Ticket to Paradise, nuova commedia romantica di Ol Parker (regista di Mamma Mia! Ci risiamo) ha il pregio di riproporre un genere tutt’altro che contemporaneo eppure ancora efficace: la classica love story idealizzata ma autoironica che ha caratterizzato praticamente tutti gli anni ’90. La principale attrattiva del film, non a caso, è rappresentata due star di grande richiamo soprattutto per un certo pubblico over 35: George Clooney e Julia Roberts. I due attori, coppia di amici nella realtà, in Ticket to Paradise vestono i panni di ex coniugi alle prese con un matrimonio inaspettato.
TICKET TO PARADISE, UN RITORNO ALLE COMMEDIE ROMANTICHE ANNI ’90
Complice la presenza della Roberts, impostasi al grande pubblico grazie alle sue interpretazioni romantic-rock, con Ticket to Paradise si compie un salto indietro nel tempo. Come vi anticipavano, l’atmosfera è la stessa di quelle commedie romantiche da incassi record che un quarto di secolo fa portavano lo spettatore in una dimensione onirica di puro intrattenimento, completamente distaccata da qualsivoglia elemento realistico.
Sullo sfondo di una scenografia basata prevalentemente su paesaggi esotici e spiagge da cartolina, si snoda la storia che vede una coppia di ex coniugi viaggiare verso Bali per presenziare al matrimonio della figlia Lily (Kaitlyn Dever) con un affascinante imprenditore del luogo. Come ogni commedia romantica che si rispetti, non può mancare un bel triangolo amoroso con il pilota francese Paul (Lucas Bravo); bello e innamoratissimo della signora Cotton, quanto poco perspicace.
IN TICKET TO PARADISE GEORGE CLOONEY E JULIA ROBERTS INCARNANO UN’IDEA DI CINEMA
I superdivi di Hollywood George Clooney e Julia Roberts interpretano Georgia e David Cotton. Architetto lui e gallerista lei, sono una coppia molto glamour che vive il sogno americano. Da un passato di studenti squattrinati sono diventati professionisti di successo, ma il prezzo da pagare è stato quello di accantonare il loro amore e con esso l’unità della famiglia.
I coniugi Cotton sono un vero e proprio clichè, entrambi affascinanti e intelligenti, hanno una figlia diligente che si laurea in legge a cui regalano un viaggio a Bali. La sua unica colpa, dopo aver sopportato per anni i litigi dei genitori, sarà quella di trovare l’amore e decidere di stabilire la sua nuova famiglia in Indonesia. I Cotton, per evitare alla giovane Lily di incorrere nei loro stessi errori di gioventù, faranno di tutto per sabotare le nozze, ma allo stesso tempo ritroveranno una complicità che sembrava essersi dissolta durante la loro lunga separazione.
COME DUE PROTAGONISTI CARISMATICI POSSONO SORREGGERE DA SOLI UN FILM DALLO SCRIPT IMPALPABILE
Senza George Clooney e Julia Roberts, Ticket to paradise sarebbe l’ennesima commedia romantica da streaming sul divano, ma i due protagonisti rendono i personaggi irresistibili e restituiscono al genere una similitudine con le screwball comedy degli anni ’30, dove due divi del cinema si ritrovavano spesso di fronte ad un amore perduto, tra gag, battute e litigi. George Clooney si presta alla parte del papà distratto ma amorevole, sempre curato e sofisticato, mentre Julia Roberts sfoggia sorrisi e abiti glamour tirando fuori la parte più manipolatoria della coppia. Insieme i due protagonisti dimostrano un grandissimo appeal e, nonostante una sceneggiatura ben poco credibile, riescono a suscitare il coinvolgimento dello spettatore.
Dalla battuta pronta, dotati di evidente carisma e qualità recitative Clooney e Roberts potrebbero rappresentare la nuova coppia d’acciaio di un genere che per qualche anno è stato accantonato, ma che rappresenta un passato del cinema che mette al centro di tutto il sogno. Nota di merito per le coprotagoniste Kaitlyn Dever e Billie Lourd: le due attrici, seppur non troppo valorizzate dallo script, dimostrano degli ottimi tempi comici e mantengono il ritmo dato dai protagonisti, più maturi e capaci di intraprendere un percorso a sé stante. Ticket to Paradise è dunque un film senza grandi pretese, se non quella di dimostrare che una buona regia e un cast eccellente possono rendere piacevole anche il più piatto dei copioni.