André Øvredal, regista norvegese classe 1973, è un autore horror in ascesa: dopo aver realizzato l’interessante mockumentary Troll Hunter, nel 2016 ha confermato tutto il suo valore con Autopsy (film che vanta un cast con interpreti del calibro di Brian Cox e Emile Hirsch). Scary Stories To Tell In The Dark, l’ultima fatica di Øvredal presentata in anteprima alla 14. Festa del Cinema di Roma, è invece un’opera che punta ad una platea più ampia; prodotta dal regista premio Oscar Guillermo del Toro, la pellicola esce in Italia il 24 ottobre su distribuzione Notorious Pictures.
IL FANTASMA DI UNA RAGAZZA GETTA LO SCOMPIGLIO IN UNA CITTADINA AMERICANA
Ci troviamo nel 1968, anno di grandi cambiamenti in America, nella cittadina di Mill Valley. Nella serata di Halloween, i giovani Stella (Zoe Margaret Colletti), Chuck (Austin Zajur), Ramon (Michael Garza) e Auggie (Gabriel Rush) decidono di entrare nella residenza della famiglia Bellows. Le leggende sulla sinistra abitazione si rivelano però fondate: il fantasma di Sarah Bellows, ragazza che nel corso della sua vita ha subìto terribili ingiustizie, tormenta il gruppo di amici attraverso un manoscritto capace di preannunciare la loro morte imminente.
SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK È UN VALIDO HORROR PER HALLOWEEN
Ispirato ai racconti di Alvin Schwartz, Scary Stories To Tell In The Dark è un horror che si rivolge ad un pubblico giovane senza rinunciare ad una curata ricerca estetica. Nonostante la pellicola di Øvredal sfrutti tutti gli stereotipi del genere (nella caratterizzazione dei personaggi e nella dinamica degli eventi), non ha la pretesa di voler essere innovativa e, per gli obiettivi che si pone, fa bene il suo lavoro. Certo, uno spettatore più smaliziato potrebbe trovare poco spaventose le scene più iconiche del film; tuttavia il regista norvegese, grazie alla sua bravura nella messa in scena, regala momenti suggestivi capaci di impressionare neofiti e non (i mostri che si alternano nel corso del lungometraggio sono ben realizzati). Inoltre, per merito di una durata non eccessiva (107 minuti), l’opera riesce a mantenere il ritmo narrativo sostenuto, ricorrendo anche agli espedienti tipici dell’horror per ragazzi (i numerosi jumpscare ne sono la prova).
Scary Stories To Tell In The Dark lascia sullo sfondo le tematiche politiche che hanno caratterizzato l’America di quegli anni ma si concentra sul trattamento disumano perpetrato sulla giovane Sarah Bellows, ragazza sensibile colpevole di aver scoperto i misfatti della sua famiglia, che giustificano il rancore del fantasma che tormenta i personaggi principali. A proposito dei protagonisti, dal punto di vista del casting la produzione ha azzeccato sia la scelta dei giovani attori (in cui spicca la talentuosa Zoe Margaret Colletti) che quella riguardante gli interpreti adulti (ritroviamo con piacere Dean Norris, il mitico Hank Schrader di Breaking Bad).
Se cerchiamo nel lungometraggio di André Øvredal critica sociale e introspezione siamo fuori strada: Scary Stories To Tell In The Dark punta essenzialmente all’intrattenimento e, considerando l’imminente arrivo del 31 ottobre, è il film adatto da vedere in compagnia al cinema nella notte di Halloween.