Dopo aver ottenuto fama internazionale grazie al Leone d’Argento vinto nel 2015 con il film Il Clan, Pablo Trapero nel 2018 ha presentato fuori concorso alla 75. Mostra del Cinema di Venezia il suo nuovo lungometraggio Il Segreto Di Una Famiglia (titolo originale La Quietud), in uscita nelle sale italiane il 4 luglio grazie a Bim Distribuzione. Avendo a disposizione un cast di caratura internazionale (figurano, tra gli altri, la candidata al premio Oscar Bérénice Bejo ed Édgar Ramírez), l’autore argentino mette in scena un family drama sui generis estremamente intrigante.
UNA DONNA TORNA A CASA DALLA SUA FAMIGLIA A BUENOS AIRES
A seguito dell’ictus del padre Eugenia (Bérénice Bejo) ritorna a Buenos Aires nella tenuta di famiglia, dopo anni di assenza; qui ritrova la madre Esmeralda (Graciela Borges) e la sorella Mia (Martina Gusman). Le tre donne si ritrovano a dover fare i conti con il proprio traumatico passato, facendo riemergere vecchie gelosie e rancori.
TRAPERO CONFEZIONA UN GROTTESCO DRAMMA FAMILIARE AL FEMMINILE
Dopo lo splendido Il Clan, il regista torna al dramma familiare (anche se questa volta ambientato ai giorni nostri) per raccontare la società argentina focalizzando la sua attenzione su un universo femminile sfaccettato. Trapero mette in contrasto due generazioni diversissime tra loro, quella vissuta nel periodo del regime militare argentino (rappresentata dalla matriarca Esmeralda) e la generazione post-dittatura (di cui fanno parte le due sorelle), per evidenziare le distorsioni morali e culturali di un periodo storico sanguinoso per lo stato sudamericano. Ciononostante, la critica sociale non è ridondante ma accompagna una storia che, a prima vista, potrebbe far storcere il naso allo spettatore per alcune scelte apparentemente sopra le righe: il particolare rapporto tra Mia ed Eugenia (le splendide Martina Gusman, musa e compagna del cineasta argentino, e Bérénice Bejo) ha una connotazione quasi grottesca facile da equivocare in cattivo gusto da parte del filmmaker.
Quali sono però gli elementi che rendono Il Segreto Di Una Famiglia un prodotto interessante e non un lungometraggio dalle dinamiche similari a quelle di una scadente soap opera? La costruzione dei personaggi e, soprattutto, la messa in scena di Pablo Trapero: fin dalle prime scene l’autore ci catapulta in un microcosmo (la tenuta di famiglia dei protagonisti, La Quietud) dove il tempo sembra essersi fermato ma che in realtà è un vulcano pronto ad eruttare, grazie alla forza vitale delle due sorelle. Lo sviluppo narrativo è coerente dall’inizio alla fine (fino ad arrivare ad un finale sorprendente), coadiuvato dalla cura per i dettagli di Trapero che sono indispensabili nella caratterizzazione psicologica della famiglia Montemayor. Oltre alla Gusman e alla Bejo, la cui alchimia è magnetica, spicca l’interpretazione di Graciela Borges nella parte della terribile Esmeralda ma anche Édgar Ramirez (il Gianni Versace della seconda stagione di American Crime Story), pur in un ruolo secondario, è perfettamente inserito nella pellicola.
Il Segreto Di Una Famiglia, con il suo mix di dramma, sensualità e provocazione, è un’opera non di facile appeal che tuttavia rappresenta un nuovo, importante capitolo della filmografia di un brillante autore dallo stile riconoscibile, capace di trattare argomenti controversi in maniera assolutamente convincente e originale.