Yvan Attal è un artista poliedrico: l’attore francese classe 1965, oltre ad aver recitato in moltissime pellicole (tra cui The Interpreter di Sydney Pollack e Munich di Steven Spielberg), è anche un apprezzato doppiatore, sceneggiatore e regista (nonché compagno storico della più famosa collega Charlotte Gainsbourg). Con il suo ultimo lungometraggio Le Brio – il cui terribile titolo italiano è Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione –, disponibile in DVD e Blu-Ray Mustang su distribuzione CG Entertainment, dimostra di essere un autore a tutto tondo: la commedia che vede come protagonisti Camélia Jordana e Daniel Auteuil colpisce per la sua capacità di essere accessibile al grande pubblico pur non rinunciando ad un’analisi socio-politica della Francia multirazziale post-Charlie Hebdo.
UNA RAGAZZA DELLE BANLIEUE SI CONFRONTA CON UN PROFESSORE UNIVERSITARIO CLASSISTA E RAZZISTA
Neïla (Camélia Jordana), ragazza proveniente dalle banlieue parigine, sogna di diventare un’avvocatessa. Iscritta alla prestigiosa facoltà di diritto dell’università di Panthéon-Assas, la nostra protagonista si scontra sin da subito con il professor Pierre Mazard (Daniel Auteuil), famoso per il suo carattere provocatorio e per il suo disprezzo nei confronti delle minoranze etniche. Tuttavia, dopo essere stato coinvolto in uno scandalo che ha suscitato un grande clamore mediatico, Mazard si trova a dover aiutare Neïla per prepararla ad un importante concorso di retorica. I due, per raggiungere questo obiettivo, dovranno mettere da parte i propri pregiudizi.
UN CINEMA PEDAGOGICO CHE AFFRONTA UN TEMA DELICATO SENZA RETORICA
Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione è un esempio di come dovrebbe essere concepito il cinema popolare di qualità, in grado di sensibilizzare lo spettatore su argomenti di scottante attualità utilizzando un intrattenimento brillante e intelligente. La pellicola di Yves Attal, nonostante segua un canovaccio collaudato, riesce nell’intento di superare molti lungometraggi di produzione americana che adoperano lo stesso espediente narrativo: se il cinema d’oltreoceano tende spesso ad enfatizzare un messaggio sociale positivo con una retorica eccessiva (sfociando nel politically correct più spinto), Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione sorprende nel racconto di una credibile storia di riscatto che assume i contorni di una favola moderna. Nel corso dei 95 minuti del film, assistiamo all’incontro/scontro di due mondi in totale antitesi: da una parte abbiamo una giovane donna islamica, arrabbiata con la società francese, che vuole dimostrare tutto il suo valore mentre il personaggio di Auteuil rappresenta il lato peggiore dell’alta borghesia transalpina conservatrice, snob e razzista. Ma, come si sa, il confronto porta all’evoluzione delle persone e i due, quando si conoscono meglio, si rendono conto che i preconcetti non sono altro che costruzioni mentali capaci di limitare la loro crescita personale. Attenzione però, le motivazioni che spingono i protagonisti a collaborare non sono nobili (soprattutto quelle di Mazard); tuttavia questa condizione di partenza fortemente realistica è indispensabile nella costruzione della trama perché assistiamo ad un effettivo cambiamento della personalità dei main character.
Un altro grande punto di forza di Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione è il suo humour irriverente e politicamente scorretto: oltre all’ottima messa in scena e al montaggio che esalta le scene più comiche, i dialoghi arguti e incredibilmente divertenti tra Neïla (una bravissima Camélia Jordana, vincitrice ai César del 2018 del premio come Miglior Promessa Femminile) e Pierre Mazard (uno straordinario Daniel Auteuil) sono l’anima del lungometraggio; in particolare la caratterizzazione del personaggio del professore è stata concepita come un abito su misura per il fenomenale attore francese, libero di esprimere tutto il suo eccezionale talento.
Quasi Nemici – L’Importante è Avere Ragione non è una pellicola originale perché segue un percorso narrativo ben preciso visto al cinema moltissime volte; ciò nonostante evita di adottare le soluzioni più scontate per regalare al pubblico un’opera con una forte missione pedagogica che pone l’accento sui concetti di diversità ed integrazione, tematiche quanto mai attuali al giorno d’oggi.