Al concorso internazionale del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2019 c’è anche spazio per la provocazione: tra i 14 lungometraggi in gara spicca All The Gods In The Sky (titolo originale Tous Les Dieux Du Ciel), pellicola del regista, sceneggiatore e montatore francese Quarxx che ha fatto parlare di sé al London Film Festival dello scorso ottobre.
UNA FAMIGLIA DISFUNZIONALE TROVA LA RISCOSSA DALLO SPAZIO
Simon (Jean-Luc Couchard), un uomo sulla trentina con problemi psichici, vive in una fattoria in pessime condizioni prendendosi cura della sorella Estelle (Melanie Gaydos), rimasta disabile dopo un gioco finito molto male. L’uomo, nonostante viva nel rimorso e consapevole dell’ostilità del mondo che lo circonda, desidera ardentemente salvare Estelle dalla sua sofferenza. Tuttavia il riscatto arriva da un’entità non terrestre…
UN DRAMMA SHOCK CHE AMPLIA IL FILONE DELLA NEW FRENCH EXTREMIST
Il terzo lungometraggio di Quarxx è il film più rilevante della carriera del cineasta. Come nella migliore tradizione della New French Extremity, filone cinematografico noto per le tematiche scabrose che tratta e per la messa in scena scioccante (pellicole come Martyrs, Frontier(s) e Irréversible hanno sconvolto il pubblico di tutto il mondo), All The Gods in The Sky utilizza il genere (in questo caso un mix di generi) per regalare un’esperienza visiva capace di coinvolgere e far riflettere. La commistione tra fantascienza, dramma e body horror dà vita ad un’opera singolare e disturbante, una sorta di Delicatessen più dark e allucinato che esplora i meandri della malattia mentale e il potere distruttivo del rimorso. Fin dalle prime scene emerge la natura drammatica dell’opera di Quarxx ma, dopo una prima parte introduttiva che presenta i personaggi e una provincia francese cinica e spietata, il film si evolve in maniera estremamente interessante: utilizzando l’espediente narrativo dei problemi psichici di Simon (un bravissimo Jean-Luc Couchard), il regista confonde le idee dello spettatore (non sappiamo se gli eventi che vediamo sullo schermo sono il frutto delle allucinazioni del protagonista o la realtà). Tuttavia il vero fulcro di All The Gods In The Sky è il rapporto tra i due fratelli, un legame di amore/odio complesso e sfaccettato che vive di rancore e rammarico ma anche della disperata voglia di andare avanti e trovare sollievo dal dolore fisico ed interiore.
Oltre all’intreccio narrativo le soluzioni visive adottate da Quarxx convincono appieno, a dimostrazione non solo della maturità dietro la macchina da presa da parte del cineasta ma soprattutto dell’ottimo stato di salute del cinema di genere francese, in grado di unire autorialità e intrattenimento. Nonostante siano esigue le possibilità che la pellicola possa essere distribuita in sala nel nostro paese, All The Gods In The Sky è un lungometraggio che meriterebbe maggiore visibilità perché ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult per i cinefili.