Una Donna Promettente (titolo originale Promising Young Woman), resistendo al richiamo del direct-to-streaming nonostante infiniti rinvii causa Covid, è arrivato nel circuito italiano delle sale italiane il 24 giugno, cioè a due mesi dalla cerimonia degli Oscar 2021 dove ha vinto il Premio per la Miglior Sceneggiatura, per poi essere distribuito in home video da Universal su DVD e Blu-ray con numerosi extra (tra cui le featurette Una Visione Promettente, Una Duplice Trasformazione, Questione di Bilanciamento e il commento al film della regista).
Revenge drama con sfumature romantiche sul tema della violenza sessuale, il film che ha per protagonista Carey Mulligan (Wildlife, Mudbound) segna il fortunato debutto alla regia e scrittura di lungometraggio della talentuosa Emerald Fennell (l’attrice che interpretava Camilla Parker Bowles in The Crown).
LA TRAMA DI UNA DONNA PROMETTENTE (PROMISING YOUNG WOMAN), FILM PREMIO OSCAR SULLO STUPRO
Promising Young Woman è incentrato per l’appunto sulle vicende di una donna promettente, Cassie, che avrebbe potuto avere una brillante carriera come medico ma che in realtà si ritrova alla soglia dei trent’anni a fare la barista nella caffetteria dell’amica Gail (la Lavern Cox di Orange Is The New Black).
È evidente che anni prima qualcosa si è rotto nella vita della donna, e a darne palese conferma c’è una doppia vita notturna che la vede trasformarsi da dimessa nichilista senza grandi ambizioni in cacciatrice di stupratori, una vera e propria vendicatrice pronta a incastrare qualsiasi uomo che abusi sessualmente di donne ubriache. Un incontro imprevisto le offrirà l’opportunità di riprendere le redini della propria esistenza, proprio mentre una rivelazione dal passato potrebbe permetterle di rettificare una volta per tutte quel trauma che non è mai riuscita a superare.
UNA DONNA PROMETTENTE (PROMISING YOUNG WOMAN), DAL #METOO AL DIBATTITO SU STUPRO E CONSENSO
Emerald Fennell si inserisce ovviamente sulla coda lunga delle tematiche sollevate dal movimento #metoo, affrontando non solo l’dea inequivocabile di stupro, ma anche tutte quelle zone grigie che vanno dal comportamento sessualmente inopportuno alla molestia sessuale. Se però il #metoo si è presto trasformato da importantissimo movimento di denuncia in farsa puritana e misandrica, fortunatamente Una Donna Promettente non scade nella stessa retorica e anzi dà vita a una potentissima e puntualissima condanna dei comportamenti sessuali predatori.
Toccando in modo tangente anche il tema della diffusione illecita di sex tape, Una Donna Promettente riporta immediatamente alla mente – senza però alcuna possibilità d’equivoco – tutta l’attenzione pubblica recentemente sollevata in Italia dalle accuse sporte a Ciro Grillo e ad alcuni suoi amici. Indipendentemente da quale sarà la verità processuale in merito alla vicenda – ancora del tutto aperta – che riguarda Grillo Jr, il dibattito sul rapporto tra alcool, consenso, stigma sociale e violazione della privacy che ne è derivato è esattamente lo stesso che ritroviamo al cuore del film. La storia della pellicola chiaramente si sviluppa però su binari ben distinti che non cedono posto ad altri paragoni.
UNA DONNA PROMETTENTE (PROMISING YOUNG WOMAN) E IL SIGNIFICATO DEL TRAUMA
Il focus del film della Fennell si mantiene sul tema della libertà e dell’emancipazione sgombrando la strada da ogni possibile giustificazione dell’assalto sessuale, ma nel farlo non ha affatto il sapore di una lezioncina – nonostante sia impietoso e ingiusto nel raccontare il sesso maschile come una massa indistinta di esseri spregevoli incapaci di capire davvero cosa sia consentito e cosa no quando si parla di sesso.
Una Donne Promettente infatti aggira la trappola della generalizzazione concentrandosi soprattutto sull’importanza della consapevolezza, e su come la cultura dell’ignoranza dell’abuso riguardi da vicino tanto il punto di vista femminile quanto quello maschile. Certo, l’identità femminista nel film è essenziale, ma nella forma di un salto culturale da cui sono prima di tutto gli uomini (o meglio, sottolineiamo noi, certi uomini) a poter imparare e trarre vantaggio. La tesi di Promising Young Woman è che chiunque – anche un uomo ‘per bene’, anche una donna – possa peccare di leggerezza nel non riconoscere un vero e proprio assalto sessuale.
IL FINALE DI UNA DONNA PROMETTENTE (PROMISING YOUNG WOMAN) E LA SPIEGAZIONE DI COSA SIGNIFICHI ESSERE CONSAPEVOLI
Il vero miracolo di Una Donna Promettente è che il drammatico peso delle questioni sollevate non aggrava mai la godibilità del film, poiché tanto nei suoi momenti più leggeri quanto in quelli tristemente indigeribili (e ce ne sono) è caratterizzato da un ritmo appassionante accompagnato a un tono che sfiora in più punti la commedia e a un’estetica che ricorre a colori tenui e luminosi, nonostante sia in fin dei conti una storia di un’amarezza cupissima. Questo straordinario film non solo ricorda a donne e uomini l’importanza di riconoscere sempre comportamenti che si allontanino da quell’indispensabile bussola morale che distingue il proprio dall’improprio, ma mostra con spietata evidenza quanto siano lunghe e minacciose le ombre che un singolo evento può proiettare sulla vita delle vittime e di chi le circonda.