Werner Herzog risponde alla necessità di narrare la storia contemporanea attraverso l’occhio del regista, che accompagna la lunga intervista all’ex presidente sovietico Michail Gorbaciov con musica, poesia e naturalmente immagini di repertorio. A metà tra inchiesta giornalistica e documentario Herzog incontra Gorbaciov esce in sala dal 19 al 22 gennaio, come evento speciale a cura di I Wonder Stories. Firmato da Herzog ed André Singer, il film è un vero e proprio ritratto dell’uomo che ha riformato e cambiato radicalmente la recente storia dell’URSS e di tutta Europa. Con la sua grande esperienza nella narrazione documentaristica, Werner Herzog costruisce un’intervista che mette di fronte i due interlocutori, in controcampo, ponendo entrambi sullo stesso piano, quello della storia.
Herzog Incontra Gorbaciov: la fine del novecento attraverso la voce di un testimonial d’eccezione
La grandezza della figura di Gorbaciov e di tutto ciò che ha rappresentato, alla fine di un secolo decisivo per la storia dell’Europa, così come la conosciamo oggi, non spaventa il regista tedesco che inizia la sua lunga intervista con leggerezza, partendo dalle umili origini del leader politico, fino all’ascesa tra i vertici del Partito Comunista Sovietico. La caratteristica, che dall’inizio del documentario appare chiara, è che Herzog non santifica né critica Gorbaciov, ma ritrae una figura profondamente umana, un idealista, che si è differenziato da tutti gli altri leader sovietici per l’utilizzo del pensiero critico. Seppur legato ad un sistema schematico e piramidale, come era l’URSS, Herzog fa leva sull’apertura mentale di Gorbaciov, sulla sua modernità politica, per formulare una serie di domande che scavano tra le macerie di quella che per anni è stata la seconda più grande potenza mondiale.
La storia personale e politica di Gorbaciov si intrecciano sotto la sapiente lente del regista
Dopo aver illustrato insieme la storia contemporanea, Herzog e Gorbaciov iniziano un cammino che porta il regista a ritrarre nel profondo il leader sovietico, facendo emergere una figura retorica che trascende il campo documentaristico e diventa un vero e proprio eroe tragico moderno. Nella sua compostezza, di chiara impostazione politica, l’anziano Gorbaciov, che ricordiamo è stato insignito nel 1990 del premio Nobel per la Pace e della medaglia Otto Hahn per la Pace, non manca di rivelare le sue inquietudini, incalzato dalle domande di Herzog, che all’aumentare del minutaggio diventano sempre più personali e delicate. Nonostante Gorbaciov sia un vero e proprio colosso della politica internazionale, non manca di raccontare il suo punto di vista, la sua personale battaglia per un mondo migliore. Quando il regista si allontana dalla sfera geo-politica per interagire con i sentimenti dell’ex leader sovietico, il documentario acquisisce un tono quasi melodrammatico, profondamente umano, soprattutto nel racconto della perdita dell’amata moglie Raissa, non solo sua compagna dai tempi dell’università ma anche consigliera e confidente.
Herzog incontra Gorbaciov è un film di raro interesse politico, storico e culturale, che rappresenta l’incontro tra due grandi personalità della storia contemporanea, non mancando di stupire lo spettatore per la caratteristica del regista di saper indagare nel profondo dell’animo umano, con sobrietà ma decisione.