Alice nella Città è una sezione parallela e autonoma della Festa del Cinema di Roma dedicata al pubblico più giovane; tra le pellicole presenti all’interno della rassegna, provenienti da tutto il mondo, suscitava una certa curiosità The Changeover, film neozelandese tratto dal libro La Figlia della Luna di Margaret Mahy (edito in Italia da Mondadori).
UNA RAGAZZA ALLA SCOPERTA DEI SUOI POTERI SOPRANNATURALI
Laura (Erana James) è una sedicenne che vive con la madre Kate (Melanie Lynskey) e il fratellino Jacko (Benji Purchase) in un quartiere popolare. La ragazza è convinta di avere delle capacità speciali, anche se tutti pensano che sia pazza, ma la comparsa di un anziano signore, Carmody Braque (Timothy Spall), cambierà completamente la sua vita: Carmody in realtà è uno spirito antico che si nutre della forza vitale dei bambini e, per questo motivo, prende di mira Jacko. Laura però, grazie anche all’aiuto del compagno di scuola Sorensen (Nicholas Galitzine) e della madre Myriam (Lucy Lawless), utilizzerà i propri poteri per contrastare l’entità soprannaturale.
UN’OCCASIONE MANCATA PER UNO YOUNG ADULT DAL BUON POTENZIALE
Il film di Miranda Harcourt e Stuart McKenzie è un racconto di formazione di una ragazza che, di fronte alle insidie all’apparenza insormontabili della vita, riesce a trovare la forza e la consapevolezza dei propri mezzi. The Changeover rientra pienamente nella categoria young adult (ricorda in alcuni punti Twilight) ed è questo il suo limite più grande: se i due registi avessero avuto una maggiore libertà, la pellicola ne avrebbe certamente beneficiato.
Nel corso dei 93 minuti, il lungometraggio fa intravedere alcuni spunti molto interessanti: se escludiamo l’ultimo quarto d’ora, The Changeover ha la capacità di unire thriller, horror e mystery in maniera riuscita; il villain di Timothy Spall poi è assolutamente credibile nella sua malvagità, ma d’altronde Spall è un attore che non ha bisogno di presentazioni, di gran lunga il migliore del cast.
Degno di nota è inoltre il modo in cui Harcourt e McKenzie nel film giochino con lo spettatore mischiando realtà, sogno e follia (ad un certo punto in particolare l’impressione è quella che l’intera vicenda sia solo frutto dell’immaginazione della ragazza), eppure la necessità di mantenere una certa aderenza al materiale originale sembra limitare la pellicola che, inevitabilmente, nel finale si riposiziona sui binari più convenzionali dell’opera per adolescenti.
Nonostante le convincenti interpretazioni degli attori (la protagonista Erana James è stata una felice scelta di casting) The Changeover non riesce a lasciarsi alle spalle i cliché del genere (come la storia d’amore tra lei ed il bellissimo lui, vista e rivista innumerevoli volte) e le ultime scene, assieme agli effetti speciali non impeccabili, rovinano in parte lo stile asciutto e sobrio del film.
The Changeover può essere sicuramente apprezzato dai teenager ma, ad un pubblico più maturo e smaliziato, non trasmette nulla di davvero stimolante, nonostante le ottime premesse. Un’occasione mancata.