Il nuovo drama 5×60 della BBC promette bene. Sappiate che adoro i thriller e che le produzioni made in (perfida) Albione mi mandano in solluchero, ma sappiate anche che l’episodio pilota di Thirteen funziona, senza se e senza ma.
Scritta da Marnie Dickens e diretta da Vanessa Casswill, la serie ha recentemente debuttato sul mercato inglese e ancora non abbiamo informazioni sulla messa in onda italiana. Thirteen racconta della ventiseienne Ivy Moxam (la Jodie Comer di My Mad Fat Diary) che dopo tredici anni di prigionia a seguito di un rapimento, riesce a fuggire e si ritrova catapultata in un mondo nuovo e sconosciuto, in un turbinio di sensazioni e caos, tanto da farci percepire che il vero dramma inizi proprio con la ritrovata libertà.
Dalla scomparsa di Ivy molte cose sono cambiate: la sua famiglia e gli amici fanno di tutto per tenerla sotto una campana di vetro, attraverso bugie e omissioni, cercando di mantenere vivo per quanto possibile il mondo dal quale è stata strappata.
Se è impossibile non provare un’istantanea empatia nei confronti di Ivy, per quegli occhi sbarrati pieni di paura e stupore e per i suoi gesti nervosi, allo stesso tempo percepiamo qualcosa di sordido e oscuro, nascosto nel candore infantile di questa donna rimasta bambina.
Il potenziale del pilot di Thirteen sta tutto nella capacità di insinuare il dubbio nella mente dello spettatore che per tutti i 60 minuti, nonostante non voglia (perchè pare brutto), si chiede: Ivy Moxam ci starà forse menando per il naso?
Thirteen: la nuova serie che ricorda Room
Di Angela Cori
Come nel film che è valso l'Oscar a Brie Larson, una ragazza fugge dal proprio aguzzino dopo un lunghissimo sequestro. Ma la serie BBC potrebbe riservare più sorprese del film...