Charlotte è un film d’animazione di Éric Warin e Tahir Rana, presentato nella sezione ufficiale della 16 Festa del Cinema di Roma. La storia della pittrice tedesca Charlotte Salomon è raccontata dalle voci di Keira Knightley, nella versione in inglese e di Marion Cotillard, nella versione francese. Il film vuole rendere omaggio ad un’artista scomparsa a causa dell’Olocausto, che ha avuto una breve e complicata vita e che ha riposto nell’arte una grande fede e un motivo di speranza.
Charlotte: il film d’animazione su Charlotte Salomon, pittrice vittima dell’Olocausto
Charlotte prende spunto da una serie tematica di opere della pittrice tedesca intitolata Vita o Teatro?, nella quale l’artista, in circa 700 quadri, racconta la sua tormentata esistenza. Le opere di Charlotte Salomon non sono le tavole di un fumetto, ma concettualmente si avvicinano molto a una concezione moderna del comic: il fil rouge che lega gli eventi è la narrazione di una vicenda che può essere il simbolo di tante altre storie di donne e uomini che non sono riusciti a sfuggire alla follia nazista.
Gli autori Warin e Rana si concentrano prevalentemente sull’aspetto storico del personaggio, più che sul lato artistico di Salomon, dirigendo un film biografico diretto ad un pubblico trasversale. La storia narra le tappe della vita di Charlotte Salomon, che nata nel 1917, ha subito già dalla sua infanzia le angherie e l’isolamento sociale imposto dai nazisti a chi era di confessione ebraica. Rimasta orfana di madre a 9 anni, la protagonista di questo delicato film d’animazione, ha seguito la sua vocazione artistica con l’iscrizione all’Accademia di Belle Arti di Berlino, mai portata a termine a causa delle leggi razziali.
Dopo la perdita del padre, il durissimo distacco da Berlino per raggiungere i nonni, scappati in Francia. Brevi momenti di gioia hanno contornato la vita di Charlotte Salomon, che ha dovuto subire un nuovo lutto, quello dell’amata nonna. Nonostante il pessimo rapporto con un nonno severo, conformista e violento, Charlotte in Francia trova l’amore, sposando Alexander Nagler (Sam Claflin). Purtroppo un crudele destino attende la pittrice berlinese, che morirà a soli 26 anni in una camera a gas ad Auschwitz, incinta di 5 mesi.
Un cast eccellente dà voce ai tanti personaggi di Charlotte
La trama di Charlotte è ricca di personaggi, interpretati da un cast eccellente. Sono state rilasciate due versioni, una per il mercato anglofono, con la voce di Keira Knightley, un’altra per quello francofono con Marion Cotillard e Roman Duris. Tra gli altri personaggi compaiono Mark Strong, Sam Claflin, Jim Broadbent, Brenda Blethyn, Sophie Okonedo ed Helen McCrory, quest’ultima scomparsa il 16 aprile del 2021.
La storia vera di Charlotte Salomon meritava un racconto più approfondito
La vita di Charlotte Salomon e le sue opere sono stati già narrati sul grande schermo nel 1981 con il film di Franz Weisz, Charlotte, una pellicola di cui oggi si conserva scarsa memoria. In questa versione animata si lascia più spazio all’aspetto storico, rispetto alla psicologia del personaggio, che non viene approfondita adeguatamente. La protagonista ha avuto una vita breve ma la cui intensità emotiva è rimasta impressa nelle sue opere, che comunicano con grande modernità di linguaggio tematiche come la morte, la depressione, il suicidio, il razzismo ma anche un fortissimo attaccamento alla vita.
Un sentimento terreno che tanti artisti riescono ad esprimere soltanto con le proprie tele e Charlotte Salomon ha dovuto lottare per affermare il proprio sè attraverso l’arte. Vittima di un momento terribile della storia d’Europa, ha subito le più profonde umiliazioni, per morire in una camera a gas. Un destino crudele, gestito dalla mano dell’uomo, ancora più malvagia del fato. Una storia che i registi di Charlotte raccontano in maniera superficiale, tentando di abbracciare un pubblico troppo vasto. La scelta dell’animazione, piuttosto che della fiction, non rende giustizia alla complessità dei protagonisti, al contesto storico e all’arte di Charlotte Salomon, che rimane in secondo piano. Tuttavia Charlotte merita la visione, anche a scopo didattico, per conoscere e ricordare la vita e l’arte della pittrice di Berlino.