Un action thriller, diverse chiavi di lettura e un grande cast: Hanna di Joe Wright, appena tornato in blu-ray grazie a CG Entertainment e Sony, ha tutte le carte in regola per essere un buon film, e così è. Hanna (Saoirse Ronan) è una adolescente che, rimasta orfana della madre, vive in una foresta con il padre Erik (Eric Bana): l’uomo, ex agente della CIA, l’ha addestrata a tecniche di difesa e di attacco, all’uso delle armi e le ha insegnato diverse lingue. Padre e figlia vivono isolati dalla società perché Erik ha dovuto far perdere le proprie tracce, ma Hanna, preparata per qualsivoglia evenienza e anche esperta in sopravvivenza estrema, si sente pronta per vivere una vita normale. Dovrà però fare i conti con Marissa Wiegler (Cate Blanchett): leader di una sezione deviata dall’intelligence, la spietata agente ha avuto un ruolo determinante nel passato di Erik ma anche in quello della giovane…
LA CONSACRAZIONE DI SAOIRSE RONAN
Dopo averla diretta in Espiazione (candidata all’Oscar per la miglior attrice a soli 14 anni), che le ha permesso di entrare nell’Olimpo del cinema, Joe Wright torna a collaborare con Saoirse Ronan ed il risultato è più che convincente. L’attrice di New York è brava nel vestire i panni di una giovane in grado di uccidere chiunque ma che in fondo resta una adolescente, con gli occhi colmi di tenerezza e un’ingenuità tipica dell’età. Come dicevamo in apertura, il cast è uno dei principali punti di forza di questo lungometraggio: oltre alla già citata Ronan, Eric Bana sfodera una delle sue migliori interpretazioni mentre Cate Blanchett veste alla perfezione i panni di un’agente CIA con sete di vendetta, una strega feroce e sexy allo stesso tempo. Degna di nota la fotografia di Alwin Küchler e il montaggio frenetico di aul Tothill. A suggellare un buon lavoro, il commento sonoro firmato dai The Chemical Brothers.
HANNA E LA CHIAVE DI LETTURA FIABESCA
Un compito tutt’altro che semplice quello di Joe Wright, che fino al 2011 aveva girato film unicamente tratti da libri (Orgoglio e Pregiudizio, Espiazione, Il Solista). Un salto di qualità dal punto di vista del ritmo, pressoché tambureggiante, nonostante la narrazione ricalchi molto quella di una fiaba come quella di Hansel e Gretel: dopo aver vissuto in una foresta, un’adolescente deve “conoscere” il mondo, fare il suo percorso e cercare di superare il “male” che incontra sulla sua strada. Una rivisitazione che può funzionare, con il lato oscuro rappresentato dal personaggio interpretato da Cate Blanchett: il “cattivo” che rappresenta l’ostacolo da superare. Una delle tante chiavi di lettura disponibili per leggere il quarto lungometraggio di Wright, che non resta comunque privo di difetti: non brilla per originalità, rischiando di cadere nel già visto, e alcune sequenze appaiono un po’ troppo forzate se non addirittura assurde agli occhi di chi si aspetti una maggiore verosimiglianza. Un film che comunque funziona e convince, a tal punto che è stata tratta l’omonima serie televisiva lanciata da Amazon Video lo scorso 3 febbraio 2019. Un Joe Wright “inedito” per la consacrazione di Saoirse Ronan: Hanna è un’opera da recuperare senza dubbio, 111 minuti di pura tensione tra colpi di scena e morali fiabesche.