Serie acclamata da pubblico e critica negli States, vincitrice di numerosi premi (tra cui 6 Emmy Awards tra il 2018 e il 2019), arriva dopo ben tre anni su Sky Atlantic e Now Barry: creato da Alec Berg (Seinfeld, Curb Your Enthusiasm e Silicon Valley) e dal comico del Saturday Night Live Bill Hader (It – Capitolo 2, Un Disastro Di Ragazza), lo show HBO è una delle dark comedy più brillanti degli ultimi anni, tanto che il network via cavo americano ha già rinnovato lo show per la terza e quarta stagione.
BARRY METTE IN SCENA LA STORIA DI UN KILLER CHE SI APPASSIONA AL MONDO DELLA RECITAZIONE
L’ex marine Barry Berkman (Bill Hader), dopo essere tornato dalla guerra, non riesce a reinserirsi all’interno della società: per questo motivo decide di diventare un killer che lavora su commissione. Nel corso di una missione a Los Angeles, in cui deve uccidere un aspirante attore che ha una relazione con la moglie di un capo della mafia cecena, si ritrova all’interno del corso di recitazione tenuto da Gene Cousineau (Henry Winkler). Grazie al teatro e all’amore che prova verso la sua compagna di corso, Sally Reed (Sarah Goldberg), Barry riscopre la gioia di vivere ma gestire una doppia vita è impresa ardua.
MIX IRRESISTIBILE DI COMMEDIA E DRAMMA, TRA DEXTER E FARGO, BARRY È UNA SERIE DEGNA DEI MIGLIORI PRODOTTI HBO
La moderna Golden Age della televisione, quella che parte dall’enorme successo mondiale ottenuto da I Soprano, ha fatto della figura centrale di un protagonista lontano dai canoni dell’eroe classico uno dei suoi tratti distintivi: Barry segue la scia di un prestigioso filone artistico inaugurato da HBO (preso successivamente come modello da altri network, americani e internazionali) con un personaggio che mette lo spettatore costantemente in difficoltà con la sua discutibile etica.
Berg e Hader, i due showrunner della serie, utilizzano un mix equilibrato di dramma e commedia grottesca in puro stile Coen (Fargo è uno dei punti di riferimento dello serie) non solo per mettere in scena la storia di un emarginato della società ma anche per farci comprendere meglio l’affascinante mondo del teatro e della recitazione. Barry Berkman, che su alcuni aspetti può ricordare il Dexter Morgan della serie Showtime Dexter, è un uomo dalla psicologia estremamente complessa; per merito anche della straordinaria performance di Bill Hader (vincitore di due premi Emmy), tutto il processo di metamorfosi dell’ex marine è credibile, soprattutto nel momento in cui la sua doppia vita comincia a diventare un peso quasi insostenibile.
Oltre al percorso del protagonista, uno dei punti di interesse di Barry è anche il microcosmo che ruota attorno al killer: eccentrici boss malavitosi, amici di famiglia improbabili e insegnanti di recitazione dall’ego smisurato, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il lavoro di ottimi caratteristi, come Glenn Fleshler e Anthony Carrigan, e di attori in rampa di lancio come Sarah Goldberg ci regala un campionario umano unico nel suo genere ma a rubare il palcoscenico è un incredibile Henry Winkler, che mette alle spalle il Fonzie di Happy Days con un personaggio davvero esilarante.
Show che non risparmia colpi di scena, da buona tradizione HBO, Barry riesce a distinguersi dalla massa sempre più nutrita di prodotti televisivi senza personalità o, peggio ancora, schiavi di algoritmi e indici di gradimento ma artisticamente sterili; il suo format agile (ogni stagione è composta da otto puntate da mezz’ora l’una) e l’altissima qualità del comparto produttivo (dalla regia alla sceneggiatura, è tutto impeccabile) la rendono un must see per ogni appassionato di serie TV.