È Ricomincio da Noi (titolo originale Finding Your Feet) il film di apertura della 35. edizione del Torino Film Festival, presentato nella sezione Festa Mobile. Richard Loncraine, dopo Ruth & Alex – L’amore cerca casa (2014, con Morgan Freeman e Diane Keaton), torna a parlare di amore e lo fa con una dramedy da godere tutta d’un fiato.
Sandra Abbott (Imelda Staunton, la Dolores Umbridge di Harry Potter) scopre che il marito, con cui è sposata da circa quattro decenni, la tradisce regolarmente da cinque anni con la sua migliore amica. Furiosa per l’amara rivelazione, la donna lascia la sua casa e decide di trasferirsi dalla sorella maggiore Bif (Celia Imrie), che non vede da diverso tempo. Le due donne sono totalmente diverse l’una dall’altra: Sandra, signora dabbene, si sente a forte disagio per lo stile di vita sui generis di Bif, che è allergica ai rapporti duraturi e coltiva hobby molto poco borghesi.
Sarà proprio questa diversità che cambierà Sandra, ex stella della danza, che sarà convinta dalla sorella a frequentare insieme a lei una lezione di community dance, praticata dagli amici Charlie (Timothy Spall), Ted (David Hayman) e Jackie (Joanna Lumley). Con il nuovo stile di vita, la protagonista ritroverà il sorriso, la gioia di vivere, l’amore per la danza e non solo…
Il regista di Riccardo III (Orso d’argento per la regia alla Berlinale 1995) e Wimbledon fa decisamente centro: 112 minuti godibili, con grasse risate e lacrime versate. Un dramedy puro, in cui Loncraine mescola più temi: l’amore in tutte le sue sfaccettature, la vecchiaia, la solitudine, la malattia e l’amicizia nel suo senso più profondo.
Il ballo rappresenta una tematica centrale: Sandra è stata ad un passo dal diventare un’etoile – sogno stroncato dalla gravidanza – e ora Bif, sua sorella, riesce a farle tornare la passione per l’arte da lei tanto amata, liberandola dai pregiudizi e dai retaggi del passato, e restituendole una spensierata felicità.
Il cast è formato quasi completamente da ballerini professionisti in pensione e i protagonisti (Imelda Staunton, Celia Imrie e Timothy Spall) evidenziano un talento quasi naturale nel ballo, trattato in Ricomincio da Noi come veicolo di aggregazione. Il rapporto tra le due sorelle fa da cornice in un quadro variopinto, con l’elemento della malattia che ricorre costantemente, con una componente morale molto marcata: per andare avanti è necessaria la vicinanza di chi ti vuole bene, di chi ti fa stare bene.
Ricomincio da Noi è un lavoro ottimamente concepito e confezionato, forte di tre performance di altissimo livello. In particolare Imelda Staunton, oltre a dimostrarsi un’ottima ballerina, offre un’interpretazione da lode, trasmettendo con grande forza allo spettatore tutte le debolezze e le gioie, l’orgoglio ferito e la voglia di ricominciare del suo personaggio.
L’attrice, Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2004 con Il segreto di Vera Drake, forma un tandem esplosivo con Celia Imrie, che dal canto suo si cala alla perfezione nei panni di una hippy ricca di vita che, nonostante la forte personalità e l’evidente eccentricità, nasconde delle ferite nel cuore.
La fotografia ammalia e le location, divise tra Londra e Roma, fanno la loro parte. È però la colonna sonora curata da Michael J. McEvoy a svolgere un ruolo fondamentale nelle dinamiche del film, tanto rafforzando le prove attoriali del cast quanto entusiasmando nelle scene di danza, che ci portano dalle note di Le Freak a quelle di Tintarella di Luna.