Lo youtuber e regista Michael J. Gallagher, che ha già all’attivo pellicole come Smiley, The Thinning e Internet Famous, sorprende ora con una netta virata di genere, che rivela un talento e una sensibilità fino ad ora non ancora sbocciati in questa misura.
Infatti in Funny Story, presentato in concorso al Lucca Film Festival e Europa Cinema 2018, Gallagher trova la sua dimensione ideale in quella che inizialmente potrebbe sembrare una divertente commedia indie, e che invece – col progredire della trama – si rivela una più strutturata dramedy che, se non colpisce per originalità, sicuramente riesce nell’intrattenere ed emozionare lo spettatore.
Matthew Glave, solido caratterista onnipresente nella serialità televisiva degli ultimi 20 anni, interpreta Walter, un’avvenente ex star di un telefilm anni ’90 (che ricorda molto il famigerato Hercules) la quale non riesce a resistere alla tentazione di passare da una donna all’altra. Per questa sua debolezza, l’uomo ha visto fallire anni prima il proprio matrimonio e ha visto la figlia allontanarsi da lui.
Ora che la ragazza gli chiede il favore di dare un passaggio alla sua amica Kim (la Emily Bett Rickards di Arrow), Walter pensa di poter approfittare della situazione per riavvicinarsi a lei. A dispetto di ogni buona intenzione, però, a seguito di una serie di eventi difficilmente prevedibili il protagonista finirà per minacciare nuovamente la serenità che la figlia si è faticosamente costruita.
Come suggerisce il titolo, spesso le ‘funny stories’ sono tanto divertenti quanto assurde, e Gallagher sembra voler condensare il concetto già nei primi 3 minuti del suo lungometraggio, in cui a una risata di cuore da parte dello spettatore si accompagna la consapevolezza di quanto la vita possa essere beffarda e di quanto i rapporti umani possano essere dei disastri annunciati. È proprio da disastri che è interpunta la vita di Walter, quasi venerato dalla fanbase del suo vecchio show televisivo, ma incapace di meritarsi l’amore delle persone che contano.
Pur offrendo ogni tanto qualche momento esilarante e proponendo ambientazioni e personaggi secondari decisamente peculiari (nonché indispensabili nel dare un tono fresco e originale al film), lo youtuber sembra principalmente interessato alle implicazioni più amare del suo soggetto, rivelando uno sguardo interessante che si colloca nella sfera cara al Sundance.
Gallagher ha un’abilità innata nel girare e, complici fotografia e montaggio, Funny Story scorre magnificamente. La scelta di non far prevalere dramma e commedia dà alla pellicola una caratterizzazione sfuggente ma, in fin dei conti, sembra che la riflessione voglia essere incentrata su quanto sia facile fare scelte sbagliate, nei confronti delle quali si può essere severi o indulgenti. È proprio nell’approccio che si sceglie di avere nei confronti delle piccole e grandi meschinità della vita che si cela la sfumatura del titolo: meglio prenderla alla leggera o saper riconoscere l’assurdità che può rovinare delle esistenze?
Funny Story sarà proiettato al Lucca Film Festival e Europa Cinema 2018 alle ore 17:00 dell’11 aprile presso il Cinema Centrale.