Arriva in home video uno dei prodotti televisivi più apprezzati degli ultimi cinque anni: grazie a Koch Media infatti sono disponibili in cofanetti special edition che traboccano di extra (dietro le quinte, speciali, featurette, interviste al cast e alla crew e spot) le prime due stagioni di Killing Eve, show prodotto da BBC America che non solo ha fatto dimenticare presto Orphan Black (la storica serie di punta del network) ma, con ben 19 nomination agli Emmy nelle ultime tre edizioni, è entrata immediatamente nel cuore degli spettatori e della critica.
KILLING EVE METTE IN SCENA IL RAPPORTO OSSESSIVO TRA UN’AGENTE DEI SERVIZI SEGRETI E UNA SERIAL KILLER
Killing Eve segue le vicende di Eve Polastri (Sandra Oh), una funzionaria dell’MI5 interessata allo studio della psicologia degli assassini. Dopo essere stata licenziata per un’indagine non condotta regolarmente, viene reclutata dall’intelligence britannica, l’MI6, per dare la caccia a Villanelle (Jodie Comer), una spietata serial killer che opera in giro per il mondo. Da qui nasce un rapporto molto particolare di amore/odio tra le due donne, che sfocia nell’ossessione reciproca.
IL MIX DI GENERI DIVERSI E DUE PROTAGONISTE CARISMATICHE RENDONO KILLING EVE UN GIOIELLINO TELEVISIVO AMATO IN TUTTO IL MONDO
Basato sui racconti di Luke Jennings Villanelle, Killing Eve è uno show che si è subito distinto nel panorama seriale, in primis per la varietà di generi al suo interno: l’unione tra thriller, spy story e black comedy è molto ben bilanciata, capace di arrivare ad un bacino ampio di spettatori.
Una delle caratteristiche peculiari della creatura di BBC America sta nella scelta di affidarsi ad una showrunner diversa in ogni stagione, tra cui Phoebe Waller-Bridge (la creatrice di Fleabag ha lavorato nella serie nella prima stagione, settandone lo stile). In un periodo storico come quello odierno, attento alle tematiche femministe grazie al MeToo, la tendenza è quella di rappresentare (sia nel cinema che in televisione) un’immagine di donna forte e virtuosa senza lati oscuri, soprattutto ad Hollywood; le autrici di Killing Eve non utilizzano invece questo approccio, regalandoci un ritratto complesso e affascinante di due personaggi in costante evoluzione che si trovano sempre nella situazione di dover prendere decisioni moralmente discutibili.
Tra doppi giochi e colpi di scena continui, Killing Eve ha perso un pò di mordente nel corso delle stagioni (soprattutto nella terza, dove le dinamiche sono più prevedibili) ma il rapporto folle di attrazione/repulsione tra Eve e Villanelle continua ad appassionare il pubblico di tutto il mondo, grazie alle straordinarie performance delle due protagoniste: Sandra Oh e, soprattutto, Jodie Comer (vincitrice per il suo ruolo di un Emmy come Miglior Attrice Protagonista) sono senza dubbio il motore della serie, l’alchimia e il loro lavoro di caratterizzazione è il valore aggiunto che distingue lo show da tutto ciò che va in onda oggi in TV.
In attesa della quarta stagione (le riprese purtroppo sono state rinviate a causa del COVID-19) Killing Eve rappresenta una grande scommessa vinta dalla succursale americana della BBC, che ha avuto il coraggio di osare con un prodotto al femminile originale e anticonvenzionale diventato quasi all’istante un cult.