They Carry Death (Eles Transportan a Morte), film co-diretto da Helena Girón e Samuel Delgado, è una produzione ispano-colombiana presentata alla 36. Settimana della Critica di Venezia 78 e qui premiata con il Premio Mario Serandrei – Hotel Saturnia per il Miglior Contributo Tecnico. Con lavori come Montañas ardientes que vomitan fuego (2016) e Plus Ultra (2017), i due registi hanno partecipato ad altri Festival internazionali da Locarno a Toronto. Nel cast Xoán Reices Valentín Estévez, David Pantaleón, Sara Ferro e Nuria Lestegás.
Di cosa parla They Carry Death (Eles Transportan a Morte)? La trama del film
Nella cornice narrativa del 1492 hanno luogo due eventi tra il nuovo e il vecchio continente. Nel primo, tre uomini viaggiano nella natura selvaggia dopo essere sopravvissuti alla morte e all’impresa di Colombo. Nel secondo, una donna tenta di salvare la sorella, portandola da un guaritrice. Due storie, due mondi, due condizioni in cui aleggia l’ombra della morte.
Girón e Delgado girano un film che dilata il tempo
They Carry Death (Eles Transportan a Morte) è un lavoro di non facile fruizione. Il tema della morte, i tempi dilatati, le alternanze fra buio totale e luce rendono la narrazione faticosa. Lo script si regge su pochissimi dialoghi, a parlare è principalmente l’immagine che racconta una condizione di sventura e morte.
They Carry Death e il tema della morte
Proprio del tabù della morte, Girón e Delgado decidono di farsi carico. Il loro è un cinema che non lascia sfuggire temi antropologici forti. Esplorare la condizione umana di fronte a situazioni impervie, che portano continuamente in superficie il pensiero della morte, è il tentativo in cui si imbarca They Carry Death (Eles Transportan a Morte).
They Carry Death tra rivisitazioni storiche e ispirazioni poetiche
I due registi dichiarano di aver preso ispirazione dalla poesia di Augusín García Calvo, A contratiempo. In quel componimento, protagonista è la Storia che procede a ritroso: dal viaggio di Colombo al ritorno delle caravelle a pini e abeti. Il film vuole interrogare la Storia, rileggerla, osservandola sotto un profilo non convenzionale e che ritorna sul tema della colonizzazione come esportazione forzata di un modello socio-culturale. Il tema della storia come costruzione politica e la resistenza delle popolazioni autoctone sono portate a compimento in They Carry Death. Il film, infatti, tocca un evento storico che convenzionalmente inaugura l’epoca moderna.
Il film di Girón e Delgado tra morte, visioni polarizzate e incombenza della storia
A differenza dell’opera di Calvo da cui trae ispirazione, They Carry Death (Eles Transportan a Morte) procede come narrazione lineare. Il confine fra Storia e credenze popolari si dispiega di fronte al tabù della morte, sopra evocato. Il peso di questa esperienza-limite si articola in sequenze che rappresentano il valore della sua inevitabilità. Allo stesso tempo, il tema è presentato alla luce di una polarizzazione forte: Nuovo e Vecchio mondo, Colombia e Spagna, maschile e femminile. Mentre l’uno narra le vicende dell’altro, è sempre la morte che avvolge entrambe le storie riconducendole verso quell’esperienza ultima che eccede lo spazio e il tempo.
They Carry Death: Girón e Delgado dirigono un film non semplice e pregno di significati
Dunque, tra misticismo e materialità muove l’intera opera dei due autori – così troviamo scritto sulla scheda di presentazione della SIC – e in They Carry Death (Eles Transportan a Morte) questo è più che evidente. In un quadro che osserva la storia riplasmandola, gettando sulle spalle dei protagonisti il peso della morte e costringendoli a portarla insieme a loro, Girón e Delgado offrono un’opera forte e di non scontata interpretazione.