Pellicola cult in tutto il mondo, Il Principe Cerca Moglie (titolo originale Coming to America) è l’ultimo grande successo commerciale e artistico di uno dei più importanti innovatori della commedia americana contemporanea, John Landis (Una Poltrona per Due, Tutto In Una Notte, The Blues Brothers, Thriller). Regolarmente trasmesso in TV e presente nelle principali piattaforme streaming, il film è talmente amato che l’annuncio del suo sequel, Il Principe Cerca Figlio (disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 5 marzo), ha generato un impressionante buzz sul web già a partire dalle prime immagini e dal trailer, dividendo i fan entusiasti da quelli che vedono nel seguito un’operazione commerciale di cui non si sentiva il bisogno. In oltre 30 anni la popolarità de Il Principe Cerca Moglie ha raggiunto ogni tipo di pubblico, ma ancora oggi ci sono molte curiosità e aneddoti sul film, davanti e dietro le quinte, che vale la pena di esplorare.
IL PRINCIPE CERCA MOGLIE È UNA DIVERTENTE ROM-COM CHE GIOCA CON GLI OPPOSTI: RICCO E POVERO; ‘FAMILIARE’ E STRANIERO
La trama de Il Principe Cerca Moglie è nota: Akeem (Eddie Murphy), principe ereditario dello stato immaginario africano di Zamunda, non accetta di voler prendere come sposa la ragazza scelta dai suoi genitori, in primis il re Jaffe Joffer (James Earl Jones). Per questo motivo, assieme al suo servitore e amico Semmi (Arsenio Hall), decidono di partire per New York alla ricerca della donna dei suoi sogni. I due, arrivati nel Queens, si spacciano per studenti squattrinati e qui Akeem conosce la meravigliosa Lisa McDowell (Shari Headley), figlia del proprietario di un fast food del quartiere. I due si innamoreranno, ma dovranno affrontare molti ostacoli per poter rimanere insieme.
L’INFERNALE LAVORAZIONE DE IL PRINCIPE CERCA MOGLIE, CON ACCUSE E MINACCE TRA JOHN LANDIS ED EDDIE MURPHY
La pellicola, basata su un soggetto dello stesso Eddie Murphy, vide il ritorno della coppia Landis – Murphy dopo il successo ottenuto con Una Poltrona Per Due cinque anni prima. Tuttavia i rapporti di forza erano ormai invertiti: l’attore, che nel 1983 era un giovane astro nascente della comicità americana, nel frattempo era diventato una vera celebrità, mentre Landis passava un periodo difficile anche per via dei problemi legali causati da un incidente che fece 3 morti (tra i quali Vic Morrow, attore padre di Jennifer Jason Leigh) sul set del film collettivo Ai Confini Della Realtà.
Fu anche per venire incontro all’amico regista che il comico pretese di averlo dietro la macchina da presa, ma l’impressionante divario di compenso tra i due – 8 milioni per Murphy contro 600.000 dollari per Landis, percentuali escluse – dà ancora oggi un’idea lampante dei rapporti di forza sul set. Fu forse anche per questo che la lavorazione fu un inferno, con continui scambi di accuse tra i due, anche molto pesanti.
Basti dire che una volta sul set Landis cominciò a urlare invitando alcuni attori, che non venivano retribuiti per uno show di cui Murphy era all’epoca produttore (What’s Alan Watching?), ad andare a pretendere la loro paga lì sul posto. Murphy si avventò sulla regista e – «scherzosamente», dice lui – gli mise le mani alla gola minacciandolo di non impicciarsi dei suoi affari.
JOHN LANDIS ANNI DOPO ANCORA COPRIVA DI INSULTI EDDIE MURPHY. MA PECUNIA NON OLET.
Nel 2005, in un’intervista a Collider, il cineasta ricordava l’esperienza del 1988 con queste soavi parole: «Sul set de Il Principe Cerca Moglie Eddie era il bastardo numero uno. La persona più sgradevole, arrogante e di merda con cui lavorare. Un vero stronzo. (…) Ma abbiamo sempre lavorato bene insieme».
Nonostante l’aria tesissima durante la realizzazione, il risultato evidentemente non ne risentì: infatti Il Principe Cerca Moglie sbancò al botteghino con quasi 300.000.000 $ di incasso a fronte di un budget di 36 milioni (anche se alcune stime parlano addirittura di 350 milioni di dollari), tanto che la cosa convinse i due a tornare a lavorare insieme nel 1994 in Beverly Hills Cop III. Si sa, pecunia non olet.
IL TELEFILM PERDUTO DE IL PRINCIPE CERCA MOGLIE, ECCO IL VIDEO DELLA PUNTATA PILOTA
Sulla scia della popolarità del film, ci fu anche il tentativo di portare sul piccolo schermo una serie TV spin-off de Il Principe Cerca Moglie, incentrata sull’arrivo in un college americano di Tariq, fratello di Akeem. Nel 1989 infatti la CBS commissionò il pilot per una potenziale sit-com settimanale che vedeva, tra i produttori esecutivi, lo stesso Eddie Murphy. Il network però abbandonò ben presto il progetto e la puntata comunque venne mandata in onda all’interno della CBS Summer Playhouse, un’antologia di pilot. Questo esperimento fallito è quindi poco conosciuto ma non se ne sono sono perse le tracce: di seguito trovate la versione integrale della prima puntata del telefilm Coming to America.
L’ACCOGLIENZA FEROCE DEL DECANO DEI CRITICI E L’INFLUENZA SULL’HIP HOP
Il Principe Cerca Moglie ricevette un’accoglienza mista da parte della critica (esemplare il dibattito tra i celebri critici Roger Ebert e Gene Siskel che trovate nel video qui sotto, in cui Ebert stronca aspramente il film), ma ebbe anche due nomination minori agli Oscar (miglior trucco per il leggendario Rick Baker e migliori costumi) e soprattutto diventò presto un vero cult; un punto di riferimento per la cultura popolare tanto nel cinema (diversi osservatori americani sottolineano l’influenza dell’opera di Landis in Black Panther, ad esempio) quanto nella musica (molti i brani con riferimenti al film nel mondo dell’hip hop).
UN FILM PLAGIATO AI DANNI DI UNO SCRITTORE PREMIO PULITZER
Il Principe Cerca Moglie ebbe però anche problemi legali: il giornalista e scrittore satirico Art Buchwald fece causa alla Paramount nel 1990, accusando il film di plagio. Nel 1982 infatti Buchwald – che proprio quell’anno aveva ricevuto il Premio Pulitzer – aveva scritto un soggetto intitolato It’s a Crude, Crude World (rinominato in seguito King For A Day), poi opzionato nel 1983 dalla Paramount e inizialmente legato proprio alle figure di Murphy e Landis.
Il trattamento venne però cassato dallo studio nel 1985 e passò alla Warner Bros l’anno successivo. Dopo la notizia dello sviluppo di Coming to America, che aveva in sostanza la stessa trama, lo stesso protagonista e lo stesso regista associati al suo progetto apparentemente sfumato, Buchwald vide la Warner rinunciare al suo testo e in compenso non venne pagato né accreditato dalla Paramount. Da qui partì il procedimento giudiziario, che vide il giornalista vincitore con un risarcimento pari a 900.000 dollari.
IL LANDIS CINEMATIC UNIVERSE E I CAMEO ECCELLENTI NE IL PRINCIPE CERCA MOGLIE
John Landis è un regista immediatamente riconoscibile, sia nello stile che nelle tematiche trattate. Anche Il Principe Cerca Moglie, nonostante sia una pellicola meno personale rispetto ai suoi capolavori, ha al suo interno easter egg tipici della sua filmografia, come la locandina del lungometraggio fittizio See You Next Wednesday (presente in molti dei lavori di Landis).
Inoltre c’è un legame diretto con Una Poltrona Per Due: Akeem infatti, assieme a Lisa, incontra per strada i due fratelli Duke (interpretati da Don Ameche e Ralph Bellamy), diventati due barboni per la bancarotta in Borsa causata dall’azione spregiudicata di Billy Ray Valentine e Louis Winthorpe nel finale del film del 1983.
Tra gli attori presenti nella commedia, oltre ad un cameo del regista di Non Aprite Quella Porta Tobe Hooper (numerosi sono i registi che hanno fatto la loro apparizione in opere dirette da Landis, da Sam Raimi a Terry Gilliam passando per Joel Coen), ci sono anche due volti noti all’epoca sconosciuti: Samuel L. Jackson, in una delle sue prime apparizioni, nella parte del ladro che tenta di svaligiare il fast food McDowell e il premio Oscar Cuba Gooding Jr., al suo esordio al cinema, nel ruolo di un cliente del barbiere interpretato da Murphy.
PERCHÉ IL PRINCIPE CERCA MOGLIE È UN CULT AMATO ANCORA OGGI DAL PUBBLICO
Il Principe Cerca Moglie sicuramente non è al livello dei migliori lavori di John Landis (pietre miliari come Animal House, Un Lupo Mannaro Americano A Londra, The Blues Brothers e Una Poltrona Per Due rappresentano maggiormente il genio anarchico del regista). Nonostante si tratti di un’opera su commissione, il tocco del cineasta di Chicago è comunque visibile soprattutto nella prima metà del film, dove il gran ritmo, trovate brillanti (come il ristorante fast food McDowell’s e la Soul Glo) e sequenze comiche diventate cult (la scena dal barbiere o la scena del bar, solo per citarne alcune) hanno tenuto incollati allo schermo, e continuano a farlo, generazioni di spettatori.
Certo, l’ultimo atto del lungometraggio segue le dinamiche, più convenzionali, della commedia romantica (con annesso lieto fine) ma, se consideriamo il livello medio non eccelso delle rom-com americane di oggi, ci accorgiamo come Il Principe Cerca Moglie risulti ancora capace di parlare a ogni tipo di pubblico.
LEGGI: «TUTTO QUELLO CHE NON SAI SU UNA POLTRONA PER DUE»