La pellicola del 2017 Zombie Contro Zombie, diretta dal giapponese Shin’ichirō Ueda, è diventata negli anni un cult apprezzato da pubblico e critica di tutto il mondo. Era quasi inevitabile che un film del genere potesse ispirare un remake per il mercato occidentale: a realizzarlo è il regista premio Oscar Michel Hazanavicius (The Artist, Il Mio Godard), che qui si mette in gioco con un genere molto particolare come quello della commedia horror. Cut! – Zombi Contro Zombi (titolo originale Coupez!), presentato all’ultimo Festival di Cannes e in anteprima italiana alla Festa del Cinema di Roma 2022, riceve per l’Italia solo una distribuzione limitata a opera di Nexo Digital – dal 31 ottobre al 2 novembre.
CUT! – ZOMBI CONTRO ZOMBI È LA STORIA DI UN SET CINEMATOGRAFICO MOLTO PARTICOLARE
Cut! – Zombi Contro Zombi, che vede come protagonisti Romain Duris (L’Appartamento Spagnolo), Berenice Bejo (The Artist) e Matilda Lutz (Revenge), racconta le disavventure di una troupe cinematografica sgangherata che, nel momento in cui sta girando un film horror low budget, viene attaccata da un gruppo di morti viventi. Le apparenze però, a volte, possono facilmente ingannare.
PUR NON AVENDO LA STESSA CARICA ANARCHICA DELL’ORIGINALE, CUT! – ZOMBI CONTRO ZOMBI È UNA COMMEDIA HORROR GODIBILISSIMA
Rendere giustizia a una delle commedie più divertenti e originali degli ultimi anni, cercando di non snaturarne lo spirito ma al tempo stesso non facendone una mera copia carbone, era impresa molto difficile ma, con Cut! – Zombi Contro Zombi, Michel Hazanavicius riesce a centrare l’obiettivo.
Se vogliamo paragonare i due film dal punto di vista prettamente tecnico, la versione francese ha una marcia in più. A fronte di un budget superiore rispetto alla pellicola di Ueda (che era costata solo 25.000 dollari), Hazanavicius sfrutta al meglio le risorse a sua disposizione: la regia del remake infatti è più raffinata e la costruzione delle scene è più complessa rispetto all’originale. Tali caratteristiche, assieme al prestigioso cast (tutti gli attori scelti sono perfetti nel loro ruolo), donano al lungometraggio un respiro internazionale maggiore rispetto a Zombie Contro Zombie.
Nonostante ciò il regista e sceneggiatore premio Oscar, dato il grande rispetto che nutre nei confronti della commedia horror nipponica, non stravolge la struttura narrativa cerca sempre di mantenere un’atmosfera divertente e spensierata (sono anche presenti nel film alcuni easter egg); tuttavia Cut! – Zombi Contro Zombi non riesce a riprodurre la forza dirompente, folle e anarchica del cult di Ueda ed è questa probabilmente la vera pecca del lungometraggio di Hazanavicius: quella di non avere una personalità debordante.
A volte è lecito chiedersi per quale motivo sia necessario realizzare dei remake, anche a distanza molto ravvicinata, di bellissimi film provenienti da paesi molto lontani da noi; bisogna però anche considerare che il grande pubblico raramente riesce ad intercettare queste splendide opere. L’operazione fatta da Cut! – Zombi Contro Zombi serve proprio a questo: portare la gente al cinema, attirata dai nomi del regista e del cast, a vedere un’opera (seppur trattandosi di un rifacimento) che altrimenti non avrebbero mai scoperto, pronti a farsi travolgere dalla sua divertentissima satira metacinematografica. E ciò non può che far bene non solo all’industria ma alla Settima Arte in generale.
Foto © Lisa Ritaine