Oggi l’idea di collezionismo è relegata a un immaginario piuttosto deteriore, coincidente com’è con un’idea compulsiva di possesso consumistico o con quella di sublimazione reificante di una passione. Quando ha vissuto i suoi momenti più alti, e parliamo del periodo tra il 1500 e il 1700, l’arte di collezionare oggetti era però intrinsecamente legata alla più nobile curiosità di entrare in contatto con il diverso, con l’inusuale, con il bello e il portentoso. Wunderkammer – Le Stanze della Meraviglia di Francesco Invernizzi, appena uscito in blu-ray su distribuzione CG Entertainment, ci trasporta proprio in quel mondo magico di stupore e sapere, riverberando il desiderio di chi contribuì a creare questa tradizione sullo spirito contemporaneo di chi sente la necessità di ‘connettersi col mondo’.
I gabinetti delle curiosità, che a secondo del tipo di ‘mirabilia’ che accoglievano si differenziavano in ‘naturalia’ o ‘artificialia’, erano ambienti quasi iniziatici, l’accesso ai quali contraddistingueva un riconosciuto prestigio sociale. In coerenza con tale spirito Wunderkammer – Le Stanze della Meraviglia accompagna lo spettatore nella visita di collezioni perlopiù private e inaccessibili al pubblico, che si tratti di wunderkammer storiche o più recenti. Questi luoghi di grandissimo pregio e nei quali sono affastellati in bella mostra cose di grande rarità e valore rappresentano non solo una celebrazione dell’inatteso, ma sono preziosi scrigni che proteggono quanto meriti di esser conservato e al contempo teatri della spettacolarità.
Antesignane dei musei moderni, ma al contrario nate per chiudersi e non per aprirsi, le wunderkammer antiche come quelle moderne sono luoghi che dicono molto del collazionatore, che ne celebrano il prestigio sociale e ne contribuiscono a costruire l’immagine proiettata – quella sì – all’esterno. Partendo dalla visita di una selezione di questi luoghi magici e suggestivi, il film di Francesco Invernizzi – che pur rimane di matrice quasi televisiva – fa evolvere intelligentemente la premessa iniziale e sviluppa la riflessione verso ciò che ci porta a voler collezionare, catalogare, accumulare e ammirare la meraviglia.
In una sarabanda di rarità naturali e preziosissime rarità artigianali, spesso con una certa affascinante dose di macabro e grottesco, Wunderkammer – Le Stanze della Meraviglia rappresenta non solo una riflessione di grande interesse su cosa accenda il nostro stupore, ma paradossalmente, grazie alle bellissime riprese di dettagli in alta risoluzione, soddisfa la sete di osservazione dello spettatore e – complice il formato in alta definizione – è anche in grado di appagare il bisogno maniacale di immagini potenti di chi nel suo salotto, magari davanti a un televisore gigante, in qualche modo nell’acquistare questo home video e nel porlo nella propria collezione sta soddisfacendo il proprio bisogno di una personale camera delle meraviglie.