Basta dare un occhio al vasto e prezioso programma del SEEYOUSOUND International Music Film Festival per capire che ci troviamo davanti ad una rassegna di cui sentiremo parlare parecchio nei prossimi anni. Il Festival dedicato al cinema internazionale a tematica musicale, che si terrà a Torino dal 26 gennaio al 4 febbraio, è giunta alla sua quarta edizione incrementando notevolmente la sua potenza di fuoco: un muro di suoni e di immagini che conta quest’anno 62 film in programma nei 10 giorni di festival, suddivisi in 4 sezioni competitive, 2 rassegne fuori concorso e una retrospettiva, il tutto accompagnato anche da panel, incontri ed eventi. Una manifestazione che ha saputo crescere non solo in quantità, ma anche in qualità, selezionando le migliori produzioni del genere e buttando l’occhio a Cannes, Amsterdam, Barcellona o Nyon. Il risultato è un’edizione che è riuscita a portare sotto la Mole anche un’anteprima internazionale, un’anteprima europea e ben 27 anteprime italiane.
L’inaugurazione e il Concorso Internazionale Long Play
Tutto inizia venerdì 26 gennaio con la sonorizzazione dal vivo di un capolavoro del muto: Ingeborg Holm (Il calvario di una madre) dello svedese Victor Sjöström. Film del 1913 che è passato alla storia del cinema per essere stato uno dei primi lavori naturalistici e d’impronta sociale, con un uso avanguardistico sia della messa a fuoco che della profondità di campo. A musicare dal vivo una versione restaurata in 2K dallo Svenska Filminstitutet-Cinemateket sono Corrado Nuccini, Iosonouncane ed Enrico Gabrielli. Dal giorno dopo, sabato 27, prendono il via tutte le sezioni competitive, con il Concorso Internazionale Long Play, dedicato ai lungometraggi, che quest’anno si sdoppia in DOC e FEATURE (6 titoli per ognuna delle due sezioni). Fra i titoli da segnalare in FEATURE c’è Band Aid di Zoe Lister-Jones, presentato allo scorso Sundance nonché candidato irlandese agli Oscar 2018 e Stuck di Michael Berry, con protagonista Giancarlo Esposito (per intenderci, il Gustavo Fring di Breaking Bad e di Better Call Saul). Per i DOC invece sono da segnarsi in agenda When God Sleeps di Till Schauber (pazzesco racconto di un rapper in Iran presentato al Tribeca dell’anno scorso) e Conny Plank – The Potential of Noise, racconto del figlio Stephen sul produttore discografico tedesco, uno che ha dato i suoni a giganti come Kraftwerk, David Bowie, Brian Eno, Eurythmics e molti altri.
I corti di 7 Inch e di videoclip di Soundies
Accanto ai lunghi ci sono anche 12 cortometraggi internazionali per la sezione 7 Inch, fra cui The Burden di Niki Lindroth von Bahr (premiato come Miglior cortometraggio di animazione agli European Animation Awards 2017) e Raised by Krump del promettente giovane regista Maceo Frost (il “Krump” è un ballo esploso di recente nelle zone più malfamate di South Compton/Los Angeles). Non manca ovviamente una rassegna dedicata esclusivamente ai videoclip musicali, Soundies, con 20 lavori selezionati tra la migliore produzione del 2017 (c’è Beck e John Legend, ma anche i Bonobo e Wyclef Jean).
Le opere fuori concorso
In parallelo ci sono poi le opere fuori concorso di Rising Sound e Into the Groove. La prima selezione è dedicata interamente all’universo della Radio con, fra gli altri, il Miglior Documentario Olandese all’IDFA 2016, Radio Kobanî di Reber Dosky, racconto unico di come la radio possa rappresentare un potente mezzo di aggregazione sociale in un momento tragico come quello di una guerra. Nella seconda sezione ci si immerge invece nel mainstream, spaziando dalle nuove tendenze musicali fino ai cult: 7 film, fra cui il biopic su Morrissey, England is Mine di Mark Gill, il documentario su Betty Davis, Betty di Phil Cox e la storia del diciassettesimo album di Iggy Pop realizzato insieme a Josh Homme dei Queens of the Stone Age, American Valhalla, diretto da Andreas Neumann e dallo stesso Homme. Poi, infine, una dedica doverosa: quella al musicista giapponese Ryuichi Sakamoto, seguito per cinque anni dalla telecamera di Stephen Schible, che porta sul grande schermo le sue reazioni dopo il disastro nucleare di Fukushima in Ryuichi Sakamoto: Coda.
L’omaggio a Tony Palmer
C’è anche un omaggio che riguarda uno dei più grandi autori al mondo di film riguardanti la musica, Tony Palmer. Il regista inglese sarà ospite del SEEYOUSOUND con una retrospettiva di 3 film della sua sconfinata produzione: Testimony, lungometraggio con Ben Kingsley nei panni di Dmitri Shostakovich (il più noto e perseguitato compositore sovietico durante lo stalinismo); All My Loving, fotografia della scena rock‘n’roll e della politica dei tardi anni ‘60, frutto di una collaborazione con John Lennon; e infine il rockumentary Bird On A Wire, sul tour di Leonard Cohen del 1972, perduto per quasi 40 anni e finalmente in sala nel 2017.
Tutto il programma completo sul sito ufficiale del Festival: http://www.seeyousound.org/.