.
SHAZAM! E UNA STORIA RADICATA IN UN’INFANZIA DIFFICILE
Topos ricorrente in una moltitudine di storie a fumetti, l’argomento della sofferenza per la mancanza dell’affetto genitoriale in Shazam! è preponderante e induce il quindicenne Billy Bateson (Asher Angel) ad assumersi importanti responsabilità, trasformando le sue inquietudini in qualcosa di magico ma incontrollabile da un ragazzino, che come tale, compie azioni stupide e irrazionali.
Billy ha solo tre anni quando in un luna park affollato perde sua madre e non riesce più a ritrovarla, così cresce con l’inquietudine e il senso di colpa di essersi perso. Compiuti i quindici anni viene affidato alle cure di una casa famiglia, che ospita già altri ragazzi tra cui Freddy Freeman (Jack Dylan Grazer), che soffre di un problema fisico e ha una vera e propria fissazione per i supereroi. Billy e Freddy, uniti dalle difficoltà tipiche di due ragazzini in affido, imparano presto a difendersi a vicenda, ma le inquietudini di Billy lo spingeranno nuovamente a cercare la madre. Improvvisamente e senza un motivo apparente, Billy si ritroverà di fronte al grande mago Shazam! che gli darà degli incredibili superpoteri, trasformandolo in un trentenne prestante e “divino”, un vero e proprio supereroe. Speculare è la figura del villain Dott. Sivana (Mark Strong) anch’egli toccato dallo stesso destino del protagonista, figlio di un grande industriale che negava l’affetto al figlio. Arrivato giovanissimo al bivio offerto dal grande mago, sceglierà la strada dell’oscurità, aspettando per tutta la vita il momento di trovare e sconfiggere il vero Shazam!
UN CONCEPT BEN BILANCIATO PER UN FILM PERFETTAMENTE RIUSCITO
Ben scritto e diretto Shazam! sorprende per la serietà con cui sono stati trattati i temi legati all’adozione, alla disabilità fisica e in generale alla crescita, proposti con una leggerezza espressiva, che fa amare da subito questo nerboruto e impacciato supereroe. Considerato un personaggio del tutto secondario nell’universo DC, Shazam! invece, sorprende per la sua originalità nel mantenere il candore della fanciullezza nel corpo dell’eroe adulto.
A funzionare maggiormente è, infatti, il dualismo tra Billy e Shazam!, la possibilità di trasformarsi in un normalissimo adolescente di Filadelfia e al bisogno di tornare ad essere un supereroe, che non ha scelto di essere tale e non è nato in un qualsivoglia universo parallelo, ma che deve portare la luce del tuono quando l’umanità è sotto minaccia. Regia e sceneggiatura lavorano molto bene anche nel riproporre un’idea di teen movie “spielberghiana” dove l’unione fa la forza e un gruppo di ragazzi emarginati, ognuno con le sue peculiarità, si ritrova a fronteggiare il lato oscuro dell’umanità.
Interessanti anche le interpretazioni dei protagonisti adolescenti Asher Angel e Jack Dylan Grazer, mentre Zachary Levi, seppur perfettamente in ruolo, non ha lo spazio sufficiente per mostrare le sue capacità. Sempre ottimo Mark Strong, che ricorda moltissimo il suo villain Frank D’Amico, cattivo sui generis in Kick Ass, cinecomic di Matthew Vaughn del 2010 su un gruppo di antieroi.
Certo Shazam! non è esente da qualche difetto: con un minutaggio di oltre due ore non mancano le ridondanze tipiche di questo genere, soprattutto quando il Billy-Shazam mette in mostra pubblicamente e scherzosamente le sue doti da supereroe o bullizza i compagni di scuola, ma probabilmente è il film più godibile e divertente di casa DC – e il gradimento su Rotten Tomatoes lo conferma. Un prodotto inusuale e riuscito, che si avvicina al mondo degli adolescenti con un approccio decisamente peculiare, nonché un ottimo passo per Warner Bros., che ha creduto in questo progetto discostandosi di molto dall’immaginario che aveva iniziato a creare solo pochi anni fa. Al cinema dal 3 aprile.