AVVISO SPOILER: IN QUESTO APPROFONDIMENTO, PER SPIEGARE LA TRAMA E IL SIGNIFICATO DEL FILM, RIVELEREMO TUTTI I COLPI DI SCENA DI NOI (US) DI JORDAN PEELE, QUINDI VI CONSIGLIAMO DI LEGGERLO SOLO DOPO AVER VISTO NOI. IN ALTERNATIVA QUI TROVATE LA RECENSIONE COMPLETAMENTE SENZA SPOILER.
PRIMA DELLA SPIEGAZIONE DEL SIGNIFICATO DI NOI (US), METTIAMO IN ORDINE DI ACCADIMENTO GLI EVENTI DELLA TRAMA [SPOILER]
Siamo negli USA del 1986 e mentre l’intera nazione è concentrata a preparare Hands Across America – una gigantesca catena umana di beneficienza che attraversi tutto il paese e che è destinata a diventare un flop economico e organizzativo – una bambina si perde in un labirinto degli specchi e lì si imbatte nel proprio clone, che dopo aver tentato di strozzarla la segrega nei tunnel dai quali era emerso e si sostituisce a lei senza che la famiglia noti lo scambio.
I genitori della piccola Adelaide giustificano l’improvviso mutismo e il comportamento passivo della figlia con lo spavento per essersi persa, ma la passione per la danza e l’aiuto di una psicoterapeuta permetteranno a quella ‘falsa’ Adelaide di crescere come una donna sana e normale. Nel frattempo le vera Adelaide, che d’ora in poi chiameremo Red, si ritrova abbandonata in asettici tunnel sotterranei nei quali c’è un clone per ogni Americano. Quei ‘gemelli indesiderati’, che sono il frutto di un esperimento fallito per controllare la nazione, conducono una vita disumana che è in tutto e per tutto la mera copia sbiadita di ciò che accade in superficie. Nonostante non siano nemmeno in grado di parlare, capiscono però che Red ha qualcosa di speciale e riconoscono in lei la leader che un giorno potrà portarli fuori da quella misera prigione.
Passano più di 30 anni. Adelaide ha completamente lasciato alle spalle quell’infanzia da reclusa – che è rimasta il suo segreto inconfessabile – e conduce una vita perfetta e piena di soddisfazioni personali, affettive ed economiche. Quando con la famiglia si trova ad andare in vacanza vicino ai luoghi nei quali da bambina era fuggita in superficie, sapendo quali orrori sconosciuti si nascondono nel sottosuolo, fa di tutto per tenersi lontana da quel labirinto di specchi.
Al proprio passato e alla propria coscienza però non si sfugge, e così una notte si presentano alla porta dei Wilson Red con la sua famiglia di ‘cloni malvagi’, scappati dal sottosuolo per vendicarsi. Red (che parla con difficoltà a causa del tentativo di soffocamento subito da bambina) non vuole solo riappropriarsi della vita di cui è stata derubata da bambina, ma vuole dare una chance a tutti i cloni che ha incontrato segregati sottoterra, e che nel frattempo sono diventati la sua grande famiglia. È infatti in atto una vera e propria invasione dell’America da parte di uno ‘stato ombra’ che aspettava solo di guadagnare la luce.
L’esercito di cloni ha progressivamente la meglio e ognuno di loro, dopo aver ucciso il proprio corrispettivo, prende posto in un’interminabile catena umana che è un vero e proprio atto dimostrativo politico, sul modello di quello fallito nel 1986. I doppelgänger, su indicazione di Red, come gesto simbolico sono armati di forbici dorate e indossano tute rosse che ricordano il logo di Hands Across America (una serie di omini rossi che si tengono per mano). Intanto Adelaide, dopo essersi confrontata con Red e averla uccisa, cerca la salvezza insieme alla propria famiglia – che continua a non sospettare nulla circa la vera identità della donna.
(qui sotto il vero video promozionale di Hands Across America. Al minuto 3:33 segnaliamo l’assurda coppia Robin Williams e C3PO)
PERCHÉ NOI (US) È UN FILM SULLA LOTTA DI CLASSE E LA NASCITA DEL POPULISMO
Noi (Us), che nasconde fino all’ultimo la vera identità di Adelaide e che rivelandola cambia senso e prospettiva a buona parte del film, è sostanzialmente il racconto di una violenta rivoluzione proletaria; la messinscena simbolica della lotta di classe di masse di sfruttati contro gli eletti che in passato si sono addirittura dimostrati disinteressati a portare a termine un’iniziativa contro la povertà come Hands Across America. La storia della ribellione sanguinosa di un popolo unito di ‘ultimi’ contro un’America di fortunati egoisti.
Uno degli elementi più interessanti della storia è la caratterizzazione totalmente inaspettata dei ‘fronti’ contrapposti: se gli Americani di superficie, pur rappresentando un’élite di privilegiati, vengono raccontati come vittime quasi inconsapevoli delle ingiustizie di cui sono indirettamente responsabili; i cloni poveri, segregati e sfruttati sono tutt’altro che innocenti, e anzi si trasformano in temibilissimi antagonisti assetati di violenza e vendetta.
Rifuggendo ogni semplificazione manichea, il regista e sceneggiatore Jordan Peele (già premio Oscar per Get Out) sembra volerci ricordare che si può essere complici di un sistema malato anche senza accorgersene, e che in America la gente messa ai margini dal sistema ha ora deciso di rivendicare con violenza la propria voce e rappresentanza.
Per questo Peele racconta tanto il collasso del sogno americano – e quindi indirettamente del modello statunitense della globalizzazione – quanto l’ascesa del populismo: due costanti che accomunano la situazione statunitense a quella di tutto l’occidente.
ADELAIDE E RED RAPPRESENTANO L’IMPORTANZA DELL’INTEGRAZIONE E L’IPOCRISIA DEL CAPITALISMO
Il personaggi di Adelaide e Red (entrambi interpretati dalla bravissima Lupita Nyong’o) sono particolarmente importanti nell’economia del ricco tessuto simbolico del film, perché sono la personificazione delle dinamiche di classe e delle opportunità e trappole che ad esse di accompagnano.
La parabola di Adelaide, una volta clone con deficit cognitivi e poi donna di successo, serve a sottolineare che gli ultimi possono realizzarsi se viene data loro una possibilità, e al contempo che una volta che si è raggiunto il benessere non si è disposti a rinunciarvi nemmeno per aiutare i propri fratelli meno fortunati.
Al contempo l’arco narrativo di Red, una volta bambina felice e poi suo malgrado leader di un popolo di oppressi, dimostra che il senso di ingiustizia sociale è un potentissimo collante che può sfociare nel nazionalismo (se consideriamo la società dei cloni come uno ‘stato’ a sé), ma che quando un intero pezzo di società viene lasciato indietro, l’invidia sociale e l’odio rischiano di sostituirsi alla mera rivendicazione dei propri diritti.
Alla luce di queste considerazioni il finale del film, con il suo colpo di scena che inverte vittime e carnefici, è indispensabile nell’esporre i vizi di forma di una società costruita sulle contraddizioni.
LE FORBICI, LA DEMOCRAZIA DIRETTA E LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI FIDUCIA CON “I PIANI ALTI”
I cloni capitanati da Red indossano le tute rosse, che rimandano ad Hands Across America e in qualche modo tanto al sangue quanto – forse – all’ideologia comunista (d’altronde la leader si chiama «red», ovvero un modo colloquiale per riferirsi a chi si riconosce nella sinistra storica), e sono armati di bellissime forbici dorate. Un’arma che non è scelta a caso, ma secondo gli antagonisti vuole essere un simbolo dell’untethering; della liberazione dal legame con coloro che vivono in superficie. A chiedere questa cesura il popolo cui una volta si rivolgeva quella sinistra ormai in declino e che adesso trova rappresentanza nelle nuove forme del populismo.
Alla luce di quanto abbiamo detto sopra, però, le forbici rappresentano una conseguenza del populismo e diventano anche un simbolo per la crescente domanda di democrazia diretta, che vede il deterioramento della democrazia in oclocrazia (il governo in balia degli umori delle masse).
Quegli attrezzi dorati infatti vogliono segnare il taglio del legame di dipendenza tra le masse sofferenti e le élite di fortunati, e quindi anche la recisione del rapporto di fiducia tra il popolo indigente e i suoi rappresentanti ai “piani alti”. Le masse oppresse sono in grado di prendere il proprio destino in mano e di parlare con una sola voce (quella di Red), ma se prevale l’odio cieco, non potranno che fare anche ‘vittime innocenti’.
NON TUTTO HA UNA SPIEGAZIONE: LE CONTRADDIZIONI DI NOI (US)
Se la macchia narrativa di Peele stupisce per la straordinaria complessità del discorso politico e per l’efficacia nel preferire le scale di grigio agli assoluti dell’ideologia, non tutti gli elementi del puzzle filmico trovano un loro posto.
Possiamo anche accettare che tramite un qualche strano legame i cloni controllino i propri omologhi in superficie, ma non è chiaro perché i doppelgänger abbiano quasi dei superpoteri (eccellono in agilità e forza), che non vengono menzionati nei pur numerosi ‘spiegoni’ del film.
Inoltre non ha assolutamente senso che i cloni possano produrre forbici bellissime ma non sappiamo cuocere dei conigli. O che possano organizzare un’incredibile macchina rivoluzionaria con tanto di tute rosse e guanti di nappa da guidatore, ma non sappiano creare delle lenti da vista (una delle prime cose che fa il ‘gemello’ del protagonista maschile è rubargli con stupore gli occhiali).
Se poi vogliamo prendere le suddette incongruenze per libertà creative, rimangono scelte immotivate nella trama: ad esempio perché la famiglia Wilson, dopo le colluttazioni a casa dei Tyler, si siede al tavolo a chiacchierare amabilmente anziché scappare?
Noi (Us) è insomma un ricchissimo groviglio di rimandi, colpi di scena e allegorie, e anche se alla fine non tutti i pezzi vanno al proprio posto, rimane uno dei film politici più complessi mai fatti e di gran lunga una delle pellicole più rappresentative di un’America che si è smarrita sotto la guida di Trump, e in cui (quasi) tutti hanno ragione e tutti hanno torto. Jordan Peele continua la “trilogia del pianto” iniziata con Get Out, e non vediamo l’ora di scoprire in che direzione andrà col prossimo film.
LEGGI LA RECENSIONE DI NOI (US), IL NUOVO FILM DI JORDAN PEELE
Noi (Us) è ora disponibile in DVD e Blu-ray Universal Pictures Home Entertainment con i seguenti contenti speciali: I Mostri Dentro di Noi, Legati Fra di LoroFormano Il Nostro Doppio, scene eliminate, Ridefinire un genere: un horror firmato Jordan Peele, Moriremo Tutti, La Dualità di Noi, Siamo Quelli di Sopra, Siamo Quelli di Sotto: una Grande Danza a Due, Come Nasce Red, Esplorare le Scene.