«Last Christmas I gave you my heart» recitava ricorda il brano pop più natalizio del XX secolo, di cui tutti ricordiamo l’iconico video con un George Micheal biondo platino. Dalla leggerezza degli anni ’80 Paul Feig, regista de Le Amiche della Sposa, trae ispirazione per il suo ultimo film Last Christmas, in sala dal 19 dicembre, con la sceneggiatura scritta a quattro mani dal premio Oscar Emma Thompson e dall’autrice teatrale Bryony Kimmings.
Protagonista Emilia Clarke, che ritorna alla commedia romantica dopo Io Prima di Te del 2016, nel ruolo di Kate, una ragazza che lavora come commessa nel negozio del Natale di Covent Garden, a Londra. Kate sta vivendo un periodo di particolare instabilità, sia economica che sentimentale. Rifiutandosi di tornare a vivere con i genitori, trascorre le notti in cerca di ospitalità tra amici e conoscenti e seppur è apparentemente una ragazza spensierata, in realtà è alla ricerca di uno scopo che le permetta di superare un evento traumatico del suo recente passato.
Emilia Clarke è Kate, commessa squattrinata con la passione per il canto
Sullo sfondo di una Londra addobbata a festa per Natale, Kate incontra l’affascinante Tom (Henry Golding), che le insegna a scoprire i piccoli piaceri della vita. Giorno dopo giorno l’amicizia tra Kate e Tom si fa sempre più intensa e tra gli angoli nascosti della città la protagonista imparerà a conoscere se stessa.
Il regista Paul Feig, dopo il disastroso remake al femminile di Ghostbusters, stavolta riesce a trovare la giusta chiave di lettura per una commedia natalizia dal tipico timbro britannico. Complice la mano di Emma Thompson, che è anche l’interprete della madre di Kate, Last Christmas si distacca dalla filmografia tipica del regista statunitense, abbracciando uno stile più elegante. Seppur nello script siano presenti una serie di incongruenze, il film va inserito nel filone delle commedie sentimentali a tema, dove si trovano elementi divertenti, drammatici e kitsch, un po’ come nel negozio del Natale Perenne in cui Kate lavora, zeppo di cianfrusaglie.
Tra luci colorate e angoli nascosti il Natale londinese si anima con il calore della protagonista
Nel calderone del Natale di Feig c’è spazio per tutti gli argomenti di questo particolare momento dell’anno, dalla solidarietà alla guerra, dall’amicizia alla malattia, si sfiora persino la Brexit. I momenti più interessanti sono circoscritti all’involontario tour per le strade di Londra che Kate scopre con l’aiuto di Tom. Una capitale britannica vista attraverso gli occhi di chi la vive nel quotidiano, persone ordinarie che nel loro piccolo animano la città. In questo Feig riesce a contenere il suo punto di vista esterno e la regia risulta in linea con la Londra cosmopolita di oggi. Il messaggio sociale è ben chiaro, ma anche il principio che il Natale rappresenti un momento di riflessione, apertura verso gli altri e cambiamento.
Un buon cast compensa le imperfezioni della sceneggiatura
Il cast è ben articolato, non si poteva scegliere interprete migliore di Emilia Clarke, perfetta nelle vesti della commessa-elfo di Babbo Natale, dove sfodera le sue doti da commediante, e altrettanto in ruolo nei momenti più cupi, quando si toccano i passaggi più drammatici del film. Il coprotagonista Henry Golding, visto nel precedente film di Feig Un Piccolo Favore, è dotato di un particolare fascino ma la sua presenza scenica è poco incisiva, mentre la vera sorpresa è Michelle Yeoh: conosciuta principalmente per i suoi ruoli in film d’azione o drammatici, sfodera in questa occasione una sofisticata ironia. Emma Thompson interpreta la mamma di Kate, più vicina ad una caricatura che ad un personaggio vero e proprio, ma comunque divertente e in linea con il mood del film.
Last Christmas è tra i film più attesi del momento e seppur non sia una vera e propria commedia, risulta certamente una buona scelta nella fitta programmazione cinematografica della settimana di Natale.