Presentato in anteprima nazionale al concorso internazionale di lungometraggi del Lucca Film Festival e Europa Cinema 2019, Killer Kate! è un tentativo di commistione fra due generi apparentemente ossimorici come commedia e horror. Diretto da Elliot Feld, Killer Kate! è tutto sommato un film che diverte, intrattiene e fa il suo dovere senza mai voler strafare. Un film onesto, breve (dura solo 80′ minuti) e trash quanto basta.
Il film racconta di Kate (Alexandra Feld) e di sua sorella Angie (Danielle Burgess), due donne molto diverse e con un rapporto familiare travagliato e allo sbando ormai da sette anni. In occasione del suo matrimonio Angie organizza l’addio al nubilato con alcune amiche e invita Kate per poter ricucire il rapporto; quest’ultima, spinta dal padre malato terminale, accetta di raggiungere la sorella e le amiche in una remota casa prenotata tramite una nuova applicazione. Ad aspettare le donne ci sarà la famiglia del padrone di casa, un gruppo di killer “amatoriali” che goffamente cercheranno di fare fuori le protagoniste.
Come avrete capito, il film di Elliot Feld è un classico home invasion, sottogenere horror estremamente caro agli americani per la loro visione sacra della “proprietà privata” e della casa. Appartenenti a questo genere, solo negli ultimi anni, sono usciti ottimi film come Noi di Jordan Peele, Panic Room di David Lynch o la bella saga di The Strangers di Bryan Bertino. Il copione di solito prevede una famiglia o una coppia in una grande casa che si trova sotto assedio. Killer Kate! di questo tratta, senza mai cercare di rinnovare il canovaccio o di inseguire grandi ambizioni.
Il film è divertente perché i killer, nella loro goffaggine, sono abbastanza ridicoli e pericolosi da strappare una risata e al contempo mantenere viva la tensione e la suspence nello spettatore. Le protagoniste hanno una buona alchimia, stanno bene insieme in scena e sopratutto sono credibili quando parlano di matrimonio e organizzazione della serata. Come se non bastasse, nel film è presente una fantastica arma contundente: una vecchia mazza da baseball che sulla punta presenta del filo spinato per essere conficcata nel carne. Impossibile non pensare alla lucille del Negan di The Walking Dead, e questo basta a suscitare una giusta dose di curiosità morbosa.
Killer Kate! paga in certi momenti la poca esperienza del suo regista, specialmente quando si tratta di girare e montare i jumpscare – che in questo genere sono fondamentali per spaventare lo spettatore. Nel complesso, però, non possiamo fare altro che promuovere il film di Elliot Feld; un’opera perfetta per una serata tra amici e per un po’ di sano divertimento.