Negli ultimi anni l’industria audiovisiva italiana ha dimostrato che un nuovo cinema commerciale di qualità è possibile: Veloce Come Il Vento, Lo Chiamavano Jeeg Robot, la trilogia di Smetto Quando Voglio e Perfetti Sconosciuti sono solo alcuni esempi di pellicole che, pur rivolgendosi ad una platea mainstream, hanno alla base una forte componente autoriale. All’interno di un filone sempre più rilevante della nostra cinematografia contemporanea si inserisce Tito E Gli Alieni, secondo film della regista Paola Randi che mescola in maniera convincente commedia e fantascienza. Dopo aver fatto parlare di sé al Torino Film Festival e al Bif&st ed esser uscito in sala a giugno, il lungometraggio prodotto da Bibi Film, Rai Cinema e Timvision arriva ora in edizione home video con Koch Media e Lucky Red, arricchito da un backstage cui si affianca il classico trailer.
UNO SCIENZIATO DEPRESSO DIVENTA IL TUTORE DEI SUOI NIPOTI
Un professore (Valerio Mastandrea) si trova nel deserto del Nevada, accanto all’Area 51, per lavorare ad un progetto segreto per conto del governo degli Stati Uniti ma, dopo aver perso la moglie, si isola dal resto del mondo: il suo unico contatto umano è Stella (Clémence Poésy), una ragazza che organizza per i turisti matrimoni a tema spaziale. Un giorno riceve un messaggio dalla sua città natale, Napoli: il fratello Fidel (Gianfelice Imparato), che sta per morire, gli chiede di prendersi cura dei due figli, Anita (Chiara Stella Riccio) e Tito (Luca Esposito). I due raggiungono lo zio in America aspettandosi le luci di Las Vegas ma dovranno fare i conti con un uomo stralunato e un territorio in cui gli abitanti credono nell’esistenza degli alieni.
UN FILM DI GENERE PER TUTTA LA FAMIGLIA
A sette anni di distanza dall’opera prima Into Paradiso (candidata a quattro David di Donatello), Paola Randi torna dietro alla macchina da presa con una pellicola rivolta ad un pubblico eterogeneo che affronta la fantascienza con una logica diversa da quella dei blockbuster. Tito E Gli Alieni, pur avendo come ispirazione grandi classici (come Incontri Ravvicinati Del Terzo Tipo di Steven Spielberg), non punta a scimmiottare il cinema d’oltreoceano (anche perché le risorse finanziarie sono ben diverse) ma rilegge il genere grazie ad un ingrediente, quello della commedia (anche in chiave rom-com), che regala al lungometraggio una forte personalità.
Il film della regista milanese, attraverso lo stratagemma narrativo della connessione con entità extraterrestri, racconta in realtà le vicende di persone comuni che devono voltare pagina a seguito di un doloroso lutto: il personaggio di Valerio Mastandrea si rende conto che, dopo la prematura scomparsa di sua moglie, l’unico rimedio per andare avanti è quello di evitare l’isolamento e dedicare la sua vita ai propri cari.
Lo stile registico di Paola Randi è molto ricercato, con trovate visive davvero suggestive che vengono esaltate dalle oculate scelte delle location (Tito E Gli Alieni è stato girato in Spagna, Italia e Stati Uniti); inoltre è interessante l’utilizzo, da parte della cineasta, di una buona combinazione tra effetti speciali analogici e digitali capace di produrre risultati pregevoli.
IL MIGLIOR CINEMA COMMERCIALE DA ESPORTARE ALL’ESTERO
Spesso ci lamentiamo che l’Italia, a differenza di altre importanti realtà, raramente offra prodotti in grado di avere un respiro internazionale (come tematiche e come appeal). Ecco, Tito E Gli Alieni si smarca da questa concezione e, mantenendo intatto il suo spirito italiano, racconta una storia universale che può essere apprezzata ovunque (non casuale la scelta, da parte di Paola Randi, di inserire molti dialoghi in inglese). Il film ha tutte le carte in regola per diventare un piccolo cult anche all’estero: buon ritmo, comparto tecnico curato (considerando anche i limiti di un budget da 3 milioni di euro) e un cast affiatato.
Oltre ad un fenomenale Valerio Mastandrea, che nel ruolo dello scienziato napoletano offre un’interpretazione comica e drammatica di grande spessore (cavandosela bene anche con l’inglese), brillano Clémence Poésy (In Bruges, 127 ore e Harry Potter) e i due giovani attori (Chiara Stella Riccio e Luca Esposito) che danno vita ai personaggi di Anita e Tito, autentiche forze della natura.
Certo, la trama lineare di Tito E Gli Alieni, agli occhi di uno spettatore più smaliziato, potrebbe risultare semplice e prevedibile ma la nostra industria ha estremamente bisogno di un cinema popolare che possa intrattenere e far sognare il pubblico di tutte le età. Un ottimo titolo da esporre nella propria collezione.