Presentato al Festival di Berlino 2021, We (Nous) di Alice Diop ha vinto il premio come miglior film della sezione Encounters. La talentuosa documentarista francese, dopo aver presentato i suoi film precedenti a festival internazionali come il Karlovy Vary e il BFI Festival di Londra e dopo aver vinto il Cinéma du Réel nel 2016, ha portato alla Berlinale un film che emoziona, sorprende, e si sforza di dare un volto alle anime di Parigi attraverso le storie di chi la città la vive veramente.
WE (NOUS): ALICE DIOP RACCONTA L’ANIMA MULTIFORME DELLA PERIFERIA PARIGINA
In We (Nous) Alice Diop accompagna lo spettatore in un viaggio lungo la RER B, il servizio ferroviario urbano e suburbano di Parigi, da nord a sud, con una particolare attenzione per le periferie cittadine.
Il viaggio è segnato da alcune tappe in cui vengono mostrate senza filtri le quotidianità, i desideri e le speranze di alcuni abitanti di Parigi e dintorni: una signora delle pulizie, un meccanico, uno scrittore, persino la regista stessa; tutti loro formano il “noi” del titolo: un’unica grande anima che respira e muove la città. Diop stessa, dopo aver guidato lo spettatore con la sua voce, compare davanti alla telecamera, spiegando i motivi che l’hanno spinta a fare questo film e ribadendo che la sua osservazione non viene affatto da fuori, lei e la sua famiglia sono parte integrante di quel Nous che raccoglie e unisce tutte le anime del racconto.
IN WE (NOUS) UN OCCHIO INVISIBILE PER TESTIMONIARE UN RACCONTO CORALE
Alice Diop firma un film delicato ed intenso; il linguaggio cinematografico che sceglie per raccontare questa storia ne è prima testimonianza. La camera è ferma, silenziosa, i suoni della città emergono in maniera sensata, giocano un ruolo da protagonisti nel film tanto quanto le immagini, la via d’accesso alle quotidianità dei protagonisti è formata da campi lunghi e da un montaggio lento – lo spettatore coglie le storie in maniera educata e rispettosa, osservando anche i luoghi in cui prendono vita ogni giorno. La regista unisce con grande talento immagini che vanno alla ricerca esplicita di una personalissima estetica a filmati di famiglia, con l’obiettivo di creare un’opera corale intensa, ricca di vissuti diversi e di significati.
Il film sembra fatto per mostrare ai suoi protagonisti la loro stessa vita, per auto-osservarsi da un’angolazione diversa. Inoltre, We (Nous) riesce davvero a veicolare l’idea di un unico in cui le diverse storie individuali formano una grande vita comune, tuttavia Diop (con grande rispetto) non scava a fondo nei contesti sociali dei protagonisti che si susseguono e quindi la sensazione che rimane dopo aver visto il film è quella di voler sapere di più, di voler trovare le risposte alle domande che la regista volutamente lascia irrisolte.
immagine di copertina © Sarah Blum