Quando si pensa all’olimpo dei più grandi ed influenti animatori della storia, la mente si dirige subito su nomi come quelli di Walt Disney, Osamu Tezuka, Chuck Jones e tanti, tantissimi altri. Fra questi però, si nasconde anche una figura troppo spesso sottovalutata e bistrattata: quella di Richard Williams. È proprio Williams il talento creativo dietro uno dei film d’animazione più travagliati, ambiziosi e saccheggiati della storia: Il Ladro e Il Ciabattino – reso disponibile per la prima volta in versione italiana solo nel 2020. Una pellicola quasi maledetta, per quanto nel corso dei decenni è stata ostacolata, distrutta e plagiata a dispetto della grandiosa visione del suo creatore.
RICHARD WILLIAMS, IL GENIO ‘SCONOSCIUTO’ DELL’ANIMAZIONE
Creatore di Chi ha incastrato Roger Rabbit e vincitore di ben 3 premi Oscar, Richard Williams viene spesso dimenticato dal grande pubblico. Eppure molti esperti del settore lo considerano “il migliore animatore della storia” e non esiste scuola di animazione che non veneri come la Bibbia il suo libro The Animator’s Survival Kit.
Richard Williams però non si è mai curato degli elogi o delle critiche: voleva solo creare animazioni e spingere il mezzo oltre i suoi limiti, e lo faceva in ogni progetto: dalle sue opere più personali alle pubblicità con cui finanziava le prime, ogni lavoro era un’opportunità per creare arte e rinnovare il medium che è l’animazione, senza aver mai paura di sperimentare con tecniche innovative a lui ancora sconosciute, o con stili grafici diversi, cosa che ci ricorda con il fantastico intro del suo studio d’animazione, forse la summa e la migliore rappresentazione di chi era e cosa rappresenta ancora oggi il signor Williams.
Tuttavia, il genio ha un prezzo, e quello di Williams era l’ossessione per la perfezione, la stessa che lo portò a creare quello che sarebbe diventato il film d’animazione con la più lunga gestazione di sempre, un’opera grandiosa la cui versione italiana arriva a 56 anni dal concepimento del film, e in una forma parzialmente incompleta: la favola de Il Ladro e il Ciabattino.
IL LADRO E IL CIABATTINO: L’INCREDIBILE STORIA DI UN INFERNO PRODUTTIVO
Il film, nato dalla costola di un altro progetto di Williams, doveva essere il suo magnum opus, il lavoro in cui avrebbe riversato tutto il suo estro e il suo dinamismo creativo; una pellicola d’animazione atipica che avrebbe prediletto il mezzo alla storia, e la cui vera protagonista sarebbe stata l’animazione stessa e lo spazio in cui avrebbe preso vita. I protagonisti infatti, il ladro ed il ciabattino che danno il nome al film (The Thief and the Cobbler in originale) sarebbero dovuti essere due personaggi muti, due chapliniane personificazioni dell’espressività e dell’umanità che l’animazione può catturare senza l’uso delle parole, ma anche del surrealismo e della fantasia che i film “in carne ed ossa” possono solo sognare.
Armato del suo talento e della sua ossessione, Williams lavorò al film per trent’anni, ridefinendo ogni fotogramma della pellicola: ogni passo, ogni spostamento, ogni respiro doveva essere curato fino al più piccolo dettaglio, tutto in nome della sua visione; una visione tuttavia, che non si sposava con le richieste del mercato cinematografico, e che lo portò, dopo aver cambiato decine di studi, finanziatori e sostenitori del suo progetto, ad essere cacciato dalla realizzazione del suo stesso film a pochi minuti dal suo completamento.
IL FILM D’ANIMAZIONE PIÙ AMBIZIOSO DI SEMPRE E LA FINE DI UN SOGNO, TRA ALADDIN E WEINSTEIN
Il Ladro e il Ciabattino, già dilaniato da un’infinità di sfortune e contrattempi, dopo aver perso il suo creatore, perse anche la sua visione, quando la Miramax – allora sussidiaria della Disney – lo stravolse completamente con tagli e riscritture varie in completa antitesi con le idee di Williams: vennero inserite canzoni pop, sottotrame dozzinali, animazioni di scarsa qualità realizzate in poche mesi, e il ciabattino, da muto, divenne una logorroica caricatura del protagonista di Aladdin, già rilasciato dalla stessa Disney qualche tempo prima e ispirato (quasi ai limiti del plagio) proprio all’opera di Williams. Per cementare l’intenzione di trasformare il film in un Aladdin 2.0, questo venne ri-battezzato The Princess and the Cobbler, rimuovendo dal titolo quel ladro tanto caro al suo creatore. Non ancora soddisfatti, i membri esecutivi dello studio affidarono a Harvey Weinstein di rimaneggiare ancor di più la pellicola, sostituendo molti degli attori e dei dialoghi originali ed inserendo delle voci pensiero a tutti i personaggi muti (animali compresi), uccidendo definitivamente la poetica muta originariamente prevista da Williams.
Rilasciato con il nuovo titolo Arabian Knight, il film fu un totale disastro al botteghino, finendo addirittura per essere distribuito in regalo nelle confezioni dei cereali e senza mai arrivare all’estero (se non per pochissime eccezioni).
Richard Williams cercò in tutti i modi di recuperare la sua opera, rivolgendosi persino alla Disney per riportarla alla sua visione originale, ma una lunga serie di avversità glielo impedì: dal taglio della divisione 2D da parte di tutte le major cinematografiche, fino ad un’infinità di diatribe legali. Anche i pochi studi interessati temevano che Williams, un po’ come Ralph Waldo Ellison, fosse così ossessionato dal progetto da non riuscire a finirlo, tanto da considerarne il completamento come “una meravigliosa impossibilità”.
GARRETT GILCHRIST, L’UOMO CHE SALVÒ IL LADRO E IL CIABATTINO
Dopo anni, tesi, interviste, speculazioni ed addirittura 2 documentari sull’impossibile sviluppo del film (The Thief that never gave up e The persistence of vision) finalmente, il film trova nuova linfa vitale grazie al lavoro di Garrett Gilchrist, un autore che, contattando gli animatori originali del film e lo stesso Williams, riesce a ricostruire la visione originale della pellicola.
Usando nuove animazioni, restauri, storyboards e schizzi originali, Gilchrist crea la così detta Recobbled Cut Mark 4, la cosa più vicina ad una Director’s cut del Ladro ed il Ciabattino. La Recobbled Cut venne presentata a mostre, eventi cinematografici e conferenze per appassionati dell’animazione, fino a quando, l’anno scorso, Williams muore conscio di aver lasciato il suo lavoro più grande incompiuto.
IL LADRO E IL CIABATTINO: FINALMENTE IL DOPPIAGGIO ITALIANO
In pieno accordo con la visione altruistica di Garrett Gilchrist, il giovane Enrico Gamba (noto su YouTube come 151eg) decide di occuparsi, in collaborazione con lo stesso Gilchrist, di rilasciare gratuitamente su Youtube Il Ladro ed il Ciabattino, il primo adattamento con doppiaggio italiano del film perduto di Williams.
Ad aggiungersi alle peculiarità di questo film, c’è ora anche questa atipica distribuzione, fatta da un adattamento italiano completamente nato sul web da un team di giovanissimi. Difficile definire come lieto il finale di questa turbolenta storia di estro, ossessioni e sogni infranti, ma una cosa di cui siamo certi è che Il Ladro ed il Ciabattino, oltre ad essere un caso unico nella storia del cinema, sarà un’esperienza che non dimenticherete facilmente.
Potete trovare qui sotto l’intero film Il Ladro ed il Ciabattino, nella versione italiana approvata da Gilchrist e curata da 151eg.