Il Caos Dopo di Te – titolo originale El d’esordiente que dejas – è la nuova serie tv spagnola distribuita da Netflix, disponibile sulla piattaforma streaming dall’11 Dicembre 2020. Creata da Carlos Montero (co-creatore di Élite), il nuovo prodotto converge il tono dello script su uno psico-thriller. Nella serie compaiono Inma Cuesta, Bárbara Lennie, Tamar Novas e Arón Piper.
IL CAOS DOPO DI TE: UN THRILLER CHE COINVOLGE UN INSEGNANTE E I SUOI STUDENTI
Raquel è una giovane docente di letteratura che accetta un incarico nell’istituto Novariz. Reduce dalla morte della madre e da un matrimonio precario, si troverà a dover sostituire la precedente insegnante morta suicida. Il comportamento sospetto dei propri alunni e una connessione inconscia con la docente scomparsa, porteranno Raquel a indagare sul mistero che avvolge la morte di Viruca (Bárbara Lennie).
IL CAOS DOPO DI TE: DOPO LA CASA DI CARTA ED ELITE UNA NUOVA SERIE TV SPAGNOLA
La serie di Montero rappresenta l’ennesima produzione spagnola che si guadagna il proprio spazio sullo schermo. Dopo la Casa di carta, Vis a vis, Élite e la bellissima Antidisturbios (ancora inedita in Italia), la produzione seriale iberica non si placa. A quanto pare, le idee non mancano seppure qui si avverta il senso di una ripetitività non indifferente. La sceneggiatura di Il caos dopo di te ha una parziale impronta di originalità che si articola sulla complessità psico-relazionale della protagonista e delle connessioni con un recente passato di cui diviene involontariamente erede.
LA SERIE DI MONTERO HA UN BUON SOGGETTO, MA SVILUPPI DISCONTINUI
Il main plot si arricchisce di un intreccio piacevole, ma spesso disomogeneo e forse troppo stratificato. Le linee narrative, seppure mantengano nella storia della protagonista il loro operatore sintetico, vedono uno sviluppo singhiozzato e non lineare, solo parzialmente lenito dal montaggio. L’eccesso di alcuni toni emotivi, rispetto a determinati accadimenti, vincola notevolmente il prodotto, spesso privandolo di realismo. Così, le modalità di relazione docente-discenti tende a essere smorzata e solo parzialmente raffigurata nella propria complessità.
IL CAOS DOPO DI TE È UNA SERIE TV SUL RISCATTO ESISTENZIALE DELLA PROTAGONISTA
Tuttavia, nonostante i temi sentiti della prostituzione minorile, della corruzione interna alle piccole città e altri temi inflazionati, la narrazione sviluppa in forma coerente il dilemma che racchiude la figura di Raquel. Un matrimonio squilibrato, un incarico di cui non si sente all’altezza, la morte non metabolizzata della madre intrecciano pesanti implicazioni sulla protagonista. Montero presenta in maniera ottimale questa linea, anche grazie alla buona interpretazione della Cuesta. Stessa cosa per il parallelo con l’ambigua Viruca che si regge su un’identificazione psicologica tanto illegittima quanto perturbante. Dalla relazione con i propri studenti, con i loro conflitti, interessi e idiosincrasie passa lo sguardo penetrante dell’altro. Raquel vi è sottoposta, trovando così il riscatto esistenziale nella risoluzione del mistero che avvolge Viruca e i suoi studenti.
LA SERIE CHE MANTIENE ALTA L’ATTENZIONE, MA SENZA PARTICOLARI INNOVAZIONI
Il caos dopo di te è stata, forse, eccessivamente decantata per il proprio impatto mediatico. Questo impatto è frutto di una parziale suggestione dei precedenti successi spagnoli. Il trascinamento emotivo del pubblico è dunque frutto di una suggestione che genera una risposta mediamente positiva. Questo sia per le precedenti produzioni iberiche che hanno giustamente ottenuto il loro successo, sia perché il fascino del mistero che avvolge lo script lascia ben scorrere la narrazione. Al netto, però, nulla di nuovo sotto il sole. La serie manifesta le proprie carenze strutturali, seppure sia un prodotto discreto e adatto agli standard medi della fruizione seriale. In attesa di altre prodezze, il pubblico può, almeno, ciondolarsi in un thriller che induce il giusto stato di suspence.