Famosissima in America, Amy Schumer è una cabarettista che, dopo aver raggiunto il grande successo con il suo show su Comedy Central Inside Amy Schumer, ha preso parte a film apprezzati dal pubblico come Un Disastro Di Ragazza di Judd Apatow e Fottute!, con Goldie Hawn. La comicità della Schumer, rivolta soprattutto ad un target femminile, è la grande protagonista di Come Ti Divento Bella, lungometraggio diretto da Abby Kohn e Marc Silverstein in uscita nelle nostre sale il 22 agosto su distribuzione Lucky Red, Universal Pictures e 3 Marys.
UNA RAGAZZA CURVY SI TRASFORMA IN UNA PERSONA SICURA DI SÉ
Da sempre insicura del proprio corpo e introversa, un giorno Renée Bennett (Amy Schumer), a causa di una botta in testa provocata da una caduta, si risveglia credendo di essere sexy, simpatica e brillante. Da qui in poi la sua vita cambia in meglio, sia dal punto di vista professionale che dal punto di vista sentimentale. Tuttavia, quando scopre che il suo cambiamento fisico è solo frutto della sua immaginazione, la ragazza è costretta a rimettersi in discussione.
L’AMY SCHUMER SHOW VUOLE PARLARE A TUTTE LE DONNE DEL MONDO
Negli Stati Uniti la tematica del fat-shaming (ovvero stigmatizzare le persone in sovrappeso) è di straordinaria attualità, tanto che nelle scorse settimane la serie Netflix Insatiable è stata al centro delle polemiche perché accusata di incentivare la concezione distorta che, per essere accettati, bisogna necessariamente essere magri (la petizione su Change.org per cancellare lo show è arrivata a quasi 250.000 firme).
Come Ti Divento Bella si muove invece nella direzione opposta: la pellicola di Kohn e Silverstein (sceneggiatori specializzati in commedie romantiche alla loro opera prima) si focalizza sulla necessità, in una società moderna dominata dall’immagine, di dimostrare che l’aspetto fisico non influenza in alcun modo il valore di una persona. Il plot del lungometraggio ricorda molto il film del 2001 dei fratelli Farrelly Amore A Prima Svista; se però in quella occasione è Jack Black che acquisisce una consapevolezza in grado di permettergli di andare oltre alla propria superficialità, qui la problematica del body-shaming viene analizzata da un punto di vista femminile.
Di per sé l’opera non offre spunti originali, anche perché nel secondo atto la struttura da commedia romantica (genere più congeniale per i due registi) diventa più marcata; tuttavia la vera attrazione di Come Ti Divento Bella è indubbiamente Amy Schumer: la comica statunitense ruba letteralmente la scena a tutti. L’energia, il talento e la naturalezza della Schumer sono indiscutibili, il ruolo le è stato cucito addosso come un abito su misura e lei dimostra di trovarsi perfettamente a suo agio nei panni di Renée. Peccato però che la sua notevole presenza scenica si mangi il film: la caratterizzazione dei personaggi secondari è ai minimi termini (eccetto forse il personaggio di Michelle Williams, nei panni inediti dell’amministratrice delegata di una società di make-up dalla voce terribile) e le gag (non sempre brillanti) ruotano inevitabilmente attorno ad Amy Schumer. Nonostante Come Ti Divento Bella voglia lanciare un messaggio positivo alle donne di tutto il mondo, lo fa nella maniera più retorica e semplicistica possibile, una favola moderna che si dimentica di una realtà ben più cinica; inoltre anche la presenza nel cast di Naomi Campbell e soprattutto Emily Ratajkowski (top model particolarmente attiva sui social), per ciò che rappresentano nell’immaginario popolare, stona nel contesto generale della pellicola.
L’esuberanza di Amy Schumer è il valore aggiunto di Come Ti Divento Bella ma da una commedia che vuole sensibilizzare il pubblico su un fenomeno sociale molto diffuso ai tempi di Instagram e Facebook ci si aspetta decisamente di più.