Viviamo nell’epoca dei cinecomic, ormai è un dato di fatto: capaci di generare miliardi di dollari al botteghino, le pellicole ispirate ai fumetti sono oggi la punta di diamante del cinema commerciale mondiale. Tuttavia si tratta di un fenomeno piuttosto recente perché, se andiamo indietro di vent’anni, la produzione legata a questo particolare genere cinematografico non era minimamente paragonabile a quella attuale e, tra l’altro, non sempre era garanzia di un grande incasso al box-office; un esempio è Dredd – La Legge Sono Io, lungometraggio del 1995 disponibile ora in blu-ray grazie a CG Entertainment.
SYLVESTER STALLONE NEI PANNI DEL CARISMATICO GIUDICE DREDD
In un futuro distopico una guerra nucleare ha causato radicali cambiamenti ambientali e climatici, tali da costringere i pochi esseri umani sopravvissuti ad ammassarsi in gigantesche megalopoli. All’interno di queste città, la violenza e la corruzione dilagano e la legge convenzionalmente intesa – che non riesce a contrastare efficacemente il crimine – viene sostituita da un’organizzazione i cui rappresentanti, i Giudici, hanno un enorme potere: sono poliziotti, giudici e carnefici.. Il più intransigente Giudice di Megacity, sorta sulle ceneri della vecchia New York, è Joseph Dredd (Sylvester Stallone); tuttavia l’uomo, incolpato dell’omicidio di un reporter e di sua moglie, viene condannato all’ergastolo. Scopriamo però che in realtà l’autore del delitto è Rico (Armand Assante), un ex Giudice molto pericoloso evaso dal carcere di Aspen: Dredd, intenzionato a fare giustizia, con l’aiuto di Fergy (Rob Schneider) e della Giudice Hershey (Diane Lane) cerca di fermare il piano folle dello psicopatico assassino.
UN CINECOMIC IMPERFETTO, MA DALLA GRANDE PERSONALITÀ
Il film dell’inglese Danny Cannon, basato sull’omonimo fumetto creato nel 1977 dalla rivista britannica 2000 AD (per breve tempo una serie di Judge Dredd è stata pubblicata anche dalla DC Comics), mette in scena una storia dall’ambientazione cyberpunk che riflette con intelligenza e ironia su tematiche di grande attualità. Pur non essendo particolarmente fedele all’opera originale, Dredd – La Legge Sono Io, soprattutto nella prima parte, riesce a cogliere lo spirito di Judge Dredd: la presenza scenica del carismatico Sylvester Stallone e la Megacity riprodotta per il cinema coinvolgono lo spettatore fin dalla prima scena. Tuttavia ci troviamo pur sempre nel 1995 e, con uno script concepito da William Wisher Jr. e Steven de Souza (lo sceneggiatore di Commando e Die Hard nonché regista di Street Fighter), il lungometraggio vira verso l’action puro nella seconda metà, diventando il classico blockbuster adrenalinico tipico di quegli anni (anche per la volontà della casa di produzione). Nonostante Dredd – La Legge Sono Io non abbia la coerenza narrativa che contraddistingue il cinecomic moderno, l’opera di Cannon, girata con mestiere, garantisce lungo tutti i suoi 96 minuti di durata un intrattenimento di alto livello dal ritmo sostenuto, merito anche del cast che può vantare grandi nomi come Diane Lane, Max von Sydow, James Remar (l’Ajax del capolavoro di Walter Hill I Guerrieri Della Notte) e Joan Chen (la Josie Packard di Twin Peaks).
Il film non fu un grande successo commerciale (pur incassando qualcosa come 110 milioni di dollari in tutto il mondo) ma col tempo divenne un piccolo cult, tale da ispirare nel 2012 un reboot più fedele al fumetto originale scritto da Alex Garland (il regista di Ex Machina e Annientamento) con Karl Urban e Lena Headey (cinematograficamente molto meno rilevante rispetto al Dredd del 1995). Consigliato soprattutto ai cultori dei cinecomic e degli action movie, Dredd – La Legge Sono Io è un titolo che non può mancare nella vostra collezione, anche per la sua capacità di incorporare atmosfere cyberpunk in un contesto decisamente peculiare.