Non è Romantico? (titolo originale Isn’t It Romantic?), uno degli ultimi film originali Netflix rilasciati dalla piattaforma streaming, è una commedia rosa che punta tutto sull’autoironia, dissacrando in ogni battuta un genere molto amato dal pubblico. Diretta da Todd Strauss-Schulson e forte di un cast che può vantare attori affermati come Liam Hemsworth (Hunger Games, The Dressmaker) Rebel Wilson (The Wedding Party) e Priyanka Chopra (Quantico, Baywatch), la pellicola funziona discretamente pur senza colpire.
REBEL WILSON È UNA DONNA IN CARRIERA CHE ODIA LE ROM-COM
Natalie (Rebel Wilson) è single, lavora come architetto e odia visceralmente le commedie romantiche. La protagonista è la tipica donna moderna, concentrata sulla carriera, sostenitrice dei diritti civili e ostile alle convenzioni delle favole d’amore televisive. Fin da subito però iniziano a far capolino alcuni dei cliché più classici della commedia romantica: Natalie ha poca stima di sé, viene sfruttata dai suoi colleghi ed è molto chiusa in se stessa. Tornando dal lavoro viene aggredita in metropolitana e perde i sensi. Quando si risveglia, si ritrova in un autentico incubo: è la protagonista di una stereotipata commedia romantica.
METACINEMA PER UN FILM CHE RIMANE INTRAPPOLATO NEL GENERE CHE PRENDE DI MIRA
Non è Romantico? è una rom-com moderna che però non rinuncia ad omaggiare la tradizione, nonostante voglia criticare i classici espedienti narrativi dei film romantici. Da questa commistione nasce un’opera dalla doppia anima, che soddisfa gli appassionati ma strizza anche l’occhio agli spettatori meno avvezzi: per il film l’anima gemella esiste ma si può trovare solo se prima s’impara ad amare se stessi. Un buon compromesso per un lungometraggio che non vuole certamente rivoluzionare il genere ma nemmeno amalgamarsi in un flusso indistinto.
Il messaggio metacinematografico di Isn’t It Romantic? è chiaro: infatti, appena mette piede fuori dall’ospedale, già scorrono davanti agli occhi della protagonista tutti i peggiori stereotipi della commedia romantica (dal miliardario che s’innamora perdutamente di lei all’immancabile amico gay), tutte macchiette sistematicamente distrutte dal cinismo di Natalie; dopo nemmeno trenta secondi della sua nuova vita, lei vorrebbe tornare indietro alla sua puzzolente New York. Il personaggio di Rebel Wilson si ritrova ben presto invischiata in una serie di complessi intrecci amorosi ma alla fine la storia giunge ad una conclusione sempre più inflazionata negli ultimi anni: il film non termina quando il principe azzurro s’innamora di lei ma quando lei stessa inizia ad amarsi, l’incubo perciò può terminare e Natalie torna alla sua vecchia vita. Inutile dire che, in questo viaggio alla scoperta di se stessa, la donna ha capito anche chi c’è nel suo cuore e alla fine, come in tutte le commedie romantiche, può coronare il suo sogno d’amore.
Nonostante quindi la pellicola sia intrisa di una consistente vena di autoironia, Non è Romantico? attinge a piene mani dall’immaginario del genere che prende di mira, citando esplicitamente famosi titoli come Pretty Woman e Il Matrimonio Del Mio Migliore Amico: della prima pellicola infatti prende parte della colonna sonora mentre la seconda ha ispirato parte della trama. Sebbene si tratti sicuramente una commedia godibile, Non è Romantico? si perde nell’alternanza dei piani narrativi e, anche se nell’immediato riesce a strappare un sorriso allo spettatore mettendo a nudo gli stereotipi delle rom-com, alla fine si piega alle convenzioni del genere, offrendo allo spettatore un finale perfettamente nella norma.