Richard Linklater torna dietro la macchina da presa con Che fine ha fatto Bernadette? e, dopo il bellissimo Last Flag Flying del 2017, trae nuovamente ispirazione da un romanzo, il best seller di Maria Semple Dove vai Bernadette? (edito in Italia da Rizzoli). Il regista del pluripremiato Boyhood, sceglie Cate Blanchett e Billy Crudop per interpretare la coppia protagonista della storia, anche se l’attenzione si concentra maggiormente su Bernadette, rispetto alla vita di coppia che, Linklater racconta abilmente, come in quasi tutti i suoi film.
Cate Blanchett conquista la sua decima nomination ai Golden Globe
Bernadette Fox (Blanchett) è un architetto di fama internazionale, una donna dal temperamento burrascoso e dai modi poco affabili, seppur dotata di grande sensibilità ed empatia. Per scelta ha deciso di seguire il marito Elgie (Crudop) a Seattle, dove lavora come progettista alla Microsoft. Seppur la città non riesca ad infonderle linfa creativa per i suoi progetti, Bernadette rimane ancorata alla sua famiglia, soprattutto alla figlia Bee (Emma Nelson) che ama più di ogni altra cosa al mondo.
Quando la ragazza chiede per Natale un viaggio in Antartide, Bernadette cerca di gestire lo stress dei preparativi per la partenza a modo suo, facendosi imprigionare da una serie di fattori di ansia che rischiano di provocarle un crollo emotivo. Il disagio cresce in lei a tal punto da diventare un vero e proprio istinto di fuga, verso una nuova conoscenza di sé e del mondo che la circonda. Bee ed Elgie si troveranno a superare un labirinto di indizi, in viaggio verso l’Antartide alla ricerca di Bernadette.
Bernadette intraprende un viaggio alla ricerca della sua natura più profonda
Linklater indaga l’animo umano utilizzando l’espediente della fuga, servendosi di una protagonista tanto affascinante come Bernadette Fox, interpretata da una Cate Blanchett in grande spolvero. Seppur la struttura della sceneggiatura sia completamente differente dalla sua precedente filmografia, il regista riesce a innestare il suo punto di vista sulle relazioni, nei rapporti sociali che la protagonista instaura con amici, vicini e naturalmente con la sua famiglia.
Imprevedibile, ironica e leader naturale, il personaggio di Bernadette Fox è l’unico punto di forza del film. Ben scritto ed interpretato è un ruolo insolito anche per un’attrice come la Blanchett, che conquista la sua decima nomination ai Golden Globe. L’attrice australiana affascina dal primo istante lo spettatore, mettendo in scena la sua interpretazione di Bernadette, una donna vicina ai cinquanta, ma con il fuoco sacro dell’arte dentro di sé, incapace di vivere una vita ordinaria, che di giorno in giorno le annoda sempre di più la gola. Abilissima nella gestualità, la Blanchett conferisce al personaggio la giusta dose di nevrosi, ironia e malinconia.
Che fine ha fatto Bernadette? nonostante la magnifica scrittura della protagonista e della sua interpretazione, presenta molti difetti strutturali, soprattutto nella sceneggiatura. L’adattamento del romanzo, scritto in forma epistolare, non rende appieno il gioco di indizi che dovrebbe scatenare una sorta di “caccia al tesoro” nella ricerca di Bernadette. L’iter con cui si arriva al viaggio è molto più lungo del viaggio stesso e invece di concentrarsi sulla scoperta di nuove avventure si ferma sulle piccolezze della vita di provincia, dagli screzi con la vicina di casa Audrey (Kristen Wiig) agli inconvenienti della pioggia, che cade copiosamente su Seattle. Lo script si perde in tanti dettagli, senza focalizzarsi sugli aspetti più coinvolgenti, oltre all’ Antartide, si accenna ad esempio ad un rompicapo finanziario lasciato totalmente en passant.
Un film che non manca di difetti di scrittura ma con una regia ben confezionata
Richard Linklater è uno dei pochi registi ad avere sempre il pieno controllo delle emozioni più profonde dei protagonisti, in questo suo ultimo lavoro la sua impronta è molto forte nell’interpretazione delle immagini, ma più debole su alcuni aspetti della sceneggiatura, scritta insieme a Holly Gent e Vince Palmo. Che fine ha fatto Bernadette? è l’insolito ritratto di una donna che asseconda il suo istinto di fuga perché costretta in una gabbia creata dalla sua stessa volontà di vivere la routine. Forse proprio in questo assunto sta l’errore di fondo nella trasposizione cinematografica, il concentrare la sceneggiatura sulla vita ordinaria di Bernadette e sulla sua frustrazione, invece di portare lo spettatore a seguirla nelle sue avventure. Tuttavia siamo sotto Natale e come ogni commedia che si rispetti, presenta i suoi risvolti positivi e festaioli, sicuramente più interessante di tanti altri titoli in uscita in questo periodo dell’anno.