Presentato nella sezione Moving Ahead del Festival di Locano e disponibile in streaming gratuito su FestivalScope, Un Film Dramatique è un documentario di Eric Baudelaire girato in quattro anni in una scuola media di Saint Denis, nella periferia parigina. Seppur nobile nelle intenzioni, l’opera del regista francese risulta interessante per la sua peculiare costruzione ma abbastanza scarica dal punto di vista del contenuto e della messa in scena.
Un Film Dramatique è il risultato della collaborazione creativa fra Eric Baudelaire e un gruppo di giovani studenti francesi. Il regista francese ha “insegnato” infatti ai ragazzi le basi del cinema, fornendo loro gli strumenti – una telecamera e una microfono – per “creare il cinema”. Baudelaire ha poi documentato tutto il processo creativo dei ragazzi: le loro riunioni attorno ad un tavolo per inventarsi una storia, gli scambi di pareri riguardo a che cosa sia effettivamente un film e infine i dibattiti fra i ragazzi in materia di politica, integrazione e terrorismo.
Ciò che funziona in Un Film Dramatique sono proprio le parti in cui i ragazzi parlano delle loro esperienze personali, come quando una giovane di origine araba racconta di come suo padre venga guardato male a causa della sua barba e del suo look mediorientale. La periferia parigina – a livello cinematografico – la conosciamo bene: l’abbiamo vista raccontata in questi anni in film cult come L’odio, in interessanti documentari come A Voce Alta o nel pigro L’atelier. La Banlieue è una terra dove convivono diverse etnie, culture e tradizioni. Abitano i bianchi francesi, gli immigrati di prima o seconda generazione – africani e non – e ci si trova chilometri dal centro di Parigi, quasi in un’altra città. Si tratta insomma di un lembo di terra in cui vivono insieme persone di una stessa estrazione sociale ma di diversa provenienza geografica. Un mix che risulta comunque sempre interessante, grazie ai pareri e agli aneddoti di chi vive questa situazione ogni giorno.
Purtroppo, però, solo metà del film è costituito dai dibattiti dei ragazzi – i quali, va sottolineato, non sono sempre interessanti e ruotano più o meno sempre attorno al tema dell’uguaglianza -. Un Film Dramatique è per l’altra metà costituito dai filmati dei ragazzi, dei veri e propri Home Movies girati in modo amatoriale e con poca cognizione di causa. Questi “piccoli film” non risultano degni di nota o particolarmente funzionali al ritmo della pellicola e, al contrario, sono montati in modo confuso nel film, senza soluzione di continuità.
L’opera di Baudelaire, in conclusione, somiglia più ad una collazione di momenti che ad un documentario coeso e ben congegnato. Sono troppe le sequenze girate dai ragazzi incluse nel film e soprattutto non trovano una giustificazione a livello narrativo o quantomeno “tematico”. Vediamo una ripresa della Tour Eiffel, poi un “campo largo” sui ristoranti di una strada di Saint Denis e un’inquadratura di un parco. L’impressione è che Un Film Dramatique non sia stato pensato per diventare un’opera cinematografica, bensì un semplice progetto in aiuto ai giovani della periferia parigina.