È un romantico idealista, che dovrà fare i conti con un maschilismo latente, il protagonista di Mi Stai Ammazzando, Susana, ultimo film di Roberto Sneider, con Gael García Bernal e Verónica Echegui. Le restrizioni causate dal Covid-19 non hanno permesso l’uscita in sala e il film è pertanto uscito in direct to streaming con Fil Rouge Media su CG Digital e sulle principali piattaforme VOD. Adattamento del libro Ciudades Desiertas di José Agustín, il film di Sneider affronta diverse tematiche, ma al centro della scena, più che la sceneggiatura, spicca l’interpretazione di Gael García Bernal, che riesce a dare un carattere ben definito al protagonista della storia.
Mi Stai Ammazzando, Susana e la storia di una coppia innamorata ma in crisi
La storia, ambientata a Città del Messico, verte sul rapporto tra Eligio (García Bernal) e Susana (Echegui), coppia consolidata che si scontra con le rispettive differenze di visione e carattere. Eligio è un eterno Peter Pan, attore teatrale costretto per necessità a lavorare come comparsa in telenovelas e pubblicità. Susana è un’insegnante universitaria con la passione per la scrittura, che ha lasciato il suo Paese (la Spagna) per vivere insieme al marito. Tra sogni spezzati e il desiderio di cambiare prospettiva, Susana accetta una borsa di studio per scrittori emergenti negli USA, ma senza dirlo al marito, che si trova davanti al fatto compiuto.
Mi Stai Ammazzando, Susana è un viaggio tra due culture differenti alla ri-scoperta del vero amore
Come spesso accade nella vita reale, Eligio si troverà costretto ad affrontare l’abbandono, con l’intenzione di partire verso gli USA, trovare Susana e riportarla a casa. In realtà ad aspettarlo ci sarà una situazione ben diversa da quella immaginata. Nel mezzo il confronto tra la cultura messicana e quella a stelle e strisce, ben delineate dai personaggi di contorno della storia e dalla narrazione del protagonista, che è bilanciata tra autoironia, critica alla società americana e una lotta interiore per combattere uno spirito machista. Allo stesso modo Susana, che sceglie di accettare la borsa di studio con lo scopo di concentrarsi soltanto su se stessa e sul suo lavoro, dovrà scendere a compromessi per inseguire quello che sembra essere un vero e proprio destino romantico. Per riscoprire l’amore entrambi i coniugi dovranno fare un passo avanti, lasciare andare il passato e ricominciare a vivere con la forte consapevolezza dell’altro.
Mi Stai Ammazzando, Susana, tra sostanza e superficie
Mi Stai Ammazzando, Susana è una commedia moderna, che si differenzia dal libro da cui trae ispirazione. I protagonisti sono due trentenni in balia delle proprie passioni, che necessitano del distacco per ritrovare se stessi. Nella prima parte del film la narrazione procede bene, divertendo con intelligenza. I problemi più evidenti si riscontrano nella seconda parte, quando i temi della separazione, del tradimento e dell’ossessione del protagonista per il sesso diventano tanto insistiti da risultare ridondanti. Gli argomenti trattati però, come la differenza culturale e l’emancipazione femminile rimangono in superficie e il risultato finale ne risente, e se il montaggio non brilla per precisione l’iter narrativo diventa sempre più debole con l’avanzare del minutaggio. Quello che rende però veramente piacevole la visione di Mi Stai Ammazzando, Susana è Gael García Bernal, in un ruolo brillante che fa emergere le grandi capacità dell’attore messicano, protagonista di tanti film d’autore e della serie Mozart in the Jungle. García Bernal riesce a dare spessore al personaggio di Eligio, grazie ad un uso coerente della mimica e della prossemica. L’attore comunica con il suo corpo i sentimenti e lo stato d’animo del protagonista, poco evidenziati da una sceneggiatura che non riesce a conferire giusta rilevanza ai dialoghi. Il film di Roberto Sneider è una una dramedy piacevole, ma che non riesce ad entrare nella profondità dei sentimenti.