Joe Wright, regista di Espiazione e L’Ora Più Buia, porta sul grande schermo Cyrano, adattamento musicale della celeberrima commedia teatrale di Edmond Rostard del 1897, Cyrano de Bergerac. La scelta del protagonista è caduta su Peter Dinklage, amatissimo dal pubblico e dalla critica per il ruolo di Tyrion Lannister in Game of Thrones. Rodato sui palchi di Brodway, il Cyrano di Joe Wright è la rilettura cinematografica del musical di Erica Schmidt e dopo la presentazione in anteprima al Telluride Film Festival è approdato nella selezione ufficiale della 16 Festa del Cinema di Roma.
Peter Dinklage ed Haley Bennett interpreti della storia d’amore tra Cyrano de Bergerac e Rossana
Coppia che vince non si cambia, così il regista britannico punta tutto sul feeling che i due attori hanno precedentemente consolidato a teatro. La storia rimane pressoché immutata rispetto al Cyrano che conosciamo tutti ma Wright, che ha adattato per il grande schermo classici come Orgoglio e Pregiudizio, Anna Karenina e Peter Pan, imprime alla commedia la sua accezione moderna. Dinklage è un Cyrano contemporaneo, dal carattere forte, integerrimo sul lavoro ma condizionato psicologicamente da una diversità fisica, che lo rende vulnerabile agli occhi della sua amata amica Rossana.
Coraggioso sul campo di battaglia, dotato di una grande fantasia narrativa e di vivida eloquenza, Cyrano è un abile spadaccino, ma cede il passo al suo amico e rivale d’amore Christian Neuvilette (Kelvin Harrison) quando crede di non essere degno delle attenzioni romantiche di Rossana, a causa del suo aspetto fisico. I protagonisti del triangolo sentimentale cantano e ballano il loro amore, sullo sfondo di una location spettacolare come la Cattedrale di Noto, in Sicilia.
Con Cyrano lo spirito romantico della commedia teatrale rivive al cinema
Wright è molto abile nell’enfatizzare l’aspetto romantico e il turbamento emotivo di Cyrano de Bergerac. Questo adattamento in stile musical privilegia l’amore, rispetto al duello e alla rievocazione storica. Il sentimento per Rossana è al centro di ogni singola scena del film e mentre le lettere rispettano il canovaccio originale, la narrazione cinematografica privilegia la relazione intessuta tra i due, portando l’amicizia ad un livello superiore.
Di amicizia si parla anche nel rapporto con il rivale e inconsapevole complice Christian, che non è un mero messaggero ma un soldato sulla cui morte Cyrano piange lacrime amare. Il nemico giurato è il frivolo e instabile Conte De Guiche, interpretato da un grande Ben Mendelsohn, cui Wright riserva un intenso duello finale.
Location suggestiva, colonna sonora contemporanea e grandi interpreti ma il Cyrano di Wright non convince del tutto
Il pregio più grande di questa interpretazione del Cyrano, come già scritto in precedenza, è sicuramente la contemporaneità dell’azione e del linguaggio utilizzato nel corso dell’adattamento per il cinema, ma anche per un pubblico del 2021. Il regista ha scelto la Sicilia come scenografia principale, privilegiando monumenti di Noto, Ortigia e Scicli, purtroppo però queste meraviglie di storia e architettura non sono molto valorizzate, in particolare nelle scelte di montaggio e fotografia. Wright privilegia infatti una regia di stampo teatrale, con primi e primissimi piani e panoramiche sulle coreografie, che a tratti sono spettacolari ma non aggiungono nulla alla storia, anzi talvolta risultano persino ridondanti.
Gli interpreti principali, Peter Dinklage e Haley Bennet sono in sintonia tra loro e nonostante Dinklage non sia un cantante d’eccezione, riesce a comunicare tutta la sua sofferenza e passione per la Rossana della Bennet, anch’essa dal piglio piuttosto moderno. La colonna sonora è affidata ai The National, band indie rock americana che aveva già firmato l’adattamento teatrale di Erica Schmidt. Tra gli interpreti canori troviamo anche un piccolo ruolo di Glen Hansard, vincitore di un Oscar per la canzone Falling Slowly, tratta dal film di John Carney Once.