Sono stati annunciati ufficialmente i film della 16. edizione delle Giornate degli Autori, sezione parallela ed autonoma nell’ambito della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ecco i film che saranno presentati e le rispettive trame.
SEULES LES BETES (ONLY THE ANIMALS) di Dominik Moll
PITCH: un assassinio, tre sospetti e il Caso
(film d’apertura)
Francia/Germania, 2019, 113′, prima mondiale
Con: Laure Calamy, Denis Ménochet, Valeria Bruni Tedeschi, Damien Bonnard
Produzione: Haut et Court, Razor Film Produktion
Vendite estere: The Match Factory
Una donna scompare: dopo un’intensa nevicata di lei restano poche tracce, la macchina abbandonata sul ciglio di una strada di montagna, una casa vuota. Cinque persone sono collegate dalla polizia al mistero. Ciascuna di loro nasconde un segreto, ma la soluzione sta ben lontana dal villaggio alpino, addirittura in un altro continente. Al sesto film dopo i successi a Cannes e a Berlino, Dominik Moll ritorna con una storia a incastri in cui solo il Caso dirige le vite delle persone e nulla può sfuggire al cerchio dell’assurdo. Dal romanzo di Colin Niel uno smagliante mystery d’autore scritto da Dominik Moll e Gilles Marchand.
YOU WILL DIE AT 20 di Amjad Abu Alala
PITCH: il deserto, una profezia di morte e la scoperta della vita
Sudan/Francia/Egitto/Germania/Norvegia, 2019, 103’, prima mondiale
Con: Islam Mubark, Mahmoud Elsaraj, Bunna Khalid
Produzione: Andolfi, Transit Films, DUOFilm AS, Die Gesellschaft DGS
Vendite estere: Pyramide Films
Appena nato, Muzamil è segnato dal destino: lo stregone del villaggio predice la sua morte allo scoccare dei vent’anni. Suo padre non regge alla notizia e abbandona la famiglia. Sakina lo cresce da ragazza madre, ma allo scoccare dei 19 anni la profezia minaccia di diventare realtà… Ambientato nella regione sudanese di El-Gezira ai giorni nostri, il folgorante esordio di questo giovanissimo regista e produttore, formatosi negli Emirati Arabi, viene dopo una serie di cortometraggi presentati in diversi festival internazionali e spesso realizzati con la supervisione di Abbas Kiarostami. Con il suo film il Sudan arriva per la prima volta alla Mostra di Venezia.
BARN (BEWARE OF CHILDREN) di Dag Jonah Haugerud
PITCH: chi è senza peccato…
Norvegia/Svezia, 2019, 157’, prima mondiale
Con: Henriette Steenstrup, Jan Gunnar Röise, Thorbjörn Harr
Produzione: Motlys A/S
Vendite estere: Picture Tree International
Durante la ricreazione la tredicenne Lykke, figlia di un uomo politico del Partito Laburista, ferisce il suo compagno di classe Jamie, a sua volta figlio di un esponente del Partito Conservatore. Quando il ragazzo muore in ospedale le contraddittorie versioni dell’accaduto rischiano di peggiorare la posizione della ragazzina. Chi è innocente, chi colpevole, chi complice? “Cosa accade in una piccola comunità, come questo quartiere borghese di Oslo – scrive il regista -, quando la morte colpisce e coinvolge due ragazzini? Quando la tragedia ci tocca – osserva il regista – ciascuno di noi scopre la sua vera identità”.
5 È IL NUMERO PERFETTO di Igort
PITCH: Totò e Peppino all’ultima crociata
Italia/Belgio/Francia, 2019, 100’, prima mondiale
Con: Toni Servillo, Valeria Golino, Carlo Buccirosso, Iaia Forte
Produzione: Propaganda Italia e Jean Vigo con Rai Cinema
Vendite estere: Playtime
Distribuzione italiana: 01 Distribution
Napoli, anni Settanta. Peppino Lo Cicero, camorrista di seconda classe in pensione, torna in pista dopo l’omicidio di suo figlio. Questo avvenimento tragico innesca una serie di azioni e reazioni violente ma è anche la scintilla per cominciare una nuova vita. Un piccolo affresco napoletano nell’Italia anni Settanta, con i colori survoltati, i rimandi cinefili e lo stile inconfondibile del suo autore. 5 è il numero perfetto è una storia di amicizia, vendetta e tradimento ma anche di una seconda opportunità e di una rinascita. Dalla graphic novel omonima di Igort.
BOZE CIALO (CORPUS CHRISTI) di Jan Komasa
PITCH: la fede trasforma davvero gli uomini?
Polonia/Francia, 2019, 116’, prima mondiale
Con: Bartosz Bielenia, Eliza Rycembel, Aleksandra Konieczna
Produzione: Aurum Film
Vendite estere: New Europe Film Sales
Il ventenne Daniel, durante la reclusione in riformatorio, scopre una vocazione spirituale che si scontra con il suo passato, i suoi compagni di prigione e la sua fedina penale. Uscito dall’istituto trova lavoro come carpentiere in un piccolo centro ma al suo arrivo, per un equivoco, viene preso dal parroco locale per il nuovo prete che dovrà aiutarlo. Il suo segreto si incrocia con i sensi di colpa di una piccola comunità segnata da un’inconfessata tragedia. Al suo terzo film dopo gli studi alla Film School di Lodz e il suo esordio alla Cinéfondation di Cannes, Jan Komasa è ormai una delle voci più originali e affermate del cinema polacco. Da una storia realmente accaduta.
UN DIVAN A TUNIS (ARAB BLUES) di Manele Labidi
PITCH: la psicanalisi tra Freud e la Fratellanza musulmana
Tunisia/Francia, 2019, 87′, prima mondiale
Con: Golshifteh Farahan, Hichem Yacoubi, Majd Mastoura, Aïsha Ben Miled
Produzione: Kazak Productions
Vendite estere: MK2
Distribuzione italiana: BIM
A 35 anni Selma Derwish scopre la nostalgia di casa. Cresciuta in Francia, laureata in psicoanalisi, la donna arriva a Tunisi con la fiera determinazione di aprire il suo studio in città, sul tetto della casa di famiglia, in un quartiere periferico. Sull’onda delle primavere arabe si illude di aver a che fare con un contesto moderno e occidentalizzato. Scoprirà ben presto di vivere in un paese schizofrenico, ammalato di pregiudizi, di burocrazia, capace di confondere Freud con la Fratellanza Musulmana. Con il passo della commedia degli equivoci, spesso irresistibile nel mostrare le contraddizioni di due civiltà a confronto, il film rivela un talento brillante fin qui sconosciuto di Golshifteh Farahan, la più famosa attrice iraniana di questi anni.
ARU SENDO NO HANASHI (THEY SAY NOTHING STAYS THE SAME) di Jō Odagiri
PITCH: il grande fiume che non muta e le piccole realtà che cambiano la vita
Giappone, 2019, 137’, prima mondiale
Con: Akira Emoto, Ririka Kawashima, Nijiro Murakami
Produzione: Kinoshita Group
Vendite estere: Kino International
Toichi traghetta da tutta la vita i paesani che vivono sul suo lato del fiume verso la città sorta sull’altra riva. A parte i suoi occasionali passeggeri, non ha contatti con nessuno salvo il giovane Genzo. Intanto a pochi passi dal suo traghetto si costruisce il ponte che è destinato a porre fine al suo lavoro. Un giorno sulla riva del fiume appare una misteriosa ragazza senza tetto né legge. Toichi la ospita nella sua baracca ma l’incontro cambierà per sempre la sua vita. Esordio nel lungometraggio a soggetto della star giapponese di Kurosawa Kyoshi, Seijun Suzuki, Kim Ki-duk, Yu Lik-wai, qui affiancato dall’insuperabile creatore delle luci Christopher Doyle.
LINGUA FRANCA di Isabel sandoval
PITCH: davvero l’amore può superare ogni barriera?
Stati Uniti/Filippine, 2019, 89′, prima mondiale
Con: Isabel Sandoval, Lynn Cohen, Eamon Farren
Produzione: 7107 Entertainment
A Brighton Beach (il quartiere ebreo-russo di New York), un’immigrata filippina minacciata di espulsione dagli Stati Uniti si innamora di un ragazzo di origine russa, che però ignora la vera natura della donna, in realtà transgender. Il terzo film di Isabel Sandoval, rivelatasi a Locarno con Senorita, è il primo film americano scritto, diretto e interpretato da una immigrata transgender, con attori americani, polemicamente realizzato nel cuore dell’America di Donald Trump. Citando la sua “pacata, serena estetica” il MoMA ha definito la regista “una autentica rarità tra le voci più forti del giovane cinema filippino”.
UN MOND PLUS GRAND (A BIGGER WORLD) di Fabienne Berthaud
PITCH: una storia d’amore che va oltre il confine della ragione
Francia/Belgio, 2019, 100’, prima mondiale
Con: Cécile de France, Narantsetseg Dash, Tserendarizav Dashnyam, Ludivine Sagnier
Produzione: Haut et Court, 3×7 production
Vendite estere: WaZabi Films
Dopo la morte del suo grande amore, Corine parte per la Mongolia per proseguire il suo lavoro di antropologa. L’incontro con la sciamana Oyun le cambierà la vita e la guiderà lungo i sentieri incerti, tra realtà e spiritualità, della ricerca interiore. Tornata in Francia, la donna comprende di dover accettare la propria iniziazione e che il suo “mondo più grande” è là dove si è ritrovata. Dal libro autobiografico di Corine Sembrun. “Lei non si vede mai in tutto film, ma è ovunque – dice la regista – Corine è lo spirito del film e Cécile restituisce sullo schermo il valore universale di questo viaggio iniziatico che, per parte mia, ho narrato senza tradire il mio cinema, tra invenzione e realismo documentario”.
LA LLORONA (THE WEEPING WHOMAN) di Jayro Baustamante
PITCH: quando è un fantasma a fare giustizia
Guatemala/Francia, 2019, 97’, prima mondiale
Con: Maria Mercedes Coroy, Sabrina De La Hoz, Margarita Ke’nefic
Produzione: La Casa de Producción, Les Films du Volcan
Vendite estere: Film Factory Entertainment
Il mito della Piangente appartiene a una tradizione antica e risuona degli echi della tragedia classica. In questo racconto riprende forma ai tempi della guerra civile del Guatemala che ha portato ad atroci violenze e a un vero genocidio. Asserragliato nella sua lussuosa villa, il Generale attende il verdetto del tribunale che deve giudicarlo per i suoi crimini. “La ricerca di giustizia e di vendetta della Piangente – dice Bustamante che ha scritto la sceneggiatura insieme a Lisandro Sanchez – può ricordare il revisionismo romantico dei ‘Bastardi’ di Quentin Tarantino o la follia di Medea”. Per il secondo anno consecutivo il Guatemala figura nella selezione delle Giornate degli Autori.
BOR MI VANH CHARKTHE (THE LONG WALK) di Mattie Do
PITCH: quando i fantasmi si impossessano delle nostre vite
Laos/Spagna/Singapore, 2019, 116′, prima mondiale
Con: Yannawoutthi Chanthalungsy, Por Silatsa, Noutnapha Soydara, Vilouna Phetmany
Produzione: Lao Art Media, Screen Division, Aurora Media
Vendite estere: 108 Media
Un vecchio solitario, un po’ forastico e un po’ stregone, si imbatte nelle tracce di un ormai dimenticato incidente stradale. A fargli da guida verso la verità è il fantasma della vittima, ma l’uomo scoprirà che quel viaggio oltre la soglia della morte può riportarlo a 50 anni prima, alla dolorosa fine di sua madre. Una ghost story nella più limpida tradizione asiatica, ma con forti implicazioni con il presente e una struttura narrativa tra genere e lo stile inconfondibile di Mattie Do che accompagna lo spettatore oltre i confini della razionalità. La prima volta della cinematografia del Laos alla Mostra di Venezia.
LES CHAVEAUX VOYAGEURS (TIME OD THE UNTAMED) di Bartabas
(film di chiusura)
Francia, 2019, 93’, prima mondiale
Con: Bartabas e il teatro equestre
Produzione: La Compagnie des Indes
Vendite estere: MK2
35 anni in compagnia di Zingaro, il maestoso e nero cavallo frisone che ha dato il nome al suo circo teatrale e ha creato la sua leggenda. Il “Re dei Cavalli” Bartabas (al secolo Clément Marty) ripercorre la sua opera artistica con un viaggio iniziatico tra passato e presente che riassume la sua poetica, le coreografie, un’idea del teatro e dell’arte che sono vita e pensiero, forma e bellezza sublimati nel rapporto tra l’uomo e l’animale. Presente a Venezia anche con un’esperienza VR, Bartabas ha accettato di chiudere quest’edizione delle Giornate con un luminoso spettacolo cinematografico che attraversa le culture del mondo al passo, al trotto, al galoppo in una danza ammaliante, ora riflessiva, ora frenetica, comica e dolorosa con pagine ogni volta diverse.
MIO FRATELLO RINCORRE I DINOSAURI (MY BROTHER CHASES DINOSAURS) di Stefano Cipani
(evento speciale)
Italia/Spagna, 2019, 100’, prima mondiale
Con: Alessandro Gassman, Isabella Ragonese, Francesco Gheghi, Gea Dall’Orto, Rossy De Palma
Produzione: Paco Cinematografica, Neo Art Producciones con Rai Cinema
Distribuzione italiana: Eagles Pictures
Jack ha sempre desiderato un fratello maschio con cui giocare e quando nasce Gio, i suoi genitori gli raccontano che suo fratello è un bambino “speciale”. Da quel momento, nel suo immaginario, Gio diventa un supereroe, dotato di poteri incredibili, come un personaggio dei fumetti. Con il passare del tempo Jack scopre che in realtà il fratellino ha la sindrome di Down e per lui diventa un segreto da non svelare. Quando Jack arriva al liceo e si innamora di Arianna, decide di nascondere alla ragazza e ai nuovi amici l’esistenza del fratello. Ma non si può pretendere di essere amati nascondendo una parte così importante di sé. “Il romanzo di Giacomo Mazzariol – scrive il regista – ha avuto un forte impatto sulla mia immaginazione e quando ho conosciuto Jack e Gio e la loro famiglia mi sono reso conto di essere di fronte a qualcosa di davvero unico: una storia importante”.
HOUSE OF CARDIN di P. David Ebersole, Todd Hughes
(evento speciale)
Stati Uniti, 2019, 95’, prima mondiale
Vendite estere: Doc & Film International
Distribuzione italiana: I Wonder
Al tramonto della sua luminosa carriera, uno dei più creativi e rivoluzionari creatori di moda del XX secolo, Pierre Cardin, ha aperto per questo film il suo archivio privato, frugato nella memoria per ripercorrere le tappe di una carriera che non è difficile definire unica, dando conto di una vita che in molti passaggi viene narrata dai suoi amici e collaboratori. Il film è un ritratto vivo e colorato in cui si riflette la società contraddittoria e raffinata che Cardin ha
attraversato, da Parigi all’Asia, dal Veneto (in cui Pietro Cardin è nato 96 anni fa) all’Asia e fino…alla Luna. Grazie alla collaborazione di I Wonder e di Doc&Film le Giornate rendono omaggio all’uomo e all’artista.
IL PRIGIONIERO di Federico Olivetti
(evento speciale)
Italia, 2019, 16’, prima mondiale
Con: Paolo Musio, Sabrina Impacciatore, Franco Ravera
Produzione: Kama Productions
Paolo e Maria sono due sposini ordinari che vivono alle porte del paese. Una mattina Paolo esce di casa per comprare del pesce e non torna più. Giù in paese, in piazza, una donna è stata derubata di una preziosa collanina da un malandrino sedicenne che riesce a scappare dopo il misfatto. Paolo, incrociandosi con la donna e la gente del paese, viene additato dalla vittima e accusato del furto.
SCHERZA CON I FANTI di Gianfranco Pannone
(evento speciale)
Italia, 2019, 72’, prima mondiale
Produzione: Istituto Luce Cinecittà
Italiani brava gente? Discutibile. Ma certo il nostro non è mai stato realmente un popolo guerriero, anche perché la millenaria storia del Paese ha visto fin troppe guerre, violenze, pestilenze per potersi affidare al solo amor patrio. Partendo da questa particolare condizione storica, Scherza con i fanti vuol essere sia un viaggio tragicomico nella recente storia d’Italia sia un universale inno alla pace, ma soprattutto si propone con un percorso lungo più di
cent’anni che prova a scandagliare il difficile e anche sofferto e ironico rapporto del popolo con il mondo militare e più in generale con il potere, in cui agisce fortemente una pietas di matrice cristiana. Tutto questo attraverso i canti popolari, le immagini d’archivio dell’Istituto Luce e quattro diari di guerra di ieri e oggi.
MONDO SEXY di Mario Sesti
(evento speciale)
Italia, 2019, 75’, prima mondiale
Produzione: Augustuscolor
Attraverso una fitta e incalzante costruzione di sequenze tratte dai documentari erotici degli anni ‘60, il cosiddetto genere “mondo”, il film propone un viaggio nella vita notturna degli anni ‘60 di città come Parigi, Londra, New York, Hong Kong, Tokyo e altre località esotiche, mappate dall’immaginario popolare di questo cinema che nella forma del reportage evocava l’universo del proibito, del nudo, del desiderio. Il critico Mario Sesti costruisce un percorso visuale e “virtuale” intorno al tema del corpo femminile, chiamando idealmente al suo fianco Bataille e Barthes per creare un corto circuito tra il valore del corpo e un cinema seriale che per alcuni anni, con la complicità di registi come Mino Loy e produttori come Renato Libassi, ha connotato un vero “filone” di successo.
BURNING CANE di Philip Youmans
(evento speciale)
Stati Uniti, 2019, 77’, prima internazionale
Con Wendell Pierce, Karen KaiaLivers, Dominique McClellan
Vendite estere: Untitled Entertainment
Una madre spaventata dalla vita e lasciata sola a occuparsi del figlio, alcolista e senza lavoro; una moglie che cerca di salvare il suo uomo dal disastro; un prete che, dopo la morte di sua moglie, cerca la fede nella bottiglia piuttosto che nella chiesa: sono alcuni dei disperati che vivono nella parte più desolata della Louisiana a contatto con una natura di bellezza abbacinante e apparentemente indifferente alla brutalità degli uomini. Le “canne brucianti” del giovanissimo autore (finiva le riprese mentre prendeva la licenza liceale) hanno conquistato la critica americana, vinto il massimo premio del Tribeca Film Festival e cominciano da Venezia una promettente carriera internazionale. Il produttore esecutivo è Benh Zeitlin (il regista de Re della terra selvaggia) e proprio il suo stile, così come lo sguardo sulla natura di Terrence Malik appaiono i riferimenti estetici di questo nuovo talento del cinema indie americano.
LA LEGGE DEGLI SPAZI BIANCHI di Mauro Caputo
(Notti Veneziane)
Italia, 2019, 61’, prima mondiale
Produzione: VOX Produzioni con Istituto Luce-Cinecittà
dall’omonimo racconto di Giorgio Pressburger
Tutto è scritto negli spazi bianchi, tra una lettera e l’altra. Il resto non conta. Una fredda mattina d’inverno, il dottor Fleischmann (letteralmente uomo di carne), si trova ad affrontare l’inizio di una progressiva perdita di memoria. Inizia così l’apologo, in un’atmosfera onirica dove realtà e finzione sembrano intrecciarsi e a tratti confondersi. Il protagonista, un uomo di scienza, si ritrova immerso suo malgrado in un universo, quello della malattia, dominato da misteriosi rapporti tra il destino e le vicende biologiche e fisiologiche che regolano la vita. Il film è tratto dall’omonimo racconto di Giorgio Pressburger.
EMILIO VEDOVA. DALLA PARTE DEL NAUFRAGIO di Tomaso Pessina
(Notti Veneziane)
Italia, 2019, 68’, prima mondiale
Produzione: Twin Studio
Un ritratto della figura e del valore artistico del più importante pittore veneziano del XX secolo nel centenario della nascita. Sono i suoi diari, le sue parole ritrovate negli archivi, i ricordi dei suoi amici e degli artisti che ne hanno misurata la grandezza a guidare per mano lo spettatore in questo viaggio. Ed è la voce di Toni Servillo a prestare a Emilio Vedova quel suono che oggi ci permette di entrare nel suo emozionante mondo interiore.
THE GREAT GREEN WALL di Jared P. Scott
(Notti Veneziane)
Gran Bretagna, 2019, 91’, prima mondiale
Produzione: Make Waves in associazione con The United Nations Convention to Combat Desertification
Vendite estere: Seville International
Grazie a un produttore esecutivo da sempre innamorato della causa ambientalista come Fernando Meirelles e alla passione della musicista maliana Inna Modja, il sogno della Muraglia Verde, concepito fin dal 2009 dall’Unione Panafricana e oggi sostenuto anche dalle Nazioni Unite e dalla Banca Mondiale, diviene una realtà visibile. Un muro di alberi, da Dakar a Gibuti; un muro opposto ad ogni altro perché fatto di realtà viva com’è un albero; una barriera
contro la desertificazione, la carestia, i mutamenti climatici. “Inna – racconta l’autore – ha scritto la sua musica mentre scopriva e faceva sua questa realtà. Il film è come un diario organico scritto al presente da una cantante che crede nell’ecologia e conosce la terra che scopre insieme a noi”.
CERCANDO VALENTINA di Giancarlo Soldi
(Notti Veneziane)
Italia, 2019, 76’, prima mondiale
Produzione: Bizef produzione srl, Laser digitalsrl, Rai com
Un’affascinante odissea biografica fra sogni, desideri e ossessioni per scoprire il mondo di Guido Crepax attraverso la sua creatura Valentina (in cui l’autore si è identificato). Un ritratto dell’artista tra narrazione e visionarietà. Sono gli anni in cui a Milano, Parigi e Londra esplode un’effervescenza culturale, una rivoluzione estetica e narrativa che contamina il mondo artistico e Crepax ne è uno dei protagonisti. Il film è un viaggio alla ricerca di Valentina, elegante e sofisticato sogno erotico per gli uomini e simbolo di indipendenza, fascino e seduzione per le donne, dove il passato si confonde col presente.
SUFFICIENTE di Maddalena Stornaiuolo, Antonio Ruocco
(Notti Veneziane)
Italia, 2019, 10’, prima mondiale
In una scuola della periferia nord di Napoli, un quindicenne si presenta agli esami di licenza media. I professori lo accolgono con lo scetticismo riservato ai ripetenti. Lui non si perde d’animo e racconta la sua tesina che parte dalla storia, la sua storia, segnata da un fatto drammatico, per arrivare a parlare del corpo umano e del Cristo Velato. I professori rimarranno ad ascoltarlo. A lui basterà aver strappato la sufficienza.
SCUOLE, TENDENZE, RISCOPERTE
(Notti Veneziane)
Italia – Stati Uniti
Nella speciale attenzione che da sempre le Giornate portano al documentario, ai nuovi linguaggi e al valore della parola in una vetrina tutta dedicata all’immagine, quest’anno abbiamo voluto dare particolare enfasi alle scuole, dalla Sede Sicilia del CSC, con una precisa vocazione al presente e futuro del documentario italiano, alla New York Film Academy che si presenta al pubblico giovane italiano, fino al recupero di una pagina cruciale del cinema indipendente americano come quella firmata da Billy Woodberry e Charles Burnett al tempo della “L.A. Rebellion”.
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