Dopo il debutto nella sezione Cinema nel Giardino della 74. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e l’uscita in sala a maggio con Tucker Film, arriva finalmente in DVD CG Entertainment e Tucker Manuel, primo lungometraggio di finzione di Dario Albertini.
Manuel (Andrea Lattanzi), ragazzo di diciotto anni, esce da un istituto per minori privi di sostegno familiare e gusta il sapore della libertà, con i suoi pregi e i suoi difetti. Il giovane ragazzo dovrà risolvere la situazione della madre (Francesca Antonelli), chiusa in carcere e vogliosa di tornare indietro e iniziare una nuova vita col figliolo agli arresti domiciliari. Tra avvocati, ricerca del lavoro e gli amici di un tempo, Manuel proverà a destreggiarsi in qualche modo in un contesto periferico desolato e opprimente.
Manuel è una sorta di seguito del documentario La Repubblica dei Ragazzi, girato nel 2015 dallo stesso Albertini in cui viene raccontata la nascita di questa casa-famiglia che ospita ragazzi che si trovano nella stessa situazione del protagonista del film. Un cammino in cui il regista ha potuto osservare da vicino il percorso dei giovani, dall’inserimento nella struttura fino al giorno dell’uscita: Albertini con Manuel ha voluto affrontare questo capitolo finale, con un gigante buono, alle prese di una realtà nuova e sconosciuta, costretto ad affrontare situazioni più grandi di lui. Il mondo vero che tanti ragazzi delle case famiglia non hanno potuto affrontare, ritrovandosi davanti al termine del percorso assistenziale.
Un racconto di formazione, il quale per certi versi ricorda il cinema del regista rumeno Cristian Mungiu, che racconta le prove e gli ostacoli da superare da parte di un diciottenne non ancora pronto per affrontare una realtà difficile, con la pressione della situazione della madre (ed il conseguente peso burocratico del caso) che lo costringono ad accelerare i tempi già brevi. Ostacoli che quasi tolgono il respiro, che opprimono e che pongono interrogativi al nostro protagonista.
Manuel è interpretato dall’ottimo Andrea Lattanzi, vincitore nel 2014 del Ciak! Si Roma, che riesce a immedesimarsi in un personaggio dalle mille sfaccettature tipiche di quell’età. Albertini predilige molto l’improvvisazione e i protagonisti del film sono abili a trovare la giusta sintonia, rendendo credibile e convincente il contenuto delle sequenze tra espressioni ricche di significato visivo e dialoghi duri. La colonna sonora, curata da Ivo Parlati, Dario Albertini e Sarah McTeigue, riflette con attenzione i sentimenti messi in gioco.