Un re giovane, anticonformista, dalla magrezza eccessiva e poco desideroso di ambire al trono. Il Re – The King, nuovo film Netflix di David Michôd presentato fuori concorso alla 76. Mostra del Cinema di Venezia e disponibile in streaming dal 1° novembre, porta la sua personale visione dell’Enrico V di Shakespeare, spostando l’attenzione verso una caratterizzazione contemporanea del personaggio ritratto dal cineasta dopo quasi 500 anni dalla pubblicazione degli scritti del Bardo.
IL RE (THE KING) HA UN CAST STELLARE, DA TIMOTHÉE CHALAMET A ROBERT PATTINSON
Michôd ha scritto la sceneggiatura insieme a Joel Edgerton (che interpreta anche il co-protagonista, Sir John Falstaff) seguendo un approccio innovativo. Il regista australiano, con la scelta di Timothée Chalamet, sottolinea le sue ambizioni di modernizzare un personaggio storico. L’attore franco-statunitense 23enne, molto amato dal pubblico, incarna il volto e lo spirito dei tempi moderni offrendo al pubblico un Enrico V di equilibrata potenza espressiva. Ad affiancare l’attore, candidato all’Oscar per l’interpretazione di Elio Perlman in Chiamami col tuo Nome (qui la nostra recensione) di Luca Guadagnino, ci sono Sean Harris, Ben Mendelsohn, Robert Pattinson e Lily-Rose Depp, un ottimo cast che, con la sapiente guida di Michôd, riesce a riprodurre in chiave cinematografica il dramma teatrale attuando la coralità tipica della farsa.
Il giovane Hal (Chalamet) è l’erede al trono d’Inghilterra ma preferisce vivere in maniera non convenzionale, frequentando le osterie e divertendosi tra vino e donne. Hal detesta la guerra e critica fortemente la politica del padre Enrico IV (Ben Mendelsohn), che si è piegato al desiderio di potere perseguendo continui conflitti tra le casate britanniche.
Alla morte del padre e del fratello Thomas, Hal è costretto a mettere da parte la sua personalità e vestire i panni di Re Enrico V. Alla luce di varie provocazioni da parte del Delfino di Francia (Robert Pattinson) Enrico è costretto ad entrare in guerra ma, stanco dei continui giochi di potere che si svolgono a corte, chiama a sé Sir John Falstaff (Joel Edgerton), ex valoroso cavaliere e suo fedele compagno di bagordi. La saggezza del nuovo re porta alla conquista della Francia ma una donna, Caterina (Lily-Rose Depp), crea l’espediente per una pace temporanea.
MICHÔD NEL FILM NETFLIX RILEGGE LA TRAGEDIA DI SHAKESPEARE
Il regista di Animal Kingdom e The Rover riesce a dare credibilità al suo Enrico V che, grazie a Chalamet, risulta convincente e carico di pathos (nonostante non sia una delle migliori interpretazioni del giovane attore). Lo script non lascia spazio all’immaginazione, conferendo ai dialoghi il giusto equilibrio tra linearità ed enfasi tipico del dramma storico. Le lunghe sessioni strategiche si alternano ai momenti carichi di sangue e fango, che ripercorrono la battaglia di Azincourt. Il messaggio pacifista è molto evidente e non si fatica a individuare la firma di Michôd, che nella recente miniserie Catch 22 aveva espresso lo stesso concetto costruendo degli ottimi dialoghi attorno ad uno scenario di guerra particolarmente crudele.
Caterina, l’unico personaggio femminile di spessore che troviamo nell’epilogo (esattamente come nell’ultimo atto della tragedia shakespeariana), rappresenta l’ago della bilancia di un mondo che non sembra essere poi tanto cambiato. Hal incarna appieno la figura del giovane che si ribella alla scellerata volontà del padre, mentre il Delfino, al contrario, rappresenta la sete di potere che ancora molti potenti rivendicano sulla pelle di cittadini innocenti.
La modernizzazione che Michôd ed Edgerton apportano in Il Re – The King in realtà è un aggiornamento di ciò che Shakespeare scrisse secoli fa con la sua tragedia, fatta di molte contrapposizioni tra padre e figlio, ragione ed istinto, pace e guerra. L’innovazione è presente nella scrittura dei dialoghi che incontrano un linguaggio decisamente più moderno dell’originale lasciando spazio ad una satira contemporanea, più schietta rispetto alla tragedia shakespeariana.
Il lungometraggio di David Michôd è caratterizzato da una narrazione scorrevole e d’impatto ma presenta alcune durezze sul piano espressivo, in particolare sui campi (spesso medi o lunghi) che non rappresentano al meglio lo scenario della battaglia. Susciterà controversie la performance di Robert Pattinson, magnetica ma tra il grottesco e l’eccentrico.