Chi scrive è un fan a livelli patologici delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco da prima che la HBO opzionasse i romanzi. È importante che lo sappiate per avere un’idea più completa. Sono onorato di aver doppiato Robb Stark nell’edizione italiana e di fare da consulente all’adattamento per il nostro paese. Ho la replica di Ghiaccio, la spada degli Stark, fieramente appesa nel mio studio; ho un Albero Cuore, la spilla del Primo Cavaliere e vari altri gadget. Malato? Sì. Malato. Ma tranquilli: ne sto uscendo, anche se la cosa non mi piace per niente.
Chiariti questi punti, passiamo all’attesissimo trailer della sesta stagione di Game of Thrones.
Il primo, indiscutibile pregio di questo trailer è che, a differenza dei romanzi di Martin, ci mostra subito ciò che vogliamo vedere: i nostri personaggi. Ci sono. Sono tutti lì e stanno tutti più o meno bene. Cioè, soffrono come bestie, alcuni sono morti o morenti, ma ci sono tutti. Sul destino di Jon Snow è stato ipotizzato tutto e il contrario di tutto, ma lo vediamo morto come lo avevamo lasciato. O forse no? Vediamo molte scene che ruotano attorno al corpo esanime del nostro eroe, per non parlare dei flashback che dovrebbero riguardare (secondo la celebre teoria R+L=J) le origini del personaggio. E forse è proprio lui il cavaliere con i capelli scompigliati dal vento che guida una carica abbigliato con l’uniforme degli Stark in non più di un paio di fotogrammi. Quindi… chi sa?
Torniamo a vedere Arya Stark in alcuni momenti del suo atroce cammino dell’eroe; vediamo di nuovo Bran, probabilmente in una delle sue visioni, avere a che fare nientemeno che col signore degli Estranei; vediamo gli incestuosi gemelli Lannister scambiarsi oscuri propositi di rivincita; abbondano gli stendardi dei Greyjoy, aprendo a una di quelle che, sempre secondo chi scrive, era una delle linee narrative più deboli dell’intera saga letteraria.
Questo trailer piomba come degna conclusione di tutte le speculazioni fatte in seguito a ‘casuali’ rivelazioni buttate là da questo o quel membro del cast e da anticipazioni tutte sulla linea del “vedrete cose mai viste”, “questa stagione sarà sconvolgente”, “cadranno molte teste importanti”.
Ecco. Trovo che questa sia ormai una pecca della saga.
E purtroppo il problema è rappresentato proprio da ciò che in origine era il suo punto di forza: il fatto che ogni protagonista possa morire da un momento all’altro creava una suspense senza precedenti. Se un personaggio importante doveva morire, non c’era deus ex machina che tenesse: il personaggio importante moriva. E ci stava che ci lasciasse le penne anche lo stesso deus ex machina. Questo meccanismo, però, può funzionare in una trilogia. In un arco narrativo così lungo, si sono prodotti due sgradevoli effetti collaterali.
Il primo è che, dopo cinque libri da più di mille pagine e altrettante stagioni con almeno due morti importanti ciascuna, il lettore (o lo spettatore) si ritrova di fatto a seguire un’altra storia.
Il secondo è che ormai la serie sembra orientata prevalentemente sul “guarda come ti ammazzo anche lui”, piuttosto che su quella coerenza narrativa che ha reso indimenticabili le prime stagioni.
Se devo trovare una pecca nel trailer, è proprio questa: il tutto è composto come una spasmodica ricerca del colpo di scena, che per carità, in un trailer va anche bene, ma benché la serie si sia ormai discostata dai romanzi, mi pare che stia comunque risentendo del crollo qualitativo del materiale letterario di partenza. Va bene Martin, sorprendimi, ma fai anche andare avanti la storia.
È in questo che il nuovo trailer mi ha deluso.
Ha mostrato molte immagini spettacolari, ha fatto allusione a molte situazioni estreme e intriganti, ha presentato alcuni nuovi personaggi molto attesi, ma mi ha lasciato con una spiacevole sensazione di già visto. Va bene, Daenerys è prigioniera dei Dothraki. Sì, lo so, Bran è oltre la Barriera e sta ampliando i propri poteri. Certo, i Lannister hanno toccato il fondo e non vedono l’ora di rifarsi. Sì, Jon è sempre morto. Forse. Melisandre ha fallito impietosamente, i Bolton sono più fetidi che mai, Sansa oscilla tra la disperazione e la perversione, Ser Jorah si dibatte malinconicamente nella sua epica friend zone, i draghi sono sempre lì che volteggiano da qualche parte, alcune tette passano qua e là a ricordare al pubblico che questa è una serie hard in tutti i sensi, Arya è cieca… Insomma, variazioni sul tema. Tutte cose che mi aspetterei da un riassunto delle puntate precedenti, più che da un trailer. E forse il problema più grande della saga è proprio questo: la sensazione che, con tutte le promesse di fuoco e sangue, tutto sommato sia rimasto ben poco da dire. Staremo a vedere. Intanto potete riguardare il trailer della stagione 6 sottotitolato in italiano.