Mostra del Cinema di Venezia 2019, sale l’attesa per il Festival di Venezia 2019: appuntamento al Lido dal 28 agosto al 7 settembre 2019. L’iscrizione alla selezione delle opere alla 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia è partita lo scorso 15 marzo e terminerà il 14 giugno 2019, c’è grande curiosità per conoscere quali lungometraggi faranno parte del concorso principali e quali, invece, saranno presentati fuori concorso o nelle sezioni collaterali. Quale film sarà l’erede di Roma di Alfonso Cuaron? La corsa al Leone d’Oro promette scintille, non ci resta che aspettare la conferenza stampa di presentazione del Festival. In attesa di conoscere anche il Presidente di giuria, ecco tutto quello che c’è da sapere (per il momento) in vista della Mostra del Cinema di Venezia 2019.
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IL LEONE D’ORO ALLA CARRIERA A PEDRO ALMODOVAR
Una delle notizie certe è senz’altro quella del Leone d’Oro alla carriera che verrà conferito a Pedro Almodovar: reduce dallo straordinario Dolor y Gloria, il regista spagnolo riceverà il prestigioso riconoscimento su proposta del Direttore della Mostra Alberto Barbera, accolta dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta. Queste le parole del cineasta di Calzada de Calatrava: “Sono molto emozionato e onorato per il regalo di questo Leone d’oro. Ho bellissimi ricordi della Mostra di Venezia. Il mio debutto internazionale ha avuto luogo lì nel 1983 con L’indiscreto fascino del peccato. Era la prima volta che uno dei miei film viaggiava fuori dalla Spagna. E’ stato il mio battesimo internazionale ed è stata una meravigliosa esperienza, come lo è stata il mio ritorno con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988. Questo Leone diventerà la mia mascotte, insieme ai due gatti con cui vivo. Grazie dal profondo del cuore per questo premio”.
Queste, invece, le parole di Alberto Barbera: “Almodóvar non è solo il più grande e influente regista spagnolo dopo Buñuel, ma l’autore che è stato capace di offrire della Spagna post-franchista il ritratto più articolato, controverso e provocatorio. I temi della trasgressione, del desiderio e dell’identità sono il terreno d’elezione dei suoi lavori, intrisi di corrosivo umorismo e ammantati di uno splendore visivo che conferisce inediti bagliori all’estetica camp e della pop-art a cui si rifà esplicitamente. Il mal d’amore, lo struggimento dell’abbandono, l’incoerenza del desiderio e le lacerazioni della depressione, confluiscono in film a cavallo fra il melodramma e la sua parodia, attingendo a vertici di autenticità emotiva che ne riscattano gli eventuali eccessi formali. Senza dimenticare che Almodóvar eccelle soprattutto nel dipingere ritratti femminili incredibilmente originali, in virtù della rara empatia che gli consente di rappresentarne la forza, la ricchezza emotiva e le inevitabili debolezze con un’autenticità rara e toccante”.
AL FESTIVAL DI VENEZIA 2019 IL LEONE D’ORO ALLA CARRIERA A JULIE ANDREWS
Sarà Julie Andrews l’artista insignita del Leone d’Oro alla Carriera alla 76ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. L’attrice inglese ha preso parte a numerosi successi internazionali, basti pensare ai grandi classici Mary Poppins (1964), Tutti insieme appassionatamente (1965) e Victor Victoria (1982). “Sono molto onorata di essere stata scelta per il Leone d’Oro alla carriera. La Mostra del Cinema di Venezia è da lungo tempo considerata uno dei più stimati festival internazionali. Ringrazio La Biennale per questo riconoscimento del mio lavoro, e sono impaziente di arrivare in quella meravigliosa città a settembre per un’occasione così speciale”, le parole di Julie Andrews, felice per il riconoscimento che le verrà conferito al Lido.
Queste, invece, le parole del direttore della Mostra del Cinema di Venezia Alberto Barbera: “Affermatasi sin da giovanissima sulle scene del music hall londinese e, in seguito, a Broadway grazie alle sue doti canore e interpretative fuori del comune, Julie Andrews deve allo straordinario successo del suo primo film hollywoodiano, Mary Poppins, il conferimento dello statuto di star di prima grandezza, immediatamente bissato da un altro memorabile film, Tutti insieme appassionatamente, per lungo tempo ai primi posti dei film più visti della storia del cinema. I due ruoli la proiettano nell’empireo delle dive internazionali, facendone il personaggio iconico adorato da intere generazioni di spettatori, senza tuttavia esaurire l’ampiezza e la portata della sua carriera artistica. Al di là del fatto che sia possibile una diversa lettura dell’immagine generata dai suoi due film più famosi – sottolineando la valenza trasgressiva dei personaggi della governante piuttosto che il loro apparente conservatorismo – va ricordato come la stessa Andrews abbia significativamente contribuito ad evitare il rischio di rimanere imprigionata nel ruolo di icona del cinema famigliare, scegliendo di cimentarsi in ruoli di volta in volta drammatici, apertamente provocatori o intrisi di graffiante ironia. È il caso, per esempio, di Tempo di guerra, tempo d’amore, di Arthur Hiller, e dei numerosi film diretti dal marito Blake Edwards, con il quale diede vita a un sodalizio artistico tra i più profondi e duraturi, che ricordiamo come uno stupendo esempio di fedeltà umana e professionale a un affascinate progetto estetico capace di prevalere sull’esito commerciale dei singoli film. Il Leone d’Oro è il riconoscimento doveroso di una carriera straordinaria che ha saputo ammirevolmente conciliare il successo popolare e le ambizioni artistiche senza mai scendere a facili compromessi”.
PRESIDENTESSA DELLA GIURIA LA REGISTA LUCRECIA MARTEL
Sarà la grande regista argentina Lucrecia Martel a presiedere la Giuria internazionale del Concorso della Mostra del Cinema di Venezia 2019, che assegnerà il Leone d’Oro per il miglior film e gli altri premi ufficiali. Il nome della Martel, proposto del direttore della Mostra Alberto Barbera, è stato poi confermato dal Cda della Biennale di Venezia presieduto da Paolo Baratta. Lucrecia Martel, già autrice di La Ciénaga (The Swamp), di La Niña Santa (The Holy Girl), di La Mujer Sin Cabeza (The Headless Woman) e soprattutto dello straordinario Zama, ha accettato con grande entusiasmo il ruolo, dichiarando che «È un onore, una responsabilità e un piacere far parte di questa celebrazione del cinema, dell’immenso desiderio dell’umanità di capire se stessa».
Le ha fatto eco Barbera, affermando che «Quattro lungometraggi e una manciata di corti, in poco meno di vent’anni, sono bastati a fare di Lucrecia Martel la più importante regista latino americana, e una delle maggiori al mondo. Nei suoi film, l’originalità della ricerca stilistica e il rigore della messa in scena sono al servizio di una visione del mondo esente da compromessi, dedita all’esplorazione dei misteri della sessualità femminile, delle dinamiche di gruppo e di classe. Le siamo grati per aver accettato con entusiasmo di mettere il suo sguardo esigente ma tutt’altro che privo di umanità al servizio dell’impegno che le viene richiesto».
La Giuria presieduta dalla Martel assegnerà il Leone d’Oro per il miglior film, il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria, il Leone d’Argento – Premio per la migliore regia, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, il Premio per la migliore sceneggiatura, il Premio Speciale della Giuria e il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente.
76ª MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA: LA MADRINA
Dopo Alessandro Borghi e Michele Riondino, torna la “madrina” per il Festival di Venezia 2019: sarà Alessandra Mastronardi ad aprire la Mostra del Cinema di Venezia 2019 nella serata di mercoledì 28 agosto, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido) in occasione della cerimonia di inaugurazione. L’attrice, tra le protagoniste della terza stagione de “I Medici”, guiderà la cerimonia di chiusura il 7 settembre, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 76. Mostra. Il conto alla rovescia è dunque scattato, con il direttore Alberto Barbera che ha stuzzicato dal suo profilo Instagram tutti i cinefili: “Here we are again… (parole e musica di Ray Charles). Pronti per ripartire con la selezione. Vi aspetto tutti al Lido per fine agosto. Con un programma che si annuncia scoppiettante. Long live Venice!”. Dopo il successo della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, prevediamo un altro grande spettacolo in quel del Lido…
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[articolo aggiornato il 28 luglio 2019]